Andrea e pov's
Simone è andato a parlare con Lorenzo ed io lo sto aspettando seduto su un muretto.
Vedo una ragazza avvicinarsi, non sembra avere cattive intenzioni, anzi, è il tipo di ragazza di cui potrei essere amico, probabilmente è nuova.
Mi rivolge un timido sorriso che rivela le fossette-ehm...ciao-
-ciao!- sorrido di rimando
-io sono Rebecca- gioca nervosamente con una ciocca di capelli
-Andrea- le porgo la mano che lei stringeHa le unghie smaltate di nero, i capelli blu con un ciuffo che le copre il viso e, devo ammetterlo, è carina.
Non quanto Simone, ma lo èVedo che indossa un bracciale dei BMTH così ci mettiamo a parlare di musica e wow, ha dei gusti fantastici
-senti, ma tu non ti annoi a stare qui?- mi chiede improvvisamente
-si ma sto aspettando il mio ragazzo...-
-hai un ragazzo?!- spalanca gli occhi -cioè, sei gay?-
-si...perché?- ho paura che ora mi schifi
-quindi se ti baciassi non proveresti nulla, giusto?-
- giusto- così mi bacia, tento di spostarmi ma prima di riuscirci vedo una cresta che conosco bene correre via
Simone pov's
Io e Lorenzo siamo uno di fronte all'altro.
Odio ammetterlo ma ho paura-Che vuoi da me?- la sua voce non è troppo dura, penso di piacergli ancora
-volevo...volevo fare pace, diciamo. Possiamo essere amici- dico balbettando
-Non voglio essere tuo amico. Ti amo, cazzo, e non sopporto vederti con quello sfigato! Perché non mi vuoi?- sembra disperato, ma dopo tutto il male che mi ha fatto non lo posso perdonare
-Non ti voglio perché amo Andrea. Cerca di capirlo-
-io...va bene. Vi lascerò in pace ma non posso promettere che lo faranno anche i miei amici-
-va bene così, grazie- sorrido e spalanco le braccia, lui si mette in mezzo e ci abbracciamo anche se leggermente in imbarazzo
Ci stacchiamo e torniamo verso il muretto dove sta Andrea, lo vedo parlare con una ragazza, sono sempre più vicini finché non si baciano
Mi sento come se mi avessero dato un pugno nello stomaco, trattengo le lacrime e corro via
Arrivo nel parco dove ci siamo baciati la prima volta e prendo un attimo fiato, scoppio a piangere liberamente.
Pensavo mi amasse
Pensavo di essere qualcosa per lui
Mi sbagliavo sicuramente. A chi può piacere un mostro come me?Le ore passano e nel profondo del cuore spero che Andrea arrivi e mi dica che mi sono sbagliato, che ho visto male
Continuo a piangere finché non sento qualcuno abbracciarmi-A-andrea?-
-no, sono Lorenzo...ho visto quello che è successo, mi dispiace- non cerco nemmeno di liberarmi dalla sua stretta, resto fermo come una bambola e piano piano smetto di piangereSi è quasi fatta sera, di Andrea nessuna traccia e Lorenzo è ancora qui con me
-senti...ti va di dormire a casa mia?- mi chiede lui, annuisco piano.
Non voglio vedere il mio ragazzo ne sentire la sua voce
Il mio amico mi prende in braccio totalmente a caso e mi fa scappare un urletto per la sorpresa, lui ride e si incammina portandomi con lui verso casa suaAndrea pov's
Simone ci ha visti!
È corso via ma non sono riuscito a corrergli dietro: Lorenzo, che era con lui, mi ha dato un pugno e poi lo ha seguito mentre Rebecca mi ha guardato con una faccia falsamente dispiaciuta
Prima che io riesca a dire qualcosa la campanella suona e sono costretto ad entrare
Chissà se Simone è con Lorenzo?
Chissà se sta piangendo?
Ora mi odia?
Dovrei uscire da qui e cercarlo?
Chissà dov'è?Questi dubbi restano nella mia testa per tutte le ore di scuola e appena la campanella suona faccio per correre fuori a cercare il mio ragazzo ma Rebecca mi assilla per passare con lei il pomeriggio.
Così va a finire che andiamo a casa sua.
Mi porta nella sua stanza: ha una chitarra elettrica!-la vuoi suonare?- mi chiede
-si ti prego!- lei ride e mi passa lo strumento
-fammi vedere quello di cui sei capace!-
Le suono tutta Highway to Hell, lei applaude
-ora fammi vedere tu che sai fare- le passo la chitarra e lei controbatte con Psychosocial degli slipknot
Passiamo il pomeriggio a suonare e mi dimentico del pasticcio di stamattina, mi viene in mente solo quando mia madre mi chiede dov'è Simone ed a quel punto vado nel panico.
Perché non è qui?Simone pov's
La casa di Lorenzo è grande ed i suoi genitori non ci sono.
In poche parole possiamo fare tutto quello che ci pare.
Ha deciso che non mi lascerà deprimere infatti mi sta facendo il solletico-BAHASTAHAHAH!- lo imploro ridendo ma lui non demorde e continua con la sua tortura finché non scappo
Inizia così una corsa per tutta casa sua che ci lascia senza fiato.
Ci buttiamo sul divano e facciamo una maratona di film finché non ci addormentiamo entrambi##########
Amatemi ho aggiornato dopo poco
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Monster Love
RomantiekDue di quelli che la società chiama mostri si incontrano: un punk ed un emo, entrambi alla ricerca di qualcuno che non li faccia sentire fuori posto. boyxboy. Non ti piace? non leggere Aggiornamenti random