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U... Uraraka?! Che ci fa lei qui?!

-Ehm... Mi piace la tua camera- balbetta incerta.

-Ok- risponde Kacchan lasciando andare la sua cartella vicino alla scrivania.

Si volta e allunga un braccio verso la castana -Dammi il tuo zaino-.

Timidamente Uraraka fa come chiesto e glielo consegna. Kacchan lo poggia vicino al suo.

I vivaci occhi della ragazza perlustrano la stanza, per poi fermarsi su di me.

I suoi occhi... Mi erano mancati...

- Hai un coniglio?- chiede sorridendo e raggiungendo la mia gabbia.

Senza perdere tempo mi poggio alle sbarre e lei mi accarezza delicatamente il muso con l'indice.

-No, guarda- ironizza Kacchan sedendosi sul letto e guardandoci scocciato.

Mi ero totalmente dimenticato del carattere che ha solitamente Kacchan con gli esseri umani e quasi mi gela il sangue nel vederlo comportarsi così.

-È davvero carino. Come si chiama?- chiede voltandosi verso Kacchan.

-Non ha un nome-.

-E perché non gliene dai uno?-.

-Perché dovrei?-.

-Perché tutti hanno diritto ad un'identità- risponde la castana suscitando curiosità da parte di Kacchan.

-Se proprio vuoi dare un nome al coniglio, sceglilo tu- dice vago e tornando a fissare il soffitto.

-Cosa io? Davvero posso?- chiede arrossendo.

Li guardo sorpreso dalla mia gabbia.

Sento le guance andare a fuoco e una voglia pazzesca di mettermi in mezzo tra quei due.

Quest'atmosfera non mi piace affatto.

-Fa come vuoi. Non mi importa- dice indifferente Kacchan.

Come non ti importa...? E tutto il tempo che abbiamo trascorso assieme? Per quale motivo ora mi tratti come se fossi... Deku...

Uraraka scuote il capo - No... Non voglio dargli io il nome. Lui appartiene a te. Non a me- dice sorridendo.

Io e Kacchan lo guardiamo sorpresi.

Uraraka è così... Carina...

-Ehm... ecco...- Kacchan tossisce -Lasciamo perdere. Prendi il​ libro dallo zaino mentre io avvio il computer per la ricerca- ordina voltandosi e raggiungendo la scrivania.

Ricerca? Quindi sono insieme per questo motivo?

Sono sollevato.

Il pomeriggio trascorre tranquillamente con Kacchan e Uraraka che fanno la loro ricerca e i loro brevi litigi di tanto in tanto.

Inoltre posso anche tenerli sotto controllo, tanto non sanno che sono io.

-Uraraka- Kacchan​ interrompe la castana mentre era intenta a ripetere la lezione.

-Sì?- chiede voltandosi verso di lui.

-Tra te e Deku, di preciso, cosa c'è?- chiede non degnandola nemmeno di uno sguardo.

Uraraka arrossisce -Ecco... Nulla a parte una forte amicizia- ammette.

Una forte amicizia, eh? In fondo c'era da aspettarselo.

- Non hai mai notato alcun comportamento insolito in Deku?- chiede ancora Kacchan.

Cosa stai cercando di fare...?

Uraraka scuote la testa -Ehm... Credo di no...-.

-Capisco-.

Cala un imbarazzante silenzio tra loro.

-Bakugou io...- Uraraka si avvicina a lui.

Kacchan se ne accorge e le sue guance si tingono leggermente di rosso.

-Cosa...-.

-Io ho paura per Deku- ammette la castana abbassando lo sguardo.

Kacchan sgrana, anche se impercettibilmente, gli occhi -Non eri tu quella che fino a qualche giorno fa se ne fregava altamente?- chiede.

Uraraka scuote la testa -No... Non è così... È che ci sono rimasta male quando Deku non si è presentato al nostro "appuntamento"- mormora diventando rossa.

Kacchan resta in silenzio senza aggiungere altro, poi improvvisamente chiude i libri e spegne il computer.

-Cosa fai?- chiede Uraraka.

-Mi sono stancato-.

-Di fare i compiti? Di gi...-.

-Di Deku. Perché diavolo vuoi parlare di quella nullità? Secondo te me ne frega qualcosa? Per me può essere anche morto. Non me ne frega niente. Ora tornatene a casa prima che faccia troppo buio. Continueremo la ricerca domani in biblioteca- dice brusco e consegnandole il suo zaino.

-Ma...-.

-Niente ma. Sparisci-.

-Ma Bakugou io non so la strada!- ribatte leggermente irritata.

Kacchan sospira -È vero. Che palle-.

-Inoltre non mi sembra il modo giusto di trattare una persona- lo riprende lei.

Il biondo la ignora e si carica il suo zaino sulle spalle lasciando Uraraka a bocca aperta e me sorpreso.

Kacchan... Le sta portando lo zaino?

Immediatamente sento la temperatura alzarsi e una voglia matta di mettermi a urlare. Ma invece mi limito a stare nella mia gabbia in totale silenzio mentre loro due escono insieme dalla stanza.

Ecco cosa non va nell'essere un coniglio...

Così non può continuare.

Bunny ᴮᵃᵏᵘᵈᵉᵏᵘ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora