Se avesse potuto, non lo avrebbe fatto.
Luna mentì.
Oggettivamente non le era così complicato, ma le veniva richiesto di farlo solo per cose che "dovevano" restare occulte dietro immagini dissimulate e mimetizzate nell'universo inconsapevole che la circondava.
Universo, forse, ignaro per metà. O forse per nulla.
Mentì Luna, ma non ebbe mai timore del gesto fatto, non ebbe mai timore di macchiare l'anima con l'intento di ingannare il prossimo.
No.La sua più grande paura erano le conseguenze che avrebbe portato tale atto semmai fosse stato scoperto.
Non le importava.
Spinta dai suoi istinti si ritrovò davanti a quella porta.
Quella porta.
Se Luna avesse saputo cosa le avrebbe portato dopo, forse non l'avrebbe mai chiusa.
Incontro fortuito di due anime, vigorose, luminose, solo in quelle mura.
Quella porta...
"Signori della giuria, il reperto numero uno è ciò che invidiarono i serafini, i male informati, ingenui serafini dalle nobili ali."
Il suo autore narrava parole, parole che Luna scoprì essere veritiere sulla propria pelle.
Per quella porta, si sarebbe trovata sotto il giudizio spietato di tanti, sotto l'ira di alcuni, sotto l'odio di altri...
L'ingresso si apre e una forte luce irradia il mio corpo.
Agitata e impaurita, attendo.
Non ho fiato da tirar fuori dalla mia bocca serrata.<<Luna...>>
L'uomo rimane interdetto sulla soglia nello stesso silenzio che colpisce me.
Esita un momento, incerto di quale sia il passo giusto da fare: chiudere la porta davanti alla mia faccia o dietro alle mie spalle.<<Vuoi entrare?>>
L'uomo a debita distanza riceve come risposta solo un cenno affermativo della mia testa.<<Vieni.>>
Mi prende per il polso e mi tira dentro.
Nell'imbarazzo pesante creatosi, mi lascia la mano repentinamente.Con gli occhi seguo i suoi movimenti fino a poggiarli sulla mia mano ora senza quella stretta