✘ Yeux Verts

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Tenebra fitta.

Assoluto silenzio nella stanza.

A fatica respiro, sommessamente, rimessa alla quiete nera.

Il petto ondeggia scarno nell'aria tesa.
Timide gocce di sudore imperlano la fronte sbiadita dalla lontana luce artificiale.

Affino l'udito.
Ogni rumore desueto potrebbe contagiare la mia calma apparente.

Nella notte arriva, ed il nodo stringe il collo fino ad asfissiarmi i polmoni.
Odore invade le narici.
Mi irrigidisco e resto immobile.

È qui.

Volto solo lo sguardo verso la finestra socchiusa.
Verde lucente nel cupo stordimento.

<<Bonsoir ma Suzette.>>

Con uno scatto freddo e preciso è già nella stanza.

Sospiro appagata nel fremito lungo e indistinto che pervade il mio essere.

Sorrido perversa, la mia dannazione si ripresenta al mio cospetto.

<<Bonsoir mon cœur>> chiudo gli occhi e aspetto di sentirlo addosso.

Il muscolo vitale si schianta con violenza per ritornare eco sordo nei timpani.

<<Ti sono mancato Suzette?>> la sua voce esce armoniosa dalla bocca mentre percorre la mia gamba destra.

Leggera pressione e soffice spinta... è già sul mio ventre.
Posso avvertire gli artigli poggiarsi delicatamente sulla mia carne.

<<Ti sono mancato Suzette? >> la sua lingua ruvida traccia una linea retta sul mio addome.
I pori dilatati e intirizziti rispondono di sì.

<<Sì mi sei mancato>> vaneggio espellendo fiato per poi serrare di nuovo la bocca e tornare nella mia apnea.

<<Tu sei la prescelta Suzette.>>

Non rispondo, mentre ormai ha raggiunto il mio volto.
L'alito si disperde fra i miei capelli ed io resto ad ascoltare il suo respiro. Lento, calmo, solfeggio melodico dell'espressione dei miei sensi.

<<Sei ancora convinta di voler venire con me?>>

Improvvisamente dimentico chi sono, dove sono.
Tutto vuoto intorno.

Solo i suoi yeux verts, brillanti e tinti dal demonio.

Frecce nei miei.

<<Sì.>>
Schiudo appena la bocca, il suo naso preme la mia guancia.

L' incapacità di reagire colpisce brutalmente, mi violenta e tormenta l'anima.

Si allontana repentinamente.

Sono sola di nuovo. No!

Il vuoto cresce e le fondamenta assenti.

Affonda gli artigli nella carne.
Delicata traccia della sua presenza.
Gocce di fluido rosso sgorgano tra gli orli della cute sanata dall'Assenzio.

Ma fée vert...

Si disseta del mio sangue lasciandomi priva di sostanza.

<<Vous êtes merveilleux, vous êtes mon trésor... Suzette.>>

Oscillo sulla traiettoria percorrendola nell'una e nell'altra direzione.

Vita.
Morte.

Luce.
Tenebre.

Uguali.
Opposti.

Stesso odore.
Stesso granello di materia che si dissolve e disperde fondendosi al resto... L'altro scelto e bramato, l'altro scelto e rinunciato.

Il Regno dei Cieli dimora sulla mia beatitudine.

Si posa sul mio ventre e spegne l'abbaglio verde chiudendo gli occhi.

Invasa dal nero e dalla sua chioma fluente che ora si spande tra i miei seni, resto in silenzio.

Carezzando il suo manto violaceo, vivo.

Raccolgo i suoi capelli in un fascio e scopro il suo volto delicato, grazioso... di donna.

Dorme.

Respiro profondo l'accompagna verso la vita.
Io resto incastrata nel limbo.

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