Luce e Buio.

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...We danced the night away
We drank too much...





Se qualcuno mi avesse detto tempo a dietro che sarei finito nella casa di uno sconosciuto-e di un nascondo per giunta-lo avrei mandato  poco educatamente a qual paese



Doveva essere mezzanotte inoltrata ed io ero al mio secondo,terzo...no aspetta al quarto,si al quarto drink della serata



-Menomale che non avevi mai bevuto prima di questa sera,Alexander.-disse Magnus mentre si sedette goffamente sul divano di pelle nera,difronte  a me



-Vedo che tu non sei messo meglio,nonnino-presi un altro sorso dal bicchiere pieno di...di pipì di unicorno?




-Nonnino?NONNINO?Questa me la pagherai,fiorellino-




Si alzò lentamente
Il rumore degli stivaletti che indossava riecheggiava come un eco all'interno di quella stanza
I suoi movimenti erano lenti come al solito,leggermente traballanti per via dell'alcol che circolava indisturbato al suo interno



-Mi concederebbe questo ballo,Mr.Lightwood?-



Sentii qualche nota di una canzone che avevo già sentito da qualche parte,cominciare a suonare all'interno dell'abitacolo
Lui era davanti a me,con la mano sinistra dietro la sua schiene mentre la destra era tesa davanti al mio volto




Voleva che io ballassi con lui
Nel suo sguardo non c'era quella nota di ilarità che di solito aveva
Era serio
Senza malizia,senza divertimento


Senza rendermene conto,afferrai l sua mano e cominciai ad alzarmi dal divano
Le nostre mani erano perfettamente incrociate,come due pezzi di un puzzle che avevano trovato dopo tanto cercare il proprio complementare
Raggiungemmo il centro della sala




Avvolse con le sue dita piene di anelli sgargianti il mio fianco sinistro e posizionò le nostre mani intrecciate in posizione da ballo
Con l'aiuto di una leggera spinta,fece cozzare i nostri petti
Sentivo il suo respiro infrangersi sul mio collo,creandomi la pelle d'oca



-Non essere imbarazzato per così poco,Alexander...anche se devo ammettere che il rossore sulle tue guance ti rende ancora più bello-




Alexander?
Solo mia madre mi chiama ancora così




-Come fai a sapere il mio nome?-




Alzò la testa ed immediatamente fui di nuovo immerso nella magnificenza che quegli occhi racchiudevano
Dimenticai persino il mio nome quando lo vidi sorridere
Le rughette sotto gli occhi si accentuarono,facendo quasi scomparire i suoi occhi a mandorla mentre mi mostrava una il suo primo sorriso
Privo di qualsiasi secondo fine
Semplicemente sincero e caldo
Come i suoi occhi



-Alexander,sono il sommo stregone di Brooklyn,non dovresti sottovalutare questo dettaglio-



Cominciammo leggermente a dondolarci al ritmo cadenzato è lento della musica che faceva da sottofondo a quel momento




Magnus cominciò a muovere i piedi,prima il sinistro avanti il destro di lato e poi di nuovo in avanti
Stavamo ballando un valzer
Un,due,tre




Say you won't let go || Malec.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora