"Alice...Alice!"
Sento una voce familiare che mi chiama ma non gli dò retta perché sono troppo concentrata a finire il sogno che è proiettato sulla mia testa.
"ALICEE SVEGLIATI!" dice sempre questa voce fastidiosa mentre incomincia a scuotermi per un braccio.
"Ancora un altro po' mamma" dico ancora con gli occhi chiusi.Perché non posso dormire in santa pace?! Devo vedere come va a finire il mio sogno! Se ve lo state chiedendo, mi sto sognando Margo mentre mi rincorre in cucina perché vuole abbracciarmi. Però non ha senso, visto che è un cane. È per quello che voglio vedere come va a finire.
"Ma quale mamma?? HAHAHAHA sono Cara, svegliati Alice Jackson siamo arrivatee" dice Cara mentre si mette a ridere.
"Oddio scusami, non ti avevo riconosciuta. Comunque stavo facendo un sogno fantastico se ti potesse interessare" dico mentre afferro il mio bagaglio a mano.
"Com'è stato il viaggio Shelley?? Dormito bene??" dico mentre so già la sua risposta.
"Stai Zitta Alice o uccido anche te. No non ho dormito. Quel vecchio mi si era appoggiato sulla mia spalla e per poco non mi veniva un infarto, ha russato tutto il tempo." dice tutto d'un fiato.
"però ho conosciuto Michael, l'hostess e devo dire che mi sta davvero simpatico"
"Ma se non lo conosci neanche" dice Cara mentre raggiungiamo l'uscita dell'aereo.
"La bellezza dice tutto" dice Shelley, guardando dietro il ragazzo in divisa, prima di essere quasi caduta sopra la sua valigia.
"Stai più attenta" dico mentre l'aiuto. Uscite dall'aeroporto, ci dirigiamo verso un posteggio dei taxi, fino a quando Shelley ci ferma con aria preoccupata.
"Vi devo dire una cosa, però promettetemi che non vi arrabbierete" dice ridendo nervosamente.
Quando ride così, siamo tutte nei guai.
Io e Cara ci scambiamo uno sguardo confuso.
"Mi stai facendo preoccupare " dico mentre la guardo male.
Conoscendola sarebbe in grado di fare di tutto. Lei è fatta così.
Non ha paura di buttarsi nelle cose nuove, non le spaventano per niente. Invece io ho paura delle novità. Non sai cosa ti possa capitare e come possano finire. Io e Shelley ci conosciamo da quando siamo piccole. Non andavamo affatto d'accordo, anzi la ritenevo antipatica però adesso senza di lei non so cosa farei. Abbiamo due caratteri completamente diversi, litighiamo in continuazione. Lei è più stravagante, più allegra mentre io sono molto più tranquilla, come Cara, ma non troppo.
"Io e Alice promettiamo di non arrabbiarci" dice Cara mentre mi rivolge un sorriso rassicurante.
Lei è sempre così razionale.
Ma come fa??
"Okay.. allora cosa ci devi dire?"
"Sapete quando vi ho detto che avevo affittato una casa-vacanza dove alloggiare ??? Ecco...potr-" però non la faccio finire di parlare.
"Aspetta, non avevi detto che saremo andati in un appartamento??" dico aspettandomi una scusa applausibile.
" no.. c'è si ma poi ho cambiato idea. Visto che non trovavo nessun appartamento, mi sono messa d'accordo con mio cugino Richard e ho chiesto se ci poteva ospitare lui."
"E quindi??" dico mentre guardo Cara con uno sguardo preoccupato.
"c'è solo un problema però. Ci sono anche gli amici di mio cugino. Sono dei bravi ragazzi quindi non preoccupatevi. Mi avete promesso di non arrabbiarvi. " dice mentre con una mano ferma un taxi. "QUINDI TU CI STARESTI DICENDO CHE DOVREMO TRASCORRE LE NOSTRE VACANZE NELLA CASA DI TUO CUGINO INSIEME AI SUOI AMICI DI CUI NON CONOSCIAMO NEPPURE IL NOME??" dico tutto d'un fiato. Spero di aver capito male, perché non voglio passare le vacanze con loro. Volevo che fossimo solo noi ragazze. Prima o poi l'ammazzo Shelley, dovrebbe prima consultarci non decidere lei da sola come se noi non esistessimo.
"Oh yess. Sono sicura che ci divertiremo." dice mentre mi poggia un braccio dietro al collo.
"Ormai hai fatto tutto tu. Mi da un po' fastidio perché pensavo di stare insieme a voi però non si può ritornare indietro, quindi anche se non mi va bene devo accettare comunque" dico mentre Cara annuisce con il capo.
"Sono d'accordo con te Alice"
"Perdonatemi ma volevo solo che la vacanza fosse più bella e movimentata"
Non sembra tanto dispiaciuta dal modo in cui lo dice.
"Signorine volete entrare o aspettiamo domani mattina?? Io devo lavorare" dice l'autista urlandoci contro.
"Ci scusi" dico con cenno della testa.
🥥🥥🥥
Durante il tragitto, non faccio altro che pensare a quello che ci ha detto Shelley. Vedremo come saranno questi ragazzi. Richard lo conosco da quando sono piccola, e mi sta simpatico, quindi nessun problema. È come se fosse un fratello per me. Una volta ho avuto anche una cotta per lui, tra i dieci/undici anni, ma non le lo mai detto; mi vergognavo troppo.
