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Una luce abbagliante mi illumina con prepotenza il viso facendomelo contrarre per il fastidio.
-Si è svegliato- sento dire a una voce maschile.
Tutto mi appare ovattato e confuso.
Kacchan... Kacchan non c'è più...
Infatti non mi trovo nella sua stanza. Ma dove sono? Lui dov'è?
Attorno a me un sacco di medici sembrano sollevati nel vedermi.
Medici? Ma che...
Provo a muovermi ma un mal di testa atroce mi impedisce di muovere anche solo minimamente il corpo.
Una dottoressa mi accarezza la testa -È tutto okay... Ti sei ripreso- mormora gentilmente.
In che senso? Cosa dovrebbe andare storto? Io non capisco...
- Izuku!- la voce di mia madre sovrasta quella dei medici e la vedo guardarmi in lacrime con un enorme sorriso sulle labbra.
-Mamma- mormoro per poi tossire. Ho la gola estremamente secca.
Un medico la raggiunge e le porge una cartella medica che lei subito legge.
-Nonostante il trauma, come previsto adesso sta meglio e si è ripreso dal coma. Tra una settimana potrà tornare a casa-.

Coma?

Mia madre ringrazia e gli ridà la cartella per poi raggiungermi -Izuku... Non sai quanto ero preoccupata...- mormora accarezzandomi la guancia.

-Per fortuna sei sano e salvo-.

Dopo lo scompiglio iniziale i medici hanno trovato saggio lasciarmi solo per riprendermi un po'.

Mi hanno detto che durante un allenamento a scuola mi sono procurato ferite gravi e a causa di un lieve trauma cranico sono andato in coma per tredici giorni. Quindi quasi per due settimane.

Purtroppo però non ricordo nulla di quell'allenamento. Ogni volta che ci provo la testa mi gira e i ricordi si fanno sempre più appannati. Come se la mia mente si rifiutasse di ricordare.

Un'infermiera entra nella stanza con la mia cena tra le mani. Mi sorride e me la poggia sulle gambe.

-Mangia. Ti farà bene- dice con gentilezza e accarezzandomi la testa.
Le sorrido -Grazie mille-.

Fa per uscire ma nell'aprire la porta scorgo una figura familiare intenta a dormire su una delle poltroncine all'esterno.

Kacchan!

- Scusi!- esclamo fermando la donna che subito si volta assumendo un'espressione sorpresa.

-Sì?-.

-Potrebbe fare entrare il ragazzo che sta dormendo sulla poltrona là fuori?- chiedo.

La donna controlla e subito sorride appena lo vede -Oh, lui. Dovete essere molto amici voi due- dice.

-Eh?-.

-Sì. Mentre stavi male veniva ogni giorno a farti visita e stava ore e ore con te aspettando il tuo risveglio. A volte abbiamo come avuto l'impressione che provasse persino a parlare con te- spiega lei rivolgendo un'occhiata compassionevole verso il ragazzo in questione.

-Oh...- mormoro.

-Gli abbiamo detto di aspettare fuori perché per ora l'ora delle visite è finita, ma posso anche chiudere un occhio- mi sorride -in fondo se lo merita-.

Immediatamente sento la felicità prendere il possesso del mio corpo -Oh! Grazie mille!- esclamo più felice che mai.

Finalmente posso parlargli! Dopo due settimane posso farlo!

L'infermiera lo raggiunge mentre io resto a guardare la scena dal mio letto. Non appena Kacchan mi vede e i nostri sguardi si incrociano i miei occhi si gonfiano di lacrime per l'emozione e lui si alza di corsa dalla poltrona.

Entra nella stanza e resta a fissarmi sull'uscio senza dire niente.

-Ehi, Kaccha...- non finisco la frase che subito mi corre in contro e fa per stringermi, ma si ferma poco prima di farlo.

-Ecco... Io... Posso abbracciarti?- chiede a sguardo basso.

Sorrido -Certo che puoi-.

Si preoccupava che mi facessi male... Kacchan...

Non appena mi avvolge con le sue calde braccia sento il dolore al corpo svanire e ogni preoccupazione dissolversi nel nulla.

Ricambio l'abbraccio affondando il viso nel incavo del suo collo.

Restiamo stretti l'uno all'altro finché non comincio a sentire qualche dolore al corpo e Kacchan si allontana poco da me, giusto lo spazio necessario per non farmi male.

Restiamo a fissarci negli occhi e mi rendo conto che i suoi sono colmi di lacrime. Una di quelle gli scappa lungo lo zigomo e io lentemente gliela asciugo.

-Sei un idiota...- mormora -hai strafatto come al solito all'allenamento- mi riprende lui.

Annuisco a disagio seppur non ricordi nulla.

-Ti prego, non farlo più...- sussurra poggiando la sua fronte contro la mia.

Sorrido e gli circondo il collo con le braccia.

-Non essere triste per me Kacchan- mormoro.

Per quale motivo non mi sta aggredendo o gridando contro che sono un perdente?

Cosa succede?

In fondo era un sogno quello che ho fatto... O forse era quello che realmente provo...

E se fossi io a provare qualcosa per Kacchan...?

[Spazio Lia🍑]

\\Ditemi, come pensavate che fossero andate inizialmente le cose? Pensavate già che fosse un sogno oppure questa sorpresa vi ha sconvolto?
Vi avverto, il prossimo sarà l'ultimo capitolo. Chissà come finirà ;)
Oh, a proposito, vi piace la nuova copertina? Il disegno l'ho fatto io... Ok, forse non è granché ma volevo che questa storia fosse sul serio qualcosa di originale, trama e copertina compresa, quindi... Ecco cosa è uscito fuori. Detto questo vi saluto🐰\\

Bunny ᴮᵃᵏᵘᵈᵉᵏᵘ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora