Capitolo 3

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Capitolo 3.

Harry per tutta la notte rimase ad esplorare la foresta proibita sotto forma di pantera.

Ogni cosa vista da quel punto di vista era molto più interessante, ma rimase sorpreso quando un unicorno si voltò a guardarlo incuriosito dal suo aspetto.

Cassandro, però, gli aveva detto che quelle creature erano molto delicate per questo rimase a distanza.

Tornato umano si mostrò rimanendo poggiato ad un albero ed evocò il patronus in modo che l'unicorno accettasse la sua presenza in quel luogo. Incuriosito il destriero si lasciò avvicinare dal drago di Harry, ma l'unicorno lo sorprese facendogli ceno di raggiungerlo.

Il ragazzo con i capelli corvini lo raggiunse sorpreso, ma quello che fece il destriero lo lasciò senza parole.

L'unicorno posò il corno sulla sua fronte: «Giovane mago cosa ci fai da queste parti. Dovresti essere al castello»

«Sono qui, perchè devo proteggere una persona e mi sto addestrando con le creature magiche della foresta per migliorare i miei riflessi. Solo dopo mi allenerò nella magia imparando tutti gli incantesimi possibili» rispose lui tranquillamente, mentre migliaia di emozioni tornavano alla luce dentro di lui facendolo sentire più vivo che mai.

«Sento che i tuoi sentimenti per Lui sono forti e puri. Questo ragazzo mi incuriosisce e vorrei conoscerlo. Conducilo qui da me» disse l'unicorno tranquillamente.

Harry annuì alle sue parole e recuperò dalla tasca un pezzo di pergamena e ci scrisse sopra un breve messaggio che chiuse dandolo ad Edwige che non l'aveva perso di vista volando a pochi metri di distanza: «Edwige, trova Draco Malfoy e dagli questo messaggio. Fai in fretta» la civetta gli becchettò il dito e volò al castello.

Non ci impiegò molto tempo per trovarlo infatti il ragazzo stava andando in biblioteca dopo aver dormito per tre ore di fila. Quando la civetta si appoggiò sulla sua spalla sussultò, ma riconoscendola prese il biglietto che gli porgeva e lo lesse:

"Draco raggiungimi al limitare della foresta proibita. So che non ti fidi di me, ma devi vedere una cosa..."

Non terminò di leggere il messaggio che si rivolse alla civetta: «Portami da Lui» lei si alzò in volo e il ragazzo la seguì di corsa raggiungendo in pochi minuti la foresta.

Una pantera nera, però, gli bloccò la strada e si sorprese quando la civetta si posò sulla sua schiena. In quello stesso momento lo sguardo della pantera e del ragazzo si legarono, Draco sgranò gli occhi, ma quando l'animale si diresse verso gli alberi si affrettò a raggiungerlo. Per restare in contanto con la pantera nera posò la mano sulla sua testa e si lasciò condurre fin dove l'unicorno attendeva.

Harry tornò umano ed evocò il suo patronus mandandolo dall'unicorno che poco dopo fece cenno loro di avvicinarsi.

Harry prese per mano Draco arrossendo imbarazzato e gli fece fare alcuni passi in avanti e l'unicorno con sorpresa del ragazzo gli posò il corno sulla fronte parlandogli.

Il ragazzo dai capelli corvini fece diversi passi indietro posandosi contro l'albero più vicino lasciando che Draco vivesse la sua esperienza.

Quando l'unicorno se ne andò Harry si rivolse al ragazzo: «È pericoloso per te restare qui. Devi tornare al castello e stare attento» Draco non disse niente e semplicemente lo seguì fino al limitare della foresta e tornò al castello senza dire niente su quello che era successo poco prima.

Per il resto della giornata Draco rimase nella sua stanza intento a tentare di studiare, Harry invece continuò ad allennarsi e imparare incantesimi sempre nuovi per prepararsi allo scontro con Voldemort.  

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