17.Non riesco a dormire.

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(JASON'S POV)

Mi svegliai e controllai l'ora sul mio cellulare, le quattro meno un quarto del mattino. Ugh. Sentii qualcuno muoversi accanto a me. Era Bella.

Ero sollevato del fatto che lei fosse magra, se fosse stata qualcun'altra non ci saremmo nemmeno entrati in questo piccolo letto d'ospedale. Misi il mio braccio attorno a lei e tappai la mia faccia mettendola nell'incavo del suo collo.

Avrei dovuto dormire quindi mi girai e provai a farlo. No. Mi rigirai dall'altro lato. Niente.

Mi era capitato di sentire che spesso il latte funzionava. Avrei dovuto ? Diavolo, ero stanco.

Scesi dal letto, afferrai il mio telefono e mi diressi verso la porta, passai dalla camera di Katrina che stava ancora dormendo. Era fortunata, avrei dovuto svegliarla di proposito. Nah. Scesi giù con l'ascensore e afferrai una bottiglia di latte e una mela.

Tornai su in camera, Bella stava ancora dormendo. Sospirai. Quindi, avrei dovuto bere quello, lo aprì e ne bevvi un sorso. Niente. Un altro.. ma non stava funzionando! Mi lamentai frustato e chiusi velocemente la bottiglia del latte.

"Jay?" Sentì una voce flebile e dei passi, apparve Bella, mezza addormentata. "Che hai ?" chiese stancamente.

"Niente, torna a dormire." le dissi.

"No, mi hai svegliata. Che succede?Perché sei in piedi a quest'ora?" chiese.

"Non riesco a dormire." dissi.

"Hai provato?"

"Sì. Ho anche provato a bere del latte." Le indicai il latte sul tavolo.

"Dammelo."

"No, è mio." dissi e lei ruotò gli occhi.

"Non voglio berlo." esitai un po' ma alla fine glielo diedi. Lei lo assaggiò.

"E' troppo freddo." dichiarò. "C'è un microonde giù?" chiese e io annuì. "Okay, andiamo." disse. Portai il mio braccio attorno alle sue spalle e lei si appoggiò su di me, doveva essere davvero stanca. Scendemmo giù con l'ascensore ed entrammo nella caffetteria.

Prese il mio latte e lo versò in una tazza, dopo la mise nel fornetto per quindici secondi. Quando suonò tirò fuori la tazza e prese anche un pezzo di pane.

"Bevi questo-"mi porse il latte"e mangia questo"mi passò il pane.

"Ma sembra che faccia schifo"le indicai il pane.

"Piccolo, per favore. Sono davvero stanca e questo ti aiuterà a dormire." disse.

"Ma-"

"Mangialo." mi ordinò. Ne presi un poco e subito dopo bevvi velocemente un po' di latte in modo da non sentirne il gusto. Continuai fino a quando non finì.

"Non sono ancora assonnato." dissi.

"Sì che lo sei, tu non vuoi solamente addormentarti"afferrò la mia mano e tornammo all'ascensore.

Quando rientrammo nella mia stanza, lei aprì l'armadio prese più coperte esi sedette con esse sul letto. "Vieni qui"diede dei colpetti nello spazio accanto a lei. Camminai verso di lei e mi sedetti. Lei lo era pure, solo che era appoggiata alla parete. Aprì le braccia e mi precipitai lì, lei fece in modo di farmi coricare su di lei, spingendo le mie spalle.

Accese la tv e mise spongebob"Ora rilassati"disse delicatamente. Passò le dita tra i miei capelli. Era una bella sensazione.Sentii il mio corpo rilassarsi lentamente, lei continuò a farlo e finalmente iniziai ad addormentarmi.

(ISABELLA'S POV)

Erano circa.. le cinque del pomeriggio. Io e Jason ci svegliammo alle due.

Ci trovavamo nella sua stanza a guardare la tv.

"Hey, come sei riuscita a farmi addormentare la scorsa notte?" chiese.

"Facevo da baby sitter ai miei cugini e quando stavo la notte con Katrina, lei faceva degli incubi così l'aiutavo ad addormentarsi."

"Incubi su cosa?" chiese.Io sospirai.

"I suoi genitori..." mi bloccai.

"Che è successo ?"

"Ricorda come loro.. siano morti. Alcune volte sogna sua mamma che le parla ma capisce che non è vero. Le fa davvero male." Mi dispiaceva per Katrina, voglio dire, ha sei anni e ha già provato la morte dei suoi genitori. E' tragico.

Aspetta. Pensandoci bene, è quello che è successo a Jason.

"Come fai a saperlo ?"

"Ero con zia Reyna quando la portarono qui." affermai. "Ecco perché siamo così unite.."

"Quanti anni aveva?"

"Circa quattro." I suoi occhi si spalancarono.

"E' qui dentro da due anni ?!" esclamò e io annuì. "Accidenti.. E io che pensavo che quattro mesi fossero una cosa brutta."

"Sì.. Ma lei è tipo la sorellina che non ho mai avuto. La amo come si ama una sorella." dissi e lui annuì.

"Anche io. Lei è stata la prima a dirmi 'ciao' quando sono stato messo qui dentro, all'inizio non parlavo mai, fino quando lei non è diventata seccante e le ho detto di tacere"ridacchiai.

Rimanemmo in silenzio per un pò e lui abbassò lo sguardo.

"Drew?" chiesi.

"Hmm?" Farfugliò.

"Perché sei qui dentro ?" domandai e lo sentì irrigidirsi accanto a me.

"Non è ovvio ? Ci sono tre fottuti me.." rispose come se fosse scontato.

"Non è quello che voglio dire."

"Mi sono fatto male. Quando succede, tu vieni messo qui. Ricevi cibo schifoso e vieni trattato con compassione non appena le altre persone scoprono perché sei qui dentro."

"Cosa significa ?" corrugai le mie sopracciglia.

"Sai cosa voglio dire" disse"No, non è vero." risposi.

"Ho intenzione di saltare sul letto." Iniziò ad alzarsi ma lo fermai.

"No! Ti farai male." lo riportai giù.

"Esattamente." mormorò ma lo sentì.

"Huh ?"

"Non ho bisogno di pietà.Non voglio pietà!Non ho bisogno che voi controlliate quello che faccio ogni maledetto secondo!" affermò.

"Ok, primo, non ti sto commiserando. Non ti avrei lasciato saltare sul letto anche se non fossi stato così. Secondo, cosa vuoi dire?" Ripetei.

"Intendo dire.. Sai quanto fa fottutamente schifo andare in giro, entrare in un altro "umore" e vedere la gente che ti rivolge quelle occhiate strane, pensando che tu sia pazzo e giudicandoti solo perché hai una fottuta malattia che potrebbe essere incurabile?!" chiese"Dicono che sono un mostro. Si prendono gioco di me e io non posso fare un cazzo! Odio la mia vita, merda! Nessuno si preoccuperebbe se io morissi"seppellì la sua faccia tra le mani.

"No, non dire questo! Io mi preoccuperei! Alex e i miei fratelli si preoccuperebbero! Reyna e Katrina lo farebbero. Non puoi dirlo, perché non è vero."

"Perché ti preoccupi ?"chiede.

"Sei il mio ragazzo." affermai.

"Quindi se non fossi il tuo ragazzo.."

"Mi preoccuperei comunque, perché sei il mio migliore amico!" esclamai. Lui alzò lo sguardo e io circondai con le mie braccia il suo busto. "Non dire cose simili"farfugliai contro il suo petto.

"Mi dispiace, piccola. E' che alcune volte è soltanto frustante"mi strofinò le spalle. Si rilassò un po' ed io immaginai di doverglielo chiedere in quell'istante.

"Jay?"

"Si, piccolina?"

"Cos'è successo con Bruce?"

————
Cercherò di terminare la storia il prima possibile anche se mancano ancora 73 capitoli.C'è un sequel che non so quando pubblicherò ma lo farò,tranquille.Probabilmente dopo aver terminato la mia a cui andate a dare un'occhiata se vi va.☀️

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