Santa Monica è davvero bella. Le palme verdi sono ai laterali della strada, il mare è di un azzurro chiaro con qualche sfumatura di verde qua e là. Dopo circa 40 minuti arriviamo. La casa è davvero grande. Ha uno stile moderno davvero carino ed è vicino al mare.
Scese dall'auto vediamo un ragazzo correrci incontro e lo riconosco subito: è Richard. Alto, magro, capelli marroni e occhi azzurri color cielo. Era proprio come me lo ricordavo. Forse più bello. Abbraccia prima Shelley e poi me. È un abbraccio felice e quasi malinconico.
"Mi sei mancata tanto" dice sussurrandomi all'orecchio.
"Anche tu" dico stringendolo di più a me.
"Cuginetta preferita sono felice di vederti. Non mi presenti la tua amica??" dice rivolgendosi a Cara.
"Piacere Cara" dice stringendoli la mano.
"Dai venite vi faccio fare il tour della casa. Conoscerete gli altri, stasera a cena perché adesso non sono in casa".
Mentre ci dirigiamo verso l'entrata, Richard mi prende per un polso, facendomi voltare.
"Sei sempre più bella, Alice" dice per poi prendere la mia valigia. Anche se non mi sto vedendo, sento le guance andarmi a fuoco dalla vergogna.
Aiutami tu Zeus a superare questa giornata.
🥥🥥🥥
La camera dove dormirò, è molto bella e graziosa. Richard mi ha dato quella con la vista sul mare e devo dire di sentirmi fortunata. La vista è davvero spettacolare! Ho un bagno tutto per me e anche una cabina armadio. Sistemo i miei vestiti sugli appendi abiti, prima di sentire un telefono vibrare. Guardo lo schermo e vedo il nome di mia madre.
Sono fottuta. Mi sono dimenticata di avvisarla. E adesso che faccio?? Se rispondo sono morta e se non rispondo sono morta lo stesso, quindi accetto la chiamata, portandomi il telefono all'orecchio.
"Pronto?" dico sottovoce.
"PRONTO?? HAI IL CORAGGIO DI DIRMI PRONTO??? È DA MEZZORA CHE TI CHIAMO E NON MI RISPONDI, POTRESTI ESSERE DISPERSA NON SO DOVE O PEGGIO ANCORA POTRESTI ESSERE MORTA" dice arrabbiata.
Penso che in 17 anni, io non abbia mai sentito mia madre così arrabbiata.
"scusa mamma! Me ne ero completamente dimenticata. Hai ragione, hai perfettamente ragione sono una stupida." dico più dolcemente possibile.
" non fare la voce dolce per farmi passare la rabbia. Non ci vorrà solo questo per farti perdonare, sappilo. A parte ciò, sei arrivata nell'appartamento ,come il posto???"
Bene. Adesso cosa li dico? Non posso dirli che trascorrerò le vacanze in una casa piena di ragazzi. Neanche se li dicessi che c'è Richard. Mi verrebbe qua a prendere se fosse necessario. Però posso inventare una piccola bugia. Piccola piccola.
"Si si molto bello, ho la stanza con la vista mare e ho un bagno tutto per me. Mamma scusami ma devo andare, vorrei un po' riposarmi prima di andare a cenare con le altre" dico andando in bagno. In effetti è vero. Vorrei riposarmi un po' e farmi una bella doccia rinfrescante.
"Ma che carino. Mandami tante foto e comportati bene. Jeg også..ehm volevo dire ti voglio bene piccola mia"
"Mamma ricordo ancora come si parla il norvegese, comunque ti voglio bene anch'io" dico chiudendo la chiamata.
Mia madre ha origini norvegesi e fin da piccola, mi ha insegnato questa lingua meravigliosa mentre mio padre era americano. Non ci assomigliamo molto, però ho i suoi stessi occhi color verde ghiaccio e il suo modo di essere gentile con tutti. Da mio papà solo i capelli e la carnagione abbastanza scura. Meglio così.
Per rilassarmi un po', mi faccio un bel bagno per poi stendermi a letto. Però prima che io possa prendere sonno sento bussare alla porta.
"Chi è?" dico assonnata anche se devo ancora dormire.
"Sono Shelley posso entrare??"
"Si si certo entra pure" dico alzandomi e andando verso di lei.
"Volevo solo dirti che verso le otto ceniamo quindi puntuale giù in giardino" dice sorridendomi
"ok grazie mille"
"Un'ultima cosa: vestiti bene mi raccomando" dice uscendo dalla stanza.
Guardo l'orologio e sono le sei. Perfetto ho un'ora per riposarmi.
*********
Buongiorno a tutti! Nuovo aggiornamento! Scusate se questi capitoli sono un po' noiosi ma servono per farvi capire bene la storia. Cosa ne pensate di Shelley? Sarà una bella cosa riavvicinare Richard e Alice??
Buona lettura💖
STAI LEGGENDO
Un errore quasi perfetto
ChickLitAlice Nora Jackson ha già capito tutto degli uomini. Dopo essere stata lasciata dal ragazzo più fico e popolare della scuola, capisce che deprimersi chiusa in camera mangiando schifezze, non è la giusta soluzione per dimenticare quello che le è succ...