Capitolo 6

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Mi ritrovo in una stanza circolare costituita solo da vetrate.

"Questo è l'osservatorio secondario, non ci viene mai nessuno..." mi dice Kylo, avvicinandosi al tavolo. Lo seguo, guardandomi attorno. Fuori, il buio dello spazio ci circonda, e la luce delle stelle illumina leggermente la stanza. E' uno spettacolo mozzafiato.  Sul tavolo davanti a me ci sono alcuni piatti con del cibo dentro. Non so che cosa sia, l'unica volta che ho mangiato qualcosa di diverso dal pane di Jakku è stato su Takodana.

"Ho pensato che sarebbe stato carino mangiare qui..."

"Assolutamente sì!" gli dico, baciandolo. Adoro questo posto. Mi tranquillizza, come se ora io e lui fossimo le uniche persone all'universo.

Mangiamo parlando di noi. Cose banali: colore preferito, compleanno, passioni...

"E come ha fatto il figlio di due pezzi grossi della Resistenza a diventare il beniamino del Leader Supremo del Primo Ordine?"

Sul suo viso compare un'ombra di tristezza. Ops, forse non avrei dovuto dirlo...

"E' una lunga storia... Vedi, quando avevo 12 anni, i miei genitori hanno deciso di affidarmi a Luke Skywalker, mio zio... Eravamo su un pianeta disabitato, io lui, e altri 10 apprendisti. Eravamo tutti aspiranti Jedi che Skywalker aveva trovato durante le sue missioni...Lì, ho conosciuto June..." si ferma, guardandomi. 

"Continua, mi interessa..."

"Non è una storia allegra..."

"Non importa, è la tua storia, voglio saperla..."

"Va bene... Io e June siamo stati inseparabili fin da subito. Era più che un'amica... Durante gli allenamenti lei mi aiutava a controllare il mio potere, che diventava sempre più grande ogni giorno... Snoke lo aveva percepito e, da quando ho compiuto 18 anni, tramite la Forza mi raggiungeva ogni giorno, parlandomi della grandezza del lato Oscuro. Io ero sempre più tentato, e sentivo l'oscurità crescere in me... ma resistivo, per lei... In lei c'era solo Luce, non mi avrebbe mai seguito... Lei non riusciva a capire, non aveva percepito il cambiamento in me... Ma qualcun'altro sì. Una notte, mi svegliai, e vidi mio zio, il mio Maestro con la spada laser in mano, pronto ad uccidermi, spaventato dal mio potere. Distrussi completamente l'edificio, facendo cadere le macerie su di lui. Gli altri apprendisti provarono a fermarmi, ma non ci riuscirono... Alcuni si unirono a me... Chi si era opposto era morto, tranne lei. Mi implorava di restare, di non farlo, ma come potevo? Luke mi aveva fatto un enorme favore, sapevo qual'era il mio posto, e di sicuro non era quello. Mentre io e June parlavamo..." La sua voce si spezza, ma prende un respiro e continua: "Un apprendista, dietro di me, si era rialzato,e mi aveva sparato. June mi aveva spinto via, prendendosi il colpo al mio posto. Ho scaraventato quel ragazzo contro un muro usando la Forza così forte, che ho potuto sentire le ossa rompersi nonostante le grida. Lei era morta... E non c'era più nulla che mi trattenesse..."

Wow... Quanto dolore può esserci dietro una maschera di sicurezza... Lui sta guardando a terra, gli prendo il viso e lo risollevo. "Non avrei dovuto chiedertelo, scusa."

"No" lui mi prende le mani e mi guarda negli occhi. "Questo è solo il passato. Farà sempre parte di me, ma non deve ostacolare il mio futuro... E il mio futuro sei tu, Rey."

Si avvicina a me, annullando completamente le distanze. Avvolgo le mie braccia attorno a lui, baciandolo. Lui mi prende per la vita e mi fa sedere sulle sue gambe.  Le sue mani scorrono sulla mia schiena, e un brivido mi percorre. Non voglio fermarmi, ma lui si separa.

"Andiamo." I suoi occhi brillano di una strana luce e il suo respiro è affannoso, come il mio. Mi fa alzare e usciamo dalla stanza. Percorriamo la strada per gli appartamenti praticamente correndo. Arrivati nella mia stanza, ci baciamo di nuovo, come se non avessimo potuto respirare per i pochi attimi in cui siamo stati separati. Kylo mi spinge contro il muro, e io metto le mie gambe attorno alla sua vita. Improvvisamente, lui mi lascia, e io cado sul letto. Come ci siamo arrivati qui? Non importa. Ogni strato di stoffa che ci separa scompare, e non potremmo essere più vicini di così. Esistiamo solo noi due.

Mi sveglio avvolta dalle braccia di Kylo. Non apro gli occhi e resto immobile. Voglio restare così ancora un po', mi sento al sicuro. Socchiudo gli occhi e lo guardo dormire. Sembra così angelico quando dorme. Sorrido, appoggiando di nuovo la testa al suo petto. Mi giro leggermente verso l'orologio: 7:45. Ops.

"Kylo, Kylo, svegliati" dico, scuotendolo delicatamente. "Tra 15 minuti dobbiamo essere in sala di controllo..." Lui apre gli occhi con sguardo smarrito: "Cosa?"

"Siamo in ritardo." rispondo, divertita dalla sua espressione. Lo guardo controllare l'orologio e sbuffare, mentre si alza dal letto. 

Ci vestiamo alla velocità della luce e alle 8:00 siamo pronti ad uscire, sto per aprire la porta quando lui mi prende per un braccio e mi spinge contro di lui, baciandomi. Non diciamo nulla, quel gesto vale più di mille parole. Gli sorrido, e insieme usciamo dalla stanza, per iniziare una nuova giornata.

Due cose:

-Capitolo corto ma importante, sia per la Reylo, sia per la storia di Kylo. Mi è venuta in mente questa cosa, e forse ci farò una one-shot o una mini fan-fiction.

- Vi siete preoccupate per niente, care, ma io adoro la suspense, sappiatelo ;)

Al prossimo capitolo, lasciate una stellina ;)

-Lisa

Weakness // Reylo // Star WarsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora