Justin è sceso di sotto a preparare la colazione,preciso che sono le 7 di mattina e abbiamo passato tutta la nottata facendo sesso. O almeno la restante parte delle nottata dalle 4.
Io invece sono nella sua camera a sistemargli il letto e mi sono fatta alcune foto con il suo telefono."Piccola vieni" urla lui dalla cucina, mi alzo dal letto appena fatto e vado verso le scale mentre mi abbottono la sua camicia e svolto l'angolo della cucina.
"Mhh pancake" dopo avergli dato un bacio a stampo mi siedo sullo sgabello. Prendo la mia tazza di latte dal bancone e faccio qualche sorso.
"Ah Justin,buona viglia" mi mostra i suoi denti bianchi e perfetti e si avvicina a me. "Anche a te piccola" estrae una busta bianca dalla sua cartella posta accanto alla sedia e me la porge.
Inarco un sopracciglio non capendo di cosa si tratti e mi fa segno di aprirla. Faccio così e inizio a leggere il contenuto scritto.
"Oh mio dio..." continuo a leggere e rileggere, non può veramente avermi regalato un viaggio alle Hawaii. "Allora, Ti piace?" come risposta lo abbraccio lasciando dei baci sulla sua faccia.
"Deduco di sì"
È pazzo.
Vuole portare per alle Hawaii con lui, ma perché? non è che questa busta doveva darla a Marilyn? O smettila di farti paranoie, è davvero per me."Justin ma ti sarà costato una fortuna e poi come faremo? Con mia madre e Cindy..." mi interrompe mettendo un dito sulle mie labbra.
"sai che posso permettermelo,io dirò di dover partire per lavoro,tu invece,sbaglio o mi avevi accennato di avere dei cugini lì?"
Giusto, Jace e i suoi fratelli abitano poco distanti da Honolulu. Devo assolutamente parlare con Jace questa sera, dato che per un po' di giorni rimarranno a casa nostra gli spiegherò la situazione. Sperando comprenda.
"mi ero completamente dimenticata,comunque sei pazzo,dovresti portarci tua moglie non me.." mi interrompe di nuovo. "Voglio andarci con te" ci guardiamo profondamente negli occhi e scatta un bacio dolce. A interrompere questo momento fu però il mio telefono.
Ci voltiamo entrambi per leggere il nome. Cindy. Mi stacco velocemente e rispondo alla chiamata facendo segno a Justin di stare in silenzio.
<<Alexis,ma che fine hai fatto?>> urla,direi abbastanza preoccupata. Mi invento la prima scusa che possa funzionare. <<sono andata a prendere la colazione,sto arrivando>> sento un sospiro di sollievo da parte sua.<<ok sbrigati, Cam era preoccupato, e devo dirti una cosa..>> sussurra l'ultima frase e mi sorge spontaneo domandare cosa. <<beh ecco.. io e Luke..>> alzo lo sguardo e vedo Justin mordersi il labbro inferiore. Meglio se stavo zitta. Grazie a me suo padre sa che non è più vergine. Che figura.
<<ehm sì ok,ci vediamo tra poco >> la saluto e chiudo la chiamata osservando Justin.
"Adesso ho la conferma che non è più vergine,puoi almeno dirmi se è stata la sua prima volta?"
No. Certo che non lo dirò. Si è stata la sua prima volta ma hanno fatto i preliminari e questo lui non lo saprà.
"Sì è stata la prima volta" sospira e accenna un sorriso. "Dai Justin,prima o poi sarebbe accaduto" annuisce comprensivo.
"hai ragione,su allora vestiti che ti accompagno da Starbucks,prendiamo la colazione e ti accompagno vicino casa di Cam" lo ringrazio con un bacio sulla guancia. "Grazie papino" sussurro con voce provocante e mordendo il lobo dell'orecchio.
"mi farai impazzire..." ridacchio e quando mi giro per tornare in camera lo vedo alzarsi e seguirmi. Mentre saliamo le scale mi tira una pacca sul sedere.
Mi volto fulminandolo con lo sguardo. "cosa pretendi? Che io resti calmo a questa vista" scuoto la testa ridendo e ci rechiamo di nuovo nella sua camera. Velocemente mi cambio indossando i vestiti di ieri sera e dopo aver aspettato Justin che si cambiasse, usciamo e saliamo nella sua auto. La stessa sulla quale ci siamo conosciuti.
"Cosa hai pensato di me quando mi hai visto?" Mi viene spontaneo dirlo. Devo imparare a contare fino a 10 prima di aprire bocca.
Lui mi guarda e si allaccia la cinta per poi accendere il motore. forse ho sbagliato a fare questa domanda, cosa doveva pensare, ero solo la migliore amica di sua figlia.
"se lo dico..." lo guardo seriamente incitandolo a parlare. "la prima cosa che ho pensato è stata cazzo quanto è sexy e mi sono eccitato da subito, tu?" Dice ridendo. "Stessa cosa,ma non mi sono eccitata" scoppiamo a ridere tutte e due.
Ora che ci penso io di Justin so poco e niente,lui su di me sa molte più cose. non vorrei essere invadente ma decido di chiedergli qualcosa. "La tua famiglia?" mi guarda sorpreso, come se non si aspettasse questa domanda da me.
"Mia madre Pattie e mio padre Jeremy abitano in Ontario,ho anche un fratello, Jaxon,abita a Nashville"
Ha un fratello? Voglio sapere di più.
"si è sposato con Caren,è un anno più piccolo di me ed ha due figli, una ha 15 anni e l'altro 10"Mi piacerebbe conoscere la sua famiglia, da come ne parla sembra felice e scommetto che sente la loro mancanza. ma cosa vado a pensare, io sono la sua amante, sono la principale causa di un eventuale divorzio con Marilyn, non conoscerò mai la sua famiglia o i suoi amici.
"Siamo arrivati da Starbucks,meglio se vai sola.." annuisco prendendo la mia pochette dai sedili inferiori.
"Cercherò di fare subito" annuisce e sbatto lo sportello avvicinandomi all'ingresso del locale. Pieno di gente nonostante siano le 7:30.
Vado nell'apposita area dedicata al cibo da asporto e faccio la fila. Tramite le vetrate di vetro riesco ad osservare Justin in macchina, che sta usando il telefono. Sorrido istintivamente. Avevo promesso a me stessa che gli avrei parlato questa mattina e invece vado alle Hawaii con lui. quanto posso essere incoerente e stupida?"Prego signorina" mi rivolgo al signore dietro la cassa e ordino il necessario,cioè 4 caffè mocha e 4 croissant. Aspetto il tempo necessario e nel frattempo sfoglio un po' la home di instagram.
"Ecco a lei" ringrazio cordialmente ed esco, dato che avevo già pagato.
Arrivo avanti allo sportello e busso a Justin per farmi aprire poiché non mi aveva vista arrivare.
Sblocca la sicura ed entro."Ho fatto subito?" Scherzo ridendo. "Diciamo,questa sera ti farai perdonare a cena"
Sbianco d'improvviso. La cena con Justin era questa sera. Cavolo ma è la viglia,da lui non si usa passare la serata in famiglia?
"ehm Justin" nel frattempo lui sfreccia via dal negozio. "Questa sera è la viglia,devo stare con la mia famiglia" corruga la fronte e poi annuisce convinto. "Me ne ero completamente scordato,nonostante ti avessi dato il regalo poco fa"
E così iniziamo a ipotizzare una cena per la prossima settimana. Almeno avrò tempo per compragli qualcosa.
"Va bene Giovedì 29?" annuisco pensando già a quale scusa inventare per mia madre che passerà le vacanze qui.
"Justin fermati qui, la casa di Cameron è dietro l'angolo" annuisce ed accosta l'auto.
"Bene,allora ci vediamo domani?" mi chiede sbloccando la mia portiera.
Domani? ma domani è Natale.
"Cindy non te l'ha detto?" scuoto la testa in segno di negazione. mi sto preoccupando.
"ogni anno, la sera di Natale organizziamo una serata di bingo,poker e roba varia,con tutte persone perfettine del cazzo,Marilyn ha detto a a Cindy di invitarti"
perchè cindy non mi ha detto niente? forse se ne è solo scordata. "io non ne so niente" faccio spallucce.
"quando tornerà a casa glielo ricorderò io,voglio che tu venga a salvarmi dall'inferno" gli tiro una pacca scherzosa sulla spalla e apro il mio sportello.
"fammi sapere se ci sarai,altrimenti verrai con la forza" gli mando un bacio volante e dopo aver sbattuto la portiera corro verso casa di Cam.
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Il papà della mia migliore amica
RandomLei, Alexis, 18 anni, dolce ma stronza, simpatica, le piace divertirsi e trascorre la maggior parte del tempo con la sua migliore amica, Cindy. Lui, Justin Bieber, 36, famoso e ricco avvocato conosciuto in un tutta new york, uomo di classe, sposato...