Capitolo 4

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Capitolo 4.

La mattina dopo Harry fu svegliato dalle voci dei Serpeverde che si dirigevano verso la capanna di Hagrid, così scese dall'albero dove si era addormentato ed uscì dall'ombra andando ad incontrare Draco.

Quando fece la sua comparsa diverse bacchette si puntarono su di lui, ma con noncuranza si avvicinò al ragazzo biondo che gli accarezzò la testa senza troppi problemi dicendo semplicemente: «Buongiorno, Black»

Hermione vedendo il ragazzo gli andò incontro per poi baciarlo, ma quando fece un passo indietro la pantera si mise alle sue spalle facendola cadere gambe all'aria e soddisfatta tornò al suo posto al fianco di Draco facendo le fusa.

Hermione guardò la pantera che mi mise a leccarsi la zampa e passarsela sul muso come se niente fosse mentre i Serpeverde ridavano così tanto da piangere.

Pansy appena si fu ripresa si rivolse all'amico: «Questa pantera è un genio. Dove l'hai trovata?»

«Lui è un regalo di mio padre» rispose senza pensarci troppo. Aveva capito il piano di Harry e se preferiva tenere quell'aspetto l'avrebbe asseccondato anche se non capiva bene il perchè della sua scelta.

Senza degnarsi di aiutare la ragazza, Draco seguito da Blaise e Pansy si diresse fino alla capanna di Hagrid e si accomodò sulla solita roccia ascoltando svogliatamente la lezione mentre accarezzava il pelo nero della pantera che continuava a fare le fusa.

Hermione furiosa si avvicinò alla serpe bionda e sbottò attirando l'attenzione di tutti: «Tieni a bada quella bestiaccia!»

Draco alzò un sopracciglio scettico e le rispose: «Stai zitta Mezzosague sto ascoltando la lezione» che fosse la sua ragazza o meno non gli importava se lei mancava di rispetto a qualcosa di suo allora si irritava sul serio e non moderava le parole.

Hermione indispettita più che mai disse: «Sei identico a tuo padre!» 

Draco sogghignò divertito: «Se sono così uguale a mio padre allora abbiamo chiuso qui quello che c'era tra di noi e adesso dovresti toglierti dalle palle» la ragazza scappò via piangendo mentre i Serpeverde ridevano divertiti.

Harry invece non smetteva un attimo di fare le fusa sotto i tocchi gentili del ragazzo, ma non si era perso una parola e stranamente era soddisfatto di quel risultato anche se Draco non sembrava per niente sofferente.

Terminata la lezione i Serpeverde si diressero a gruppi verso il castello.

Draco, Pansy e Blaise rimasero con la pantera parlottando tra di loro, ma poi il ragazzo biondo guardò l'animale: «Puoi fidarti di tutti e tre. Non tradiremmo il tuo segreto con i nostri genitori»

Harry lo osservò attentamente, ma sapeva che non mentiva ed entrò nella foresta seguito dai tre, si guardò intorno ascoltando i rumori della foresta, ma non c'era nessun altro oltre a loro e tornò umano.

«Ciao, ragazzi...» disse passandosi una mano tra i capelli.

«Potter!» esclamarono Blaise e Pansy nello stesso momento.

«Già, sono io. Scommetto che avrette una marea di domande da farmi» aggiunse lui e senza farsi troppi problemi, mettendosi le mani in tasca, li condusse tra gli alberi fino al salice piangente vicino al lago nero dove andava a riflettere.

Pansy gli rispose: «A dire il vero sì»

Non ebbero nemmeno il tempo di accomodarsi sull'erba che il padre di Draco, Lucius, fece la sua comparsa e si rivolse al figlio: «Devi venire con me. Il Signore Oscuro ha chiesto di te» Harry si mise davanti al ragazzo biondo e rispose al posto suo: «Lui non verrà marchiato, da Voldemort»

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