Capitolo ventisette

283 7 0
                                    

Cameron
Sembra che il cuore mi sia stato strappato dal petto e poi gettato a terra,frantumandosi.
Ci facciamo solo del male e questo male ci sta distruggendo.
Mi hanno annientato le sue parole,ma non riesco a crederla.
L'ho guardata a fondo e i suoi occhi non facendo che mentire, e pieni di lacrime,era triste per ciò che aveva combinato. Ancora una volta mi trovo a preme il piede sull'acceleratore e corro,non facendo caso alle macchine,ai semafori perché ho un casino dentro che non riesco a fermare. Per la prima volta avevo aperto il cuore a qualcuno ed è stato spezzato da colei che pensavo avesse dato di tutto per salvare questo amore, colei che io amo più di me stesso e che pensavo potesse essere la donna della mia vita. Forse non riuscirò ad amare qualcun'altra ancora,il mio cuore voleva solo lei.
In fondo è anche colpa mia,sono stato egoista,ma per una volta nella mia vita ho pensato a me stesso,ho sempre fatto venire prima gli altri:la famiglia,la squadra,gli amici e lei.
Non so precisamente dove sono diretto ma non me ne frega niente,perché tutti i luoghi ora come ora sono gli stessi per me,ora che lei non c'è.
Aveva portato colore nella mia vita,l'aveva migliorata. Mi aveva migliorato; sono una persona diversa grazie a lei.
Mi fermo in un bar ancora aperto e mi siedo al bancone ordinando qualcosa di forte al barista.
Ho perso il conto di quanto alcohol ho bevuto ma il problema è che non sento nulla. Non mi sento ubriaco,non mi sento triste,non sento nulla. Ho solo un vuoto dentro che mi sta corrodendo dall'interno.
Questo è quello che è successo solo perché mi sono innamorato e fa male,male da morire.
Fanculo.
Fanculo l'amore e quelle stronzate del genere. Ho chiuso con tutto questo.
Bentornato vecchio Cam.
"Finirai in coma etilico se continui così." dice una voce familiare alle mie spalle. Mi giro per vedere chi è la ragazza che ha parlato. Ora ho capito perché mi era familiare questa voce. Sally,quella svitata. "Che ci fai qui tu?" rispondo acido ma sorpreso di vederla qui,non è di certo un posto da lei. "Nulla,ero di passaggio." si avvicina con un ghigno in faccia che conosco troppo bene. "Sei da solo,dove l'hai lasciata quella sgualdrina della tua ragazza?" continua poi inviperita. "Numero uno,non la chiamare così; numero due,mi ha lasciato." bevo un altro sorso di quello che rimane nel bicchiere. "Ah...allora ora sei libero" mi passa una mano sul braccio con fare provocante. "Perché non ce la spassiamo un po',io e te,come ai vecchi tempi." continua guardandomi divertita. Poi si alza e mi trascina con se nel retro del locale. Mi inizia a toccare il petto e poi mi sfila la maglietta. Senza che me ne accorga,le sue labbra sono incollate alle mie. Sanno di fragola per via del rossetto rosso. Le sue mani scorrono su di me e poi ad un tratto,come un flashback, le mani che mi stanno toccando non sono quelle di Sally,ma quelle di Rox. Le labbra che sto baciando hanno il suo sapore,dolce e inebriante. La mia dipendenza. Sembra vero, troppo vero. Mi stacco da lei e il volto di Rox mi appare di fronte. Lei è qui,nella mia testa e non se ne vuole andare. "Rox..." dico ma il suo volto ormai è svanito ed è ritornato tutto come prima e sono di nuovo dietro al locale ma con Sally.
"Ancora lei?" mi domanda e noto nel suo volto contratto che ci è rimasta male. "Ma che cavolo sto facendo?" mormoro a me stesso e poi la allontanano. "Sally non te la prendere ma non ti voglio e ora devo proprio andare." la lascio lì senza aspettare una risposta. Mi rimetto la maglia e salgo in macchina per ritornare a casa. Anche da ubriaco,anche quando sto baciando un'altra ragazza lei è qui che mi tormenta la testa e il cuore.

Nothing like us   (The Heartbreakers series #1) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora