Ansia da prestazione mista a gelosia instantanea...

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Dire che fossi un fascio di nervi durante i due giorni a seguire, era un eufemismo.
Non avevo idee.
Non sapevo come comportarmi.
Non sapevo cosa sarebbe potuto piacere a Magnus.
Era tutto così nuovo che mi coglieva del tutto impreparato pensare ad un'uscita.
Un'uscita con Magnus.
Con il Sommo Stregone di Brooklyn.
Con un Nascosto.



Non smettevo di percorrere la mia stanza centimetro per centimetro.
Avanti e indietro.
Avanti e indietro
La testa a pensare incessantemente a qualche idea per il primo appuntamento.
Volevo sorprenderlo, anche se sarebbe stato difficile visto che aveva secoli di primo appuntamenti.
Speravo che la mia presenza avrebbe contribuito a rendere il nostro primo appuntamento, tanto quanto lo sarebbe stato per me.
Era la prima volta che uscivo con una persona, nascosto o meno.








Volevo chiedere qualche consiglio a Isabelle o a Jace, ma sì imbarazzava.
Forse avrei chiesto ad Izzy, quando sarebbe tornata dall'allenamento.
Con Jace sarebbe stato troppo imbarazzante, soprattutto dirgli che sarei uscito con qualcuno.
E non ero propriamente a mio agio nel dirgli che si trattasse di niente di meno che di Magnus Bane.
Sapevo che Jace non si fidasse completamente dello stregone, nonostante gli avesse aiutati in passato.
Lo percepivo dal tono stizzito con il quale pronunciava il suo nome.
Almeno non dovevi più sentirmi in colpa di farlo con Clary.






Sbuffai passandomi una mano sul viso, non smettendo di muovermi in circolo per tutta l'area della stanza.
I pensieri a vorticare sempre più velocemente dentro il mio cervello.







Ristorante?
Troppo scontato.
Pizza?
Chi voglio prendere in giro.
Pub?
A Magnus piaceva bere, infondo.
Discoteca?
E rischiare che qualcun altro flirtasse con lui?
No, grazie.




Ci voleva qualcosa di originale.
Qualcosa che Magnus non avesse fatto già con qualcun altro.
Per quanto potesse essere egoista, speravo che Magnus ricordasse questo appuntamento per gli altri secoli che sarebbero venuti.
Come io lo avrei ricordato per tutti gli anni a venire, visto che sarebbe stato il primo in assoluto.
Ma chi volevo prendere in giro?
Era difficile sorprendere uno stregone che aveva oltrepassato gli ottocento anni.
Aveva visto del mondo.
Forse lo aveva girato addirittura tutto, per ben due volte..





Chi ero io per fargli imprimere un ricordo in quella memoria?






Mi aggrappavo alla certezza che io fossi diverso.
Non mi aveva detto di essere mai uscito con uno Shadowhunter.
Non lo volevo nemmeno sapere, a dir il vero...
Le cifre delle sue conquiste potevano benissimamente arrivare ad un numero esorbitante senza che Magnus se ne rendesse effettivamente conto.
Non potevo dargliene una colpa.
Per lui gli anni passavano più in fretta si quanto facessero in realtà.




Presi una canotta pulita dall'armadio e mi misi il pantalone della tuta.
Non c'era nient'altro di meglio per uno Shadowhunter di allenarsi per schiarirsi le idee.
Di certo, non mi avrebbe aiutato uscire ad andare a fare una passeggiata.
Non avrebbe fatto altro che aumentare la mia ansia e guidare i miei stessi piedi nel luogo che volevo evitare a tutti i costi...o almeno fino a stasera.
Parlo del loft di Magnus, ovviamente.
Sarebbe stato imbarazzante bussare alla porta dello stregone per elemosinare informazioni sugli ultimi primi appuntamenti avuti nell'arco di ottocento anni.




***



"<< Sii te stesso, Alec.
Questo basterà per ottenere una serata perfetta.
Non fingerti qualcun altro, ma dimostrargli chi sei davvero.
Senza maschere.
Senza timori.
È il momento che tu ti lasci andare e penso che Magnus sia la persona giusta con cui farlo.
Ho visto come vi guardavate qualche giorno fa.
Avreste dovuto vedervi.
I vostri occhi brillavano.>>


Say you won't let go || Malec.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora