Black Angel

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Dopo essermi riposata, svegliai le ragazze e iniziammo a prepararci per la corsa.
<Ragazze non vi dovete far vedere, e se succede, dite che siete qui per Black Angel ok? Se Ash vi vede voi non mi avete vista> dissi
<Ti pare che abbiamo due anni?> mi chiesero in coro Esme e Ade
<Scusate> dissi e andai verso l'armadio.
Tirai fuori un leggins nero con hai lati pelle nera, e una canottiera nera con su scritto "Queen" un piccolo regalo di Esme.
<Stai benissimo> disse Esme
<Voi due che vi mettete?> chiesi
<Io mi metto una canottiera nera e un leggins come te> disse Esme
<Ragazze vi prego, dovete stare vicino ai ragazzi ok?> dissi
<Si tranquilla> disse Ade <Io invece una canottiera bianca e un pantaloncino nero> disse
<Niente di tanto scollato> dissi
<Tranquilla> dissero
<Hey da quanto siete sveglie?> chiese Dylan
<Da un po'> dissi
<Andiamo a preparaci Dylan> disse Ben e andarono via.
Mentre le ragazze si preparavano, io mi feci una treccia, non volevo avere i capelli in faccia.
Presi il cellulare e mandai un messaggio a Sandra dicendole che verso le otto sarei stata da lei.
<Chi la porta la moto?> chiese Dylan
<Ben, prima gli ho fatto vedere la strada che deve fare. Voi venire con me a prendere Sandra.> dissi
<Perfetto> disse Ben entrando proprio mentre le ragazze uscivano dal bagno.
<Pronte> dissero in coro
<Ok, bè Mery ci ha preparato la cena andiamo?> chiesi
<Si> disse Ade
Andammo giù e ci sedemmo a tavola.
<Ragazzi quanto siete cresciuti> disse papà
<Salve signor Snow> disse Esme
<Esme ciao, Dylan, Ben e Adeline?>chiese
<Esatto> dissi
<Uscite stasera?> chiese
<Si> dissi
<Dove andate?> chiese
<In discoteca> dissi
<Fate attenzione> disse e continuammo a mangiare.
Quando mancarono quindici minuti alle otto andammo a prendere Sandra.
<Che aspetti?> chiese Dylan
<Che i ragazzi vadano via, non possono vederci> dissi
<Sandra sta uscendo> dissi guardando il cellulare
<Hey ragazzi> salutò entrando
<Hanno fatto domande?> chiesi
<Si dove andavamo e a che ora tornavamo> disse
<Ok.> dissi e partii
<Ally stai calma. Andrà bene.> disse Sandra <Comunque ho fatto delle ricerche su Black Angel e non ho trovato nessuna tua foto se non con il casco> disse
<Non posso farmi vedere, si alzerebbe un polverone, mio padre sarebbe in guai seri e mi ammazzerebbe> dissi
<Già, ma domani ti farai vedere?> chiese
<Si, d'altronde sarà l'ultima volta, sveliamo i segreti> dissi e quando arrivammo parcheggiai un po' lontano.
<Ally c'è Ben> disse Ade mi avvicinai a Ben e lui mi disse <Attenta>
<Sempre tranquillo> dissi, mi misi il casco e salii <A dopo>
<A dopo> dissero e partii con la moto, arrivai all'entrata e tutti mi fecero entrare.
La parcheggiai vicino alle altre e ad un certo punto sentii una voce familiare <Bella moto, complimenti.> mi girai e vidi Ash
<Black Angel giusto?> chiese
<Esatto. Ash Evans?> chiesi
<Si, bè almeno io non mi nascondo dietro ad un nickname ridicolo> disse beffardo, e per un momento mi ritrovai a quando lo conobbi.
<Attento che questo nickname a New York è ben temuto, e molto acclamato> dissi
<Hai detto bene a New York non qui> disse
<Vedrai anche qui> dissi sorridendo dietro la visiera.
<Perché non ti fai vedere? Solo da me> disse
<Quale parte di me? La faccia o il mio corpo?> chiesi avvicinandomi, ma lui si allontanò molto velocemente
<Calma novellina, sono fidanzato e la mia ragazza è di sicuro molto più bella di te> disse fiero, e in quel momento mi sentii molto fiera di lui, perché aveva mantenuto il suo rispetto nei miei confronti.
<Ho un'idea. Facciamo che questa corsa diventa una prova per capire i punti deboli dell'altro. E la corsa di domani la facciamo diventare una gara, la migliore della storia. Tutti quelli di New York e di Los Angeles verranno a vederci, domani per me sarà l'ultima volta che gareggerò.> dissi
<Mi piace> disse <Ci sto> disse <Vado a dirlo al capo>continuò  e se ne andò.
Vidi i ragazzi e andai verso di loro. <Abbiamo visto che parlavi con Ash che succede?> chiese Sandra
<Quella di oggi sarà una prova e domani ci sarà la più grande gara clandestina di sempre > dissi
<Ally attenta ok?> disse Esme
<Tranquille> dissi e tornai verso la mia moto.
<Jay, il capo, ha detto che va bene, domani ci saranno dei televisori lì e lì-indicò un punto a sinistra e a destra- per riprenderci meglio> disse
<Bene> dissi
<Forza sali in sella, e partiamo> disse
Salii in sella e mi avviai verso l'inizio del percorso.

Misi in moto nello stesso momento in cui lo mise Ash. Dietro sentivo la folla acclamare sia me che lui. Partimmo e vidi che lui non dava molto gas alla partenza, cosa che però io non facevo, per questo ci mette di più lui rispetto a me.                                                                       Finito il primo giro notai che nelle curve stacca il piede per girare meglio e per darsi una spinta in più, cosa pericolosa, che all'inizio facevo anche io, ma dopo essermi graffiata ho avuto paura e non l'ho più fatto.
Al terzo giro andai un po' più piano, senza che se ne accorgesse nessuno, e come prestabilito, lui andò più veloce. Lo lasciai vincere, per far sì che mi sottovalutasse e domani alla gara avrei potuto stupirlo più del dovuto, inoltre avrebbe fatto crescere di più il suo ego e questo mi piaceva da impazzire.
Appena arrivata si tolse il casco e mi guardò.
<Non sei molto brava, se tu sei la migliore non voglio sapere quanto sono incapaci i newyorkesi.-rise- Vanno con la vespa?> chiese
<No, non vanno con la vespa, ma con una moto  come la tua> dissi <Solo io ho questa moto> dissi
<Eppure con questa moto-indicò la sua- ti ho battuta alla prova. Non serve avere una moto super veloce, serve la tecnica tesoro. Non prendertela domani se perdi. Nessuno può vincere con un come me-si indicò-> con la moto andai vicino a lui e dissi <Questa è tutta da vedere.> partii e lascia il campo.
Andai verso l'auto e aspettai i ragazzi.
<Ally avresti potuto vincere tu, perché ti sei fatta superare?> chiese Esme venendo verso di me
<C'è tutto un piano dietro, Esme> disse Dylan
<Astuta mi piace, brava>continuò  Dylan e mi diede il cinque.
<Ragazze, lei non è così stupida. Pf.. ragazze non capiscono nulla. Ally Al tu sei un'eccezione per le donne.> disse mentre scendevo e gli davo la moto
<Ci vediamo a casa ragazze> disse Ben e partì.
Salimmo anche noi in macchina e andammo verso la casa di Sandra la lasciammo lì e poi noi tornammo a casa.

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