Alcol a volontà!

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POV ASH
Dopo aver letto quelle lettere la scorsa sera, tornammo a casa di Jason e Sandra.
Eravamo tutti e tre seduti con i telefoni a tutto volume, sul tavolo, in attesa della chiamata di Allison per Sandra.
<Non ce la faccio più!> dissi
<Pazienta!> disse Sandra a denti stretti
Mi dispiaceva un sacco per lei, non a quasi dormito ieri sera.
<Squilla!> urlò, presi subito il suo telefono e risposi.
<Sandra?> disse una voce femminile, triste, era lei.
<Allison?> la chiamai subito dopo cadde la linea.
Mi girai verso Sandra che aveva già le guance rigate, e mi feci forza, Perché questa volta mi avrebbe ammazzato.
<Brutto pezzo di merda! Sei un egoista del cazzo!> si alzò facendo cadere la sedia e vendendo verso di me, ma Jason la fermò <Jason lasciami stare!> provò a divincolarsi ma in vano.
<Basta!> urlai
<Cosa? Ash non ti azzardare a urlarmi sa?!> urlò di rimando Sandra
<Ok! Ma sappi che io la amo!> dissi
<Se l'amavi, non l'avresti lasciata andare!> disse acida
<Ho sbagliato e lo so!> dissi guardando Jason
<Si hai sbagliato e ora guarda me!> disse ma calò un lungo silenzio, perché Sandra aveva già capito.
<Tu non hai agito da solo!> disse puntandomi un dito contro<E tu sei stato fin troppo calmo!> disse puntando l'indice contro Jason
<Quando avete parlato voi due?> chiese sedendosi lontano da entrambi
<Dopo la chiacchierata tra Ash e Allison, abbiamo riparlato e......> disse Jason
<Gli hai detto che non poteva stare con Allison, perché non era degno di lei no? Ma hai omesso un particolare Jason, tu avevi paura per me e te! E sai una cosa? Avevi ragione, tranne per una cosa, non è stata per colpa di loro due, ma per colpa tua che ora io e te non stiamo insieme!> disse e Jason si raddrizzò sul posto.
<Cosa?> urlò
<Hai sentito bene! Evans!-mi raddrizzai sul posto, quando parlava così erano cazzi- Prepara le valigie, andiamo a prendere Ally!> disse e andò in camera a fare le valigie.
Io presi il cellulare e chiamai per ordinare dei biglietti.
Appena chiusi la chiamata provai a parlare con Jason, ma si scansò e disse <Devo andare!> uscì di casa e chiuse la porta alle sue spalle.
<Andiamo?> mi chiese Sandra
<Non lo segui?> chiesi
<No, dobbiamo andare da Allison, poteva pensarci prima!>disse
Le presi la valigia in mano e scendemmo dal palazzo.
La misi sul bagagliaio e salimmo entrambi in macchina.
Andammo a casa di Mike e suonammo.
<Ash, Sandra!> ci salutò Mike
<Andiamo a prendere Allison, Mike!> disse Sandra
<Cosa? Quando? Vengo con voi!> disse e ci fece entrare in casa
<No, tranquillo, rimani qui! Ci pensiamo noi!> dissi
<Ok, ma appena arrivate e se avete delle notizie, fatemi sapere!> disse preoccupato
<Ok!> disse Sandra
<Ciao ragazzi e grazie!> disse
<Sopratutto a te Ash!> disse
<Di niente> dissimo insieme
Uscimmo di casa e mi disse <Non ti senti uno schifo? Quell'uomo non sa la verità!>
<Zitta, mi sento uno schifo ogni secondo!> dissi
<Così impari a non pensare per conto tuo coglione!> disse Sandra
Partimmo e andammo all'aeroporto.
<E i tuoi vesti?> chiese lei
<Non importa andiamo!> dissi decimo il check-in e ci fecero imbarcavate subito per fortuna.

