Biscuit and Kidnapping

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«Levi? Ci sei?»
Era la voce della signorina Fernandez.

«Cazzo!» imprecò allontanandosi dall' altro che sgranò gli occhi e si rinfilò subito la maglia e i pantaloni di tutta fretta.
Levi si riabbotonò i pantaloni e la cintura con agitazione mentre vide Eren rinfilarsi i pantaloncini giusto in tempo.
Si passò una mano tra i capelli cercando di aggiustarli al meglio nel poco tempo rimasto e in quel momento si spalancò la porta dello stanzino.

«Levi! Jaeger!» sorrise la donna avvicinandosi ai due.
«Come stai?» domandò preoccupata al castano che con ancora le goti rosse si mantenne dolorante la caviglia, quella giusta stavolta.
«Mi fa ancora male, ma il dolore sta passando...» mormorò massaggiando la parte dolente.
«Ci ho messo un po' a trovare le pomate e i bendaggi... e stavo giusto finendo di fargli un massaggio.»
Eren arrossì violentemente e sollevò un angolo della bocca accennando un sorrisetto senza farsi vedere.

«Oh menomale che ci sei tu Levi!» sorrise la donna elogiando il collega.
«Eren ringrazia il professore per la sua disponibilità e premura nei tuoi confronti.» lo incitò la donna sorridendo.
«La ringrazio, Professore.» mormorò Eren guardandolo negli occhi.
Il corvino ghignò e ricambiò lo sguardo.

«Bene. Ti porto in infermeria. Levi tu puoi andare a fare lezione ora, ti ringrazio infinitamente.» sorrise la donna avvicinandosi ad Eren e avvolgendosi un braccio del castano intorno alle spalle aiutandolo così a restare in piedi e a camminare.

«Non c'è di che.» mormorò il corvino guardando la donna e il castano uscire dallo stanzino.

***

«Dannazione!» borbottò Eren tra sé e sé dando un calcio ad una lattina che zampillò qualche passo più avanti.

Cosa. Diamine. Era. Successo?!

Il castano non lo sapeva spiegare nemmeno lui e la sua pancia non faceva altro che brontolare sotto stress.
Il castano si era prefissato di respingere il corvino, rifiutarlo... di certo non doveva slacciargli i pantaloni e farsi quasi scopare in uno stanzino nella palestra della scuola!

Be'... quel che era fatto era fatto... ma la cosa più frustrante, era che Eren avrebbe ripetuto lo stesso errore altre tremila volte.
Ciò non riusciva proprio a sopportarlo.
Aveva sempre posto una regola a sé stesso dopo quello che era accaduto.

1- Mai implicarsi in relazioni amorose.

Ebbene sì. Una regola. Una semplice e dannatissima regola.
Eppure non la stavo mantendo.
Be' di certo ciò che stavano per fare non implicava che si dovessero sposare!
Questo sì... ma si sa che alla fine tutto si conclude sempre con il rimanere folgorati dalla nobile freccia di cupido... giusto?

Però... se Eren fosse stato attento a non rimanere incatenato dai sentimenti... forse si poteva fare-
No no no! Assolutamente no!

Eren grugnì frustrato dando un calcio al muretto al suo fianco e si tirò i capelli in segno di irritazione.

Che cosa gli stava succedendo?!

Tutte le sue barriere erano crollate in poco più di un mese?!
Poteva essere che... in realtà... le sue mura non erano mai state tanto solide quanto credeva...?
No, impossibile. Eren aveva avuto tanti corteggiatori ma non si era mai fatto abbindolare da nessuno.
Forse era semplicemente l'effetto del corvino. Forse era semplicemente lui a fargli quell'effetto...
Ed una cosa era certa... se il corvino non stava demolendo le sue barriere, allora le stava letteralmente scavalcando... e come se nulla fosse.
La cosa più irritante che gli potesse capitare!

KINGS MAN ~ RirenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora