Magari potrei scendere dalla finestra quando tutti dormono. Anzi... meglio di no, non voglio peggiorare le condizioni del mio braccio.
Forse potrei dire che Cris mi era venuto a prendere perché voleva...no non ha senso! Merda. Perché a me!!
...Aspetta, devo accumulare 550 dollari!???
Caspita, caspita caspita!!!
Travolsi la stanza cercando i risparmi di Cristian, ho trovato solo 220 dollari. Il resto lo avrei aggiunto io, ovviamente.
Dovevo fare in fretta!!
Allora 550 dollari erano in borsa, dovevo pensare ad una scusa da dire ai miei. Pensa! Pensa! Pensa!Scesi le scale in fretta e furia. E la mia mente super raffinata idealizzo una possibile idea eccellente!
Mi sentivo veramente realizzata.
Prima di entrare in cucina trattenni dentro me quell'uragano di emozioni. Misto fra rabbia, compassione, pena, amarezza e soddisfazione.
<<Chi era allora Elis??>> chiese mia sorella. Caspita. Una persona che potrebbe chiamarmi a quest'ora... l'ansia. Cominciarono a sudarmi le mani. Cavoletti!
<<Secondo te chi potrebbe mai chiamarmi la sera tardi?>>
<<Samantha!>> disse la mamma
<<Esattamente>> risposi con un mezzo sorriso.
Samantha, o Sammy, era la mia migliore amica da sempre. Lei viveva nel centro della città, era molto dolce, affettuosa... la migliore amica che tutti vorrebbero.
<<E cosa desiderava?>> chiese il papà.
<<Cosa da ragazze>>
E ridemmo tutti perché io assunsi un' espressione molto strana mentre rispondevo alla domanda di papà.
Erano le 11 meno 15 minuti.
<<Bhe bimbe, non credete sia un po' tardi??>> disse la mamma
<<Si forse è meglio andare a letto>> rispose Gabri.
<<Notte mamma, notte papà>> dissi
<<Notte>> risposero.Salii le scale.
<<A domani Gabri>>
<< notte sorellona>> e andò nella sua stanza.
Fortunatamente io e Cris abbiamo l'abitudine di chiudere la stanza a chiave la sera. Corsi in bagno mi tolsi il pigiama e mi inizia un paio di Jeans a vita alta, una maglietta semi corta a mezze maniche e scarpe da ginnastica. Era un abbigliamento un po' pesante per essere in piena estate, ma a sera fa' molto freddo.
Mi pettinai i capelli e mi misi un po' di mascara e correttore per le occhiaie.
Mi infilai il giubbotto di pelle e presi la borsa.
Caspita. I miei erano ancora al piano terra. Sicuramente stavano guardando al televisione.Poi non sentii più le voci di nessuno. Erano quasi le 11 e 5 minuti.
Sentii dei passi. E la porta della camera da letto che si chiudeva.
Dovevo aspettare.
Sarei dovuta scendere alle 11 e 25, andare in città, dare i soldi di mio fratello a quel poliziotto avido, parlare con mio fratello, tornare a casa.
Aspetta, aspetta, aspetta!
Cominciò a risarcire l'ansia, la stessa che mi aveva assalito dopo aver chiuso la telefonata con Kevin.
Hai realizzato che devi viaggiare in una macchina sola con una persona che potrebbe anche ucciderti mentre dormi?
Ti sei forse bevuta il cervello Elis!
Ma sei andata di matto!
Perché hai detto di sì!
No no no no no no!
In macchinari con un pedofilo!
Ti sei per caso fusa Elis!
Mi ripeteva la mia coscienza e anche quella parte del cervello che era ancora lucida.
Cominciai ad andare in panico. Era da superficiali accettare quella proposta. Insomma, come mi è potuto saltare in mente!
Respira Elis. Respira.
Immagina quando tutto questo sarà finito e tu avrai risolto questo immenso problema. Tranquilla!
Cercavo di convincere me stessa con queste parole ma inutilmente.
Erano le 11 e 25 mio padre già russava.
Fallo per Cristian! Ripetevo.[Lasciate una stella ⭐️ o un commento. Accetto tutte le critiche e le possibili variazioni del testo.
Grazie per la vostra attenzione, continua a leggere.❤️]
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Contro tutti
RomanceElisabet, o più comunemente Elis, è una ragazza di campagna che vive a 15/16 chilometri dalla città. Alloggia in una fattoria in compagnia di sua madre, suo padre, suo fratello e sua sorella. È molto legata alla sua famiglia, in particolar modo al s...