Qualcuno da strozzare

493 11 0
                                    

<Ali?> chiese mio padre
<Ciao papà > dissi avvicinandomi, non sapevo, non capivo, se era felice o deluso o... non so.
Si avvicinò a me e mi abbracciò fortissimo<Sappi che sei in punizione> disse poi staccandomi e guardandomi dolcemente
<Me lo sono meritata> dissi abbracciandolo
<Mi sei mancata tanto> disse <Ti ha riportato Ash?>chiese
<Si> dissi
<All'inizio pensavo che ti avrebbe fatta soffrire quel ragazzo, invece.... mi sbagliavo, ti ama davvero> disse
Se solo sapessi.... però ho deciso di passarci sopra.
<È sotto?>chiese
<Si> disse e mi prese per le spalle per guardarmi meglio credo.
<Ti stanno bene > disse ma io non capii così lui specificò <i capelli>
<Ah.. si grazie> dissi mi avvicinai al letto e guardai le foto <Mi ricordo di questi momenti> dissi passando le dite sulle foto.
<Sono stati dei bei momenti> disse lui
<Uno dei motivi per cui te ne sei andata era tua madre?> chiese
<In parte> dissi, non volevo che lui sapesse di Ash. Un padre non dovrebbe sapere queste cose.
<Andiamo?> chiesi
<Si> disse
Scesi le scale seguita da mio padre.
<Ciao Ash> salutò lui
<Salve Signor Snow> disse Ash
<Volevo ringraziarti> disse mio padre
<Di niente. Glielo dovevo> disse Ash facendo un cenno a me
<In che senso?> chiese mio padre
Io gli mandai dei segnali e gli feci capire che lui non sapeva e Ash disse <Sua figlia mi ha cambiato in meglio, era il minimo che dovevo fare> disse
<Puoi chiamarmi Mike d'ora in poi> disse
<Grazie> disse
<Papà visto che ormai è buio... ecco...> iniziai ma Mery capì e disse
<Signore è buio non credo che dovremmo far tornare il signorino a casa, posso far preparare la camera degli ospiti> disse e la ringraziai con lo sguardo
<Certo, va bene per te Ash?> chiese mio padre
<Certamente. Ah Mery?!>la chiamò e lei lo guardò <Puoi chiamarmi Ash, 'signorino' è bruttissimo> disse e Mery sorrise

****
Quando finimmo di mangiare, andammo tutti a letto e quando fui sicura che mio padre dormisse andai verso la camera di Ash.
Entrai e vidi tutto buio.
<Ali?> chiese una voce nel buio
<Si> dissi <Non ci vedo, posso accendere la luce?> chiesi sussurrando
<Si> disse lui, accesi la luce e lo vidi sotto le coperte.
Si mise seduto e gli chiesi <Posso?> indicando il letto
<Si vieni> disse e spensi la luce
Mi avvicinai al letto e mi misi sotto le coperte.
<Non riuscivi a dormire?> mi chiese
<No. Aspettavo che mio padre dormisse per venire qui> dissi
Mise un braccio sotto la mia testa e mi attirò al suo petto.
<Sei fredda> disse
<Tu invece sei caldo> dissi
Constatai che aveva solo i boxer.
<Mery non ti ha dato un pigiama?> chiesi
<Si ma... ti stavo aspettando anche io> disse e sorrisi
<Come mai non sa niente tuo padre?> chiese
<Non credo che un padre debba sapere quello.... gli piaci, non volevo rovinare niente> dissi
<Mi dispiace. Mi farò perdonare e-> disse ma lo bloccai con un bacio
Mi staccai e gli dissi < Lo hai già fatto> continuai <Nessuno sarebbe venuto a prendermi, tu invece si. Sei cambiato, come hai detto tu e in meglio> dissi
<Ti amo> disse
<Ti amo> dissi

****
Mi svegliai e andai verso la porta, dovevo tornare nella mia camera, altrimenti mio padre mi avrebbe scoperto.
Quando abbassai la maniglia, sentii un respiro caldo sul mio collo.
<Dove pensi di andare?> chiese e mi scaraventò al muro
<In camera, altrimenti mio padre ti inseguirà con il fucile da caccia> dissi
<Va a caccia?> chiese
<Ero ironica> dissi e sentii le sue labbra sul mio collo.
Continuò a lasciarmi una scia di baci umidi, lo amo troppo.
Alzai il viso mettendo due dita sotto il suo mento e lo baciai.
Un bacio bisognoso, avevo bisogno di lui, avevo bisogno di riaverlo mio.
<Tornerai a scuola oggi?> chiese
<Chi lo sa?> chiesi
<Nessuno, e se oseranno ad accennarlo, li farò stare zitti> dissi
<Penso di si. Andiamo a fare colazione con Sandra e Jas?> chiesi
<Va bene> disse
Uscii dalla stanza e andai nella mia.
Andai in bagno e mi abbassai per prendere uno shampoo, per farmi la doccia, nell'armadietto.
Appena lo aprii, trovai un pezzetto di carta che cadeva.
Li raccolsi e sentii che avvolgeva qualcosa.
Srotolai il pezzetto di carta e vidi le lamette che usavo per tagliarmi.
Le riguardi tra le mani e le buttai nel cestino.
Era finita, non ero più così debole.
Mi feci la doccia e mi bolso in un' asciugamano.
Appena tornai in camera trovai mio padre.
<Vai a scuola?> chiese
<Si sono mancata molto. Non ti preoccupare, se vuoi possiamo pranzare insieme, magari anche con Natalie> dissi
<Sul serio?> chiese e lo vidi speranzoso
<Sul serio> dissi e sorrisi
<Va bene> disse e mi lasciò cambiarmi
Mi misi un jeans blu, e una maglietta gialla, a maniche corte, il tutto abbinato a delle scarpe nere con tacco.
Mi feci delle onde morbide sui capelli.
E scesi.
<Vai a scuola Al?> chiese Mery
<Si> dissi <Ma dopo pranzo con papà, lui già lo sa, che ne dici di venire anche tu?> chiesi
<Hem... purtroppo non posso ho delle commissioni da fare> disse
<Ok, bè fa niente > dissi <La prossima?> chiesi
<Con molto piacere> disse sorridendomi, l'abbracciai e poi corsi in salone ad abbracciare papà.
<Al sei pronta?Ho chiamato Sandra e Jason sono già al bar> disse Ash
<Si eccomi> dissi
Uscii di casa con lo zaino sulle spalle e seguii Ash nell'auto.
<Li posi tu?> chiese dandomi lo zaino, io annuì e posai gli zaini nel bagagliaio.
Entrai in auto e mi misi la cintura.
Ash mise in moto e andammo da Starbucks.
Quando arrivammo, vidi Sandra da una parte e Jason dall'altra.
<Non hanno fatto ancora pace?> chiesi
<Jason l'ha fatta arrabbiare di nuovo> disse
<Non ne combinano una giusta, e se-> iniziai ma Ash mi fermò <Non ci metteremo in mezzo! Potremmo peggiorare la situazione, se vuoi parla con Sandra consolala, ma non infierire> disse
<Senti chi parla, colui che naturalmente avrà già dato qualche consiglio all'amico> dissi
<Ti sbagli> disse strafottente <Ho dei consigli al mio Migliore amico> disse e scese dall'auto.
Scesi e iniziai a camminare verso Sandra.
<Buongiorno > dissi
<Non credo. Mi ha fatta arrabbiare di nuovo> disse
<Come mai?> chiesi
<Stavamo facendo pace e bè tutto stava andando per il meglio, almeno finché non siamo arrivati a casa e lui ha pensato bene che naturalmente una buona dose di sesso avrebbe messo tutto apposto> disse
<Maschi! Tutti uguali.> dissi <C'è lo zampino di Ash, ha usato lo stesso metodo con me, solo che io gliel'ho permesso e il giorno dopo lo lasciato solo> continuai
<Lo detesto, e lo amo nello stesso momento> dissi
<Lo so. Vedrai troverete un modo> dissi
<Andiamo? Ho fame> disse
<Si dai>dissi <Hey ragazzi- attirai l'attenzione di Ash e Jas- andiamo> continuai e entrammo a fare colazione.
Presi il solito, d'altronde come gli altri e appena finimmo, in totale silenzio, anche perché eravamo tutti molto imbarazzati, uscimmo.
Sandra era accanto ad Ash, mentre io mi ero tenuta dietro per parlare con Jason.
<Sei un coglione> dissi all'improvviso
<Te lo ha detto?> chiese
<Che pensavi di fare?! Sei stato stupido> dissi
<Lo so, è che.... non ho scusanti lo so> disse
<Ecco bravo. Sono contenta che tu ne sia consapevole> dissi
<Pensi che potremmo... io e lei..>
<Ovvio! Ti ama Jas. Ma non vuole solo un'avventura di una notte da te, vuole di più> dissi
<Questa è per me o per Ash?> chiese
<Non lo so> dissi
<Come vanno le cose fra voi due?> chiese
<Bene. Stranamente, molto bene> dissi
<Ne sono contento. Solo... vorrei avvertirti che Alexandra sa> disse
<Cosa? Ma come?> chiesi
<Era lì, era in discoteca e quando vi ha sentito urlare, bè nella sua curiosità ha avuto la meglio> disse
<Perché Ash non me lo ha detto?> chiesi
<Ieri mi ha mandato a parlarle... ma non pensa che sia servito a molto> disse
<Bè certo> dissi <Vabbè me ne occuperò tra poco> dissi e andai verso l'auto di Ash.
Entrai e mi misi la cintura.
Mise in moto e ad un certo punto dissi <Se vogliamo che funzioni, dobbiamo essere sinceri>
<Che intendi dire?> chiese spostando lo sguardo da me alla strada.
<So di Alexandra> dissi
<Ah... Jas> disse
<Si> dissi <Perché non me lo hai detto?> chiesi
<Volevo risolverlo io, questo problema> disse
<Grazie mio eroe, ma se mi permetti, vorrei partecipare anche io alla missione. Quindi vorrei che mi rendessi partecipe>
<Si hai ragione... va bene d'ora in poi saprai tutto> disse parcheggiò si slacciò la cintura e mi baciò, un bacio passionale, di quelli che io più adoro.
<Ti amo Ali> disse
<Anche io Ash> dissi e scesi con lui mano nella mano.
Ci stavano guardando tutti, e non potevo dargli torto, ero sparita e ricomparsa, e la colpa era mia.
<Non è un colpa tua> disse Ash leggendomi nel pensiero
Sandra e Jason ci erano vicini.
<Ma guarda guarda chi si vede!> disse Alexandra seguita dalle sue ochette <Non eri scappata? Per cosa? Ah si, perché Ash ha giocato con te... hahahah> iniziò a ridere.

Il nostro è un per sempre! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora