Rinascere.

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Dopo quell'incontro ,non rividi Magnus per almeno altre sue settimane
La vita all'istituto procedeva spedita
Clary si stava allenando con Jace,Izzy allenava Max ed io seguivo come un cagnolino fedele mio padre a tutti i suoi incontri con il Clave mentre nostra madre era al capo dell'istituto.
Ogni giorni sentivo di perdere una parte di me stesso all'interno di quella che una volta era la mia casa,
la mia famiglia.
Non parlavo con nessuno.
Jace aveva continuato ad ignorarmi,solamente perché avevo sgridato la sua "fidanzata"





Izzy era l'unica che continuava ad interessarsi a me
E mi faceva male vedere il suo sguardo deluso quando al suo "Come stai, fratellone?", rispondevo "Mai stato meglio".
Sapevo che lei sapeva.
Io ed Isabelle non parlavamo quasi mai.
Ma i nostri corpi comunicavano in modo diverso
Uno sguardo tra di noi era più importante di mille parole.
Sapeva del mio essere irrequieto, glielo leggevo nei suoi occhi scuri.
Voleva aiutarmi.
Ma io non volevo includerla in tutto quello.
Per la prima volta nella mia vita avevo paura.
Avevo paura che scoprendo ciò che ero veramente,anche lei mi avrebbe lasciato solo.
Avevo paura di perdere anche quel poco affetto che mi era rimasto.
Nonostante avessi perso tutte le mie sicurezze, quella era l'unica certezza che mi era rimasta.






Il braccio mi faceva ancora male.
Erano giorni che ero in infermeria perché un demone mi aveva ferito ad una spalla ma tutti quegli iratze che Jace aveva provato a farmi non servirono a nulla.
Il dottore aveva detto che la situazione non era grave, ma nonostante i giorni passassero senza che io mi allenassi o facessi altro, quel dolore lancinante c'era ancora.
Izzy voleva chiamare Magnus, ma devi di tutto per non indurla a farlo.
Non volevo vederlo.
Non dopo il nostro ultimo incontro, da dove ero fuggito con la coda tra le gambe solamente perché avevo paura di quello che avrei voluto fargli lì, nella palestra dove chiunque dell'istituto sarebbe potuto entrare.




"La devi smettere di essere così orgoglioso, Alec!
È della tua salute di cui si parla."



La voce di Izzy mi distolse dai miei pensieri, facendomi tornare sul mio letto dell'infermeria che avevo mentalmente abbandonato.
Era preoccupata.




I suoi capelli erano acconciati in uno chignon che si teneva in piedi grazie a due bastoncini posizionati al suo centro, le sue labbra color rosso fuoco era corrucciate e non smetteva con i denti di scorticarle.





"Non essere preoccupata,Izzy.
Vedrai che uscirò presto da qui e ti giuro che rimpiangerei l'aver passato tutto questo tempo a tenermi il broncio quando ti sconfiggerò sul pavimento della palestra."




Doveva già pensare a Max, non volevo passare per un debole.
Ero pur sempre il fratello maggiore dei fratelli Lightwood e non potevo permettere che, una volta uscito da questa porta, qualcuno mi trattasse in maniera diversa soltanto perché mi ero dimostrato diverso dal solito.




Dobbiamo preservare le appprenze




Le parole di mia madre riecheggiarono all'interno della mia mente quando aveva costretto Izzy a tagliare i ponti con Merliorn, solamente perché lei e papà non potevano sopportare che la loro figlia potesse frequentare un nascosto.
Un altro motivo per cui non volevo Magnus qui.
Sapevo che non sarei riuscito a nascondere quello che abbiamo condiviso dinnanzi agli occhi di chi credeva che noi due non ci fossimo mai incontrati o parlati.
Non ero mai stato un bravo attore.



"Io mi preoccupo eccome!
Non solo per la tua salute, ma nell'ultimo periodo c'è stato qualcosa che non andava...e non dirmi che mi sto immaginando tutto perché non è vero.
So che è successo qualcosa e so che tu non vuoi dirmelo.
Ma io sono sempre qui, Alec.
Non me ne vado."




Sentire quelle parole di come rinascere.
Come se fino adesso fossi stato per troppo tempo in apnea ed Izzy fosse accorsa a salvarmi.
Lei c'era.
Mi sentii come il primo giorno che la vidi all'interno della sua culla.
Ricordo che non avevo più di cinque anni quando entrai nella sua cameretta.
Lo feci di nascosto, ricordo, e per lei saltai uno degli allenamenti soltanto perché sapevo che a quell'ora stava dormendo: gli occhi marroni erano chiuse mentre le piccole ciglia le solleticavano le guance, la bocca era schiusa ed emetteva dei piccoli sospiri, le mani tenute al petto strette in due pugni ed il ciuffo troppo lungo a cadergli sulla fronte.





Era bellissima.
E durante gli anni ho visto questa bellezza crescere ed affermarsi anche al suo interno.
Era questo che la distingueva da chiunque altro.
Isabelle era bella fuori, ma soprattutto anche la sua anima lo era.
Preso da quelle parole e, nonostante il dolore, sollevai il busto per poi circondare l sua vita minuti con le braccia.
Noi due non eravamo famosi per le dimostrazioni d'affetto visto che continuavano a punzecchiarci a vicenda ed erano più le volte che avevamo pensato di ucciderci a vicenda, piuttosto che sederci in un angolo e parlare.




Ora era diverso.
Sentii le sue mani stringere la mia maglietta mentre il suo capo era appoggiato alla mia spalla sana.




"Anche io sono qui, per te Izzy.
Non commettere il mio stesso errore, non cercare di non provare emozioni.
Sii te stessa e non lasciarti offuscare da quello che gli altri vogliono da te." le dissi sussurrandole all'orecchio







Il suo corpo si staccò lentamente dal mio,mentre con le mani si strofinava gli occhi per evitare di piangere.
La mia sorellina
Si sistemò la crocchia sulla sua testa e si alzò dal mio letto dell'infermeria.
Mi diede le spalle e cominciò a camminare verso la porta.



"Ah, quasi dimenticavo...Magnus sta venendo qui per curarti" disse per poi chiudere l porta come un tonfo.



Magnus.
Chissà cosa starà pensando di me.
Ho tradito la sua fiducia.
Ho tradito quel qualcosa che si stava creando tra noi due.
Sono scappato, come il migliore dei codardi.
Infondo, cosa mi aspettavo?
È il Sommo Stregone di Brooklyn, di certo non può perdere tempo dietro ad uno Shadowhunter, visto che sono numerose le persone a cui può aspirare e sono altrettanto numerose quelle che farebbero di tutto per trascorrere anche un solo minuto con lui.




Con non poca fatica, mi distesi di nuovo su quel letto non così comodo e poggiai la testa al cuscino.
I miei genitori non si erano nemmeno degnato di farmi una visita.
Nemmeno per controllare come stessi.
Quando Jace entrava dalla porta, gli leggevo negli occhi la sorpresa di non trovare Robert o Maryse
all'interno della stanza con me.
Non mi importava.
Oramai ero consapevole che ogni loro azione fosse scaturita solo per compiacere il Clave, visto gli ultimi problemi causati dall'arrivo dell ragazzina e dalle varie missioni non autorizzate che io, Jace ed Izzy avevamo fatto per proteggerla.






Mi voltai, la schiena poggiata sul materasso e gli occhi puntati al soffitto.
Mi sentivo bene, quasi felice.
Cosa che non accadeva da tempo.




Lo sarei ancor di più se tu fossi con me, Magnus.



Poi chiusi gli occhi.


ANGOLO DISAGIATO
Roxelle ed i suoi orari improponibili sono tornati!
*applausi*
Grazie,grazie.
Per la prima volta non mi scuserò per il ritardo del capitolo, sono stata puntuale.
Wow.
Cosa sta succedendo nell'universo?
Tornando a noi, lo so che vi aspettavate qualcosa di diverso da questo capitolo, ma volevo citare un aspetto della storia che mi è sempre stato a cuore.
Il rapporto tra Alec ed Izzy per me è sempre stato esemplare: essendo figlia unica, guardo il loro rapporto fraterno come qualcosa di meraviglioso ed unico.
Quindi ho deciso di dedicargli un intero capitolo.
Ringrazio suzuya_rin che mi fa sempre ridere con i suoi commenti...TE SE AMA!
Volevo ringraziarvi per le 2000 e passa visualizzazioni, continuate a votare e a commentare.
Ci vediamo presto.
Buona luna.
All The love
R xx.

Say you won't let go || Malec.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora