Mi svegliai il mattino successivo in ospedale. Appena aprii gli occhi vidi i medici fissarmi tutti attorno.
<< Dov'è Ettore?>>
Chiesi
<< Il ragazzo che l'ha accompagnata ?>>
<< Non ricordo chi mi abbia accompagnata.>><< Aspetti, lo faccio chiamare.>>
<< Alec?>>
Sbiancai
<< È questo il ragazzo che cercava?>>
Chiese il medico
<< Può lasciarmi un attimo con la ragazza?>>
Disse Alec<< Veloce.>>
<< Se non fosse che ho una dose da cavallo di Valium in corpo, ti prenderei a pugni o ti farei mille domande, ma ho solo la forza di chiederti dove sia Ettore.>>
<< È ricoverato anche lui.>>
Disse
<< Com'è possibile? E tu come ci sei finito qua?>>
Dissi
<< È stato lui a chiamarmi dopo che tu stavi per essere travolta. È finito in terapia intensiva.>>
Rispose
<< Ma come? Perché?>>
Iniziai a piangere e ad urlare
<< Adesso non puoi sapere nulla, hai bisogno di calmarti. Quando starai meglio potremo parlare, vedrai andrà tutto bene.>>
Disse
<< Vaffanculo!>>
Urlai
Alec chiuse la porta e se ne andò.<< Non mi lasciare, io non vivo senza di te.>>
Erano state queste le parole a cui non avevo mai creduto per tutta la mia inutile vita, ed ora si erano realizzate.
Avrei voluto morire adesso, all'istante. Alec era tornato ed Ettore, povero Ettore, chissà cosa la mia irrazionalità l'abbia spinto a fare!
Noi altri siamo così, fuori dal comune.
Fuggiamo e ritorniamo, perché la noia delle nostre vite è troppo grande per resistere alla normalità.
Cerchiamo il caos, le lacrime, le tragedie, e queste sono le devastanti conseguenze.
Ma non ci accontenteremo mai, andremo sempre oltre.
Noi altri siamo oltre.Ringraziamenti:
Un ringraziamento speciale va a DramaClyde unica lettrice regolare, che mi ha sempre supportato dall'inizio di questo interminabile percorso fino alla fine. Dopo esattamente due anni sono riuscita a portare a termine questo piccolo "libro". Mi scuso se la scrittura può risultare abbastanza elementare, sopratutto nei primi capitoli, ma col passare del tempo ho cercato di perfezionarmi sempre di più. Spero che gli argomenti non siano stati troppo pesanti o ripetitivi, ho cercato solo di rappresentare al meglio il modus vivendi di un gruppo di ragazzi fuori dal comune, appunto "Noi altri".
Che la storia sia vera o no, probabilmente non lo svelerò mai, ma spero che qualcuna possa identificarsi in un ipotetico Ettore, una Sasha, una Mad , un Alec e così via.
Un ringraziamento speciale ad Alec, che probabilmente non saprà mai di essere stato oggetto di quest'opera, ma a quanto pare sei stato il personaggio più amato.
Ed un ringraziamento anche al mio Ettore, che nonostante tutto, ha rappresentato la parte più emotiva della storia.
E grazie a tutti quelli che, chi per sbaglio, chi di sfuggita, hanno letto ed apprezzato ciò che ho scritto con il cuore.
Non escludo il fatto che ci possa essere una continuazione visto il finale "appeso", ma neppure lo confermo.
Grazie di cuore a tutti.
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Noi altri
Short StoryNoi non siamo fatti per vivere questa vita, non possiamo amare o sognare. Siamo intrappolati dentro le nostre paure e riusciamo a respirare solo attraverso le sigarette. Siamo fumo che vaga nell'aria. Siamo fuoco che brucia fino a spegnersi. Noi...