POV ALLY
Appena fummo tutti pronti partimmo.
Prima provai a chiamare Sandra, ma mi aveva risposto lui, che strazio!
<Hey!> mi sventolò una mano davanti Esme
<Non devi pensarci stasera capito?> mi chiese
<Ok!> dissi
<Forza!> disse Ben e iniziò a cantare tutte le canzoni alla radio, rompendo i miei poveri timpani.
<Zitto! Mi sono appena fatta rifare i timpani!> disse Adeline
<Solo per te amore!> disse e smise di cantare
Appena arrivati, mi trovai davanti un condominio.
Dal terzo piano, uscivano delle luci colorate.
<È lì giusto?> chiesi
<Oh si!> disse Ben
<Dai andiamo!> urlò Adeline
<Alcool a volontà!> urlò Dylan e i tre corsero fino all'appartamento
<Dai, c'è la puoi fare!> disse Esme
<Non sto pensando a lui!> mentii
<Ok ok! Vedrai, passa qualche giorno con noi, e quando lo rivedrai, non trapanerà nessun sentimento sulla tua faccia!> disse
<E dentro?> chiesi
<Purtroppo non facciamo ancora miracoli!> disse
<Bè mi basta anche così! Dai andiamo a divertirci!> dissi e anche noi due andammo verso l'appartamento.
La porta era aperta e i ragazzi ci stavano aspettando fuori.
<Dai andiamo e voi ragazze non rimanete sole ok?!> disse Dylan
<Ok!>dissimo in coro
<Bene!>
Entrammo e la sala puzzava di alcool e sudore.
Bè non mi posso lamentare, non pensavo sul serio di sentire odore di lavanda e camomilla.
<Dai, prima di ballare, dobbiamo ingoiare almeno uno shot! > disse Esme
<Come hai vecchi tempi?> chiesi
<Come hai vecchi tempi!> disse Ade
Andammo verso il bancone e ordinammo un bicchierino di Vodka ciascuna.
Ce li servirono e li buttammo giù in pochi minuti.
Andammo verso la pista e iniziammo a ballare.
Dylan raggiunse Esme e ballarono insieme, mentre Ade, a causa dell'alcol in circolo, non obbiettò a ballare con Ben.
Qualche canzone Dyl la ballava con me, sopratutto quelle più strambe, ci siamo sempre divertirti a inventare nuovi passi.
Ci prendevano tutti per matti, ma noi due non importava mai.
Alla fine?
Alla fine ho bevuto quindici shot di rum e pera, una Vodka Lemon e quattro Bianchi con fragola per dimenticare Ash almeno per un po'.
L'unica cosa che ho avuto, è stato dimenticare il mio nome, il suo no.
<Vi odio! Ora ti rispedisco a Los Angeles Ally! Era da un sacco che non ripetevo questa cosa!> disse Ben lamentandosi
Sia io che Esme ci eravamo ubriacate, peggio di loro tre messi insieme, e ora Ben mi stava aiutando a camminare.
E con camminare intendo quattro passi è una caduta alla volta.
<Guarda il lato positivo almeno sei uscito ad un festa!> dissi e iniziammo a ridere, io perché ero ubriaca, lui perché è matto.
Tra i due penso di stare meglio io.
<Già!> disse lui
<Dyl, lasciami ti faccio vedere come sono brava a salire sugli alberi! Spider-girl Spider-girl i cattivi sono il mio mestier, na na na na na na....> iniziò cantare Esme
<L'unica cosa che riceverai salendo sugli alberi, sarà una commozione celebrale quando cadrai!> disse Dyl mentre Esme cantava e non lo ascoltava.
Arrivammo a casa e andammo tutti a dormire, qualche volta mi alzavo e correvo in bagno a vomitare, mai più!
Forse
Ma d'altronde non ero l'unica, sentivo che anche Esme faceva la mia stessa routine.
Alla fine, dopo aver vomitato l'anima, andai a preparare una camomilla, sia per me che per lei.
La bevemmo insieme e giurammo, incrociando le dita dietro, a Dylan che non lo avremmo più fatto.
Ma tanto lui ci conosceva abbastanza bene, da sapere che lo avremmo rifatto.

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