✔️ Rosso Scarlatto

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Potente spira
vortica sull'asse malfermo,
mutevole.

Refolo
sul corpo saldato al suo;
affonda l'olfatto sulla delicata linea che separa il petto rinvigorito e pieno,
pomposo e traboccante,
del nettare che Iddio Padre fornisce a madri coscienti di dover nutrire i propri frutti.

Le narici si allargano e un profondo respiro inala e inebria i sensi del maschio dal volto rilassato e gli occhi serrati.

Olio di garofano abbraccia la rosa canina sulla pelle lucida dall'unguento steso da palmo e dita coperte da un guanto di puro cotone bianco.

Un brivido rizza e dilata l'epidermide nell'incantevole tocco intimo e segreto.
L'occhio scuro si eleva dalla candida pelle per incontrare il volto pallido e ancora stordito della donna.
Il ventre fecondo e gravido del figlio di un altro traballa sotto la risata della Musa Incantatrice, fedifraga ingannatrice.

Sinuose e indecenti forme agli occhi del proprio pudore colpiscono il cuore del triste, spento, Allan, assopito nel torpore ridondante delle emozioni contrastanti.

Soavi carezze salutano un'ultima volta quella carne tanto anelata e sospirata, attimo dopo attimo della sua esistenza.
Quella carne tanto dominante da essere detestata, quel sottile strato che separa il tormento della bramosia al violento risentimento e disprezzo per ciò che si cela dentro l'involucro.

Sospira pesantemente e resta in silenzio sotto il suo oscillare del tronco.
Ride.
La mano preme ancor di più sulla coscia soda e aggraziata; voglia di fondersi, sangue nel sangue.

Il serramanico dalla lama spietata infligge pene...

"Togliesti a me uomo
la nobiltà d'animo
masticando ogni valore intrinseco
di chi è degno e capace.
Stato di coscienza e consapevolezza
a me privati e rubati
da te.
Te
che ti mostrasti soave fanciulla
ingenua e senza macchia.
Pura padrona del tuo umile servo.
Io.
Io che restavo a ispirare
i tuoi odori di rosa schiusa.
Intoccabile e prezioso capolavoro.

Cosa celasti dietro al tuo rosso Scarlatto,
Amantide esaustiva e prudente.
Cosa lasciasti a me curatore
del tuo cuore
del tuo corpo.

Invisibile follia dell'attimo.
Indulgente tolleranza al solo tocco
vellutato e armonioso
d'una pelle Bianco Scarlatto.
Vergine e Ardente.
Che consuma
lanciandomi nel fuoco vivo levatosi.
Lingua di fuoco che vibra,
vapori incandescenti.

Accostiamoci ancora.
Serreremo occhi
Emozioni
Sensazioni.
Nel rapido e momentaneo culmine del turbamento
Troveremo pace.

Smetteremo di esistere,
Mia rosa dal rosso scarlatto.

Troverò pace."

"

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