13.Non è come sembra!

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(ISABELLA'S POV)

Avevo appena - avevo sentito bene ? Jason Drew McCann aveva appena detto di amarmi?I miei occhi si spalancarono quando lo disse.

"Io-uh. Mi dispiace! Torna indietro! Torna indietro!" urlò nel panico quando realizzò che io non avevo detto nulla. Lui si tolse da sopra di me e seppellì la sua testa tra le mani. "Non era mia intenzione spaventarti, Bella." si lamentò. Io ridacchiai. "Perché stai ridendo?C'è voluto un sacco di coraggio per dirti questo." disse.

"Sto ridendo del fatto che tu me l'hai detto e poi hai provato a tornare indietro come se nulla fosse." dissi, lui sorrise. "Quindi.." si bloccò. Sospirai. Spero che questo non lo ferisca.

"Scusa.. Io non ti amo.. Beh, non credo di farlo." dissi. Il suo sorriso immediatamente si trasformò in un'espressione accigliata.

"Oh." abbassò lo sguardo.

"Hey, mi piaci davvero, tanto, ma non credo che sia già amore." dichiarai. Lui mi rivolse un sorriso debole.

"N-no va b-bene. Io c-capisco." la sua voce era rotta. Adesso mi sento male! Alzò di nuovo lo sguardo. "Ti piaccio abbastanza da poter essere la mia.." si bloccò. Io feci un sorrisetto.

"Essere la tua.. cosa ?" chiesi, fingendo di non capire.

"Lo sai..." disse.

"No.. non ne ho idea." risposi.

"So che lo sai!" sorrise.

"So anche io di saperlo, ma voglio sentirlo dire da te!" esclamai.

"Bene" fece un gran respiro. "Vuoi essere.. la mia.. r-ragazza?" disse a stento l'ultima parte. Ci pensai per un momento.

"Certo che lo sarò." Lui praticamente saltò su di me e mi baciò le labbra.

"Sai quanto ero spaventato di chiederti questo?" chiese.

"Perché?" - "Perché sono già stato rifiutato in precedenza.." disse.

"Beh, non con me.. questa volta!" esclamai, lui rise. Ci fu un altro boato di un tuono e io mi irrigidii.Lui portò il suo braccio attorno alla mia vita e mise le coperte su di noi.

"Posso prendere in prestito i vestiti di Ryan?" chiese. Annuii e lo portai al piano di sopra.

Gli diedi dei pantaloncini di basket e una maglietta e lui li mise, beh, io l'aiutai a mettere i pantaloncini. Scendemmo di nuovo giù.

"Quindi come sei arrivato qui?"chiesi una volta seduti.

"Ho chiesto a Nathan di darmi un passaggio."

"E lui non era consapevole del fatto che era quasi mezzanotte e che stava piovendo?" chiesi.

"Sì, ma abbiamo pensato che visto che stava piovendo, tu ti saresti preoccupata per me e mi avresti trattata nel modo giusto." continuò. "Ma il piano non ha funzionato veramente." rise. Io assunsi un espressione divertita.

"Scusa!"

"No, io capisco! Non volevi perdonarmi facilmente." disse, annuii."Aspetta che Katrina scoprirà di noi." disse e io risi.

"Sarà così felice, oh mio dio."disse. "Una domanda.."

"Spara."

"Chi sei ?" chiesi esitante. Ero quasi sicura che chiederglielo fosse risultato scortese.

"Drew."

"Quindi ti chiamo Drew ?"

"Chiamami in qualunque modo tu voglia, piccolina." Il mio stomaco si agitò quando lui mi chiamò con quel soprannome. "Ma cosa succede se ti chiamo accidentalmente con il nome sbagliato?" chiesi.

"Beh... dammi un soprannome." suggerì. "Tu mi chiami già Jason, ma è diverso perché è realmente il mio nome." affermò. Io ci pensai su per un momento.

"Che ne dici di Jay ?" chiesi. Lui sorrise.

"Si, va bene." sorrise di nuovo per poi darmi un bacio a stampo. "Accidenti, amo fare questo." mormorò.

"Quindi rimarrai qui per la notte?" chiesi.

"A meno che tu non voglia darmi un passaggio in ospedale."

"I miei fratelli hanno preso la macchina.."

"Quindi immagino che dormirò accucciato a te!" disse e io risi.

"Va bene, ma niente faccende divertenti, McCann!" dissi.

"Lo so, lo so!" fece il broncio.

"Guardiamo un film." suggerì. Misi netflix e presi Titanic. Lui si lamentò.

"Cosa?" chiesi.

"Film da femmine.." risi.

"Peccato!Dovrai abituarti a questo!" lui scherzosamente ruotò gli occhi.

—————

Dopo circa quarantacinque minuti dall'inizio del film iniziai ad appisolarmi.

"Notte bellissima, ti amo." Sentii dire da Jason e poi baciò la mia testa. Beh.. lui pensava che stessi dormendo, così finsi di non averlo sentito.

————

"Bella è ora d- Ma che cazzo?!" la voce di Randy mi svegliò. Ero nel mio letto.. con Jason. Oh, questo non andava bene. Scattai in piedi e Jason si lamentò portandosi le coperte sopra la testa.

"McCan alzati!" urlò.

"McCan?" Ryan e Alex entrarono correndo. Randy corse verso di lui e lo tirò fuori dal letto spingendolo sul pavimento.

"Che cazzo ci facevi tu con lei?!" chiese.

"Randy basta! Non abbiamo fatto nulla! Ryan toglilo da sopra di lui!" urlai.

Ryan e Alex spinsero via Randy da Jason.

"Perché è qui?! Nel tuo letto !" chiese.

"Sono venuto per scusarmi."

"Sì e non volevo stare da sola a causa dei tuoni." dissi. Lui sembrava ancora incazzato, ma si stava calmando.

"Quindi non avete fatto nulla ?" chiese.

"No." Rispondemmo in coro. Loro tirarono un sospiro di sollievo.

"Ok,quindi noi andiamo." afferrai la mano di Jason. "Dove?" chiese.

"In ospedale."risposi.

"Perché?" mi chiese Jason.

"Hai detto a Reyna che stavi uscendo?" ci pensò per un momento.

"No." - "Ecco perché." mi misi dei vestiti puliti, Jason prese i suoi dallo stendino e ci dirigemmo fuori.

Out of my mindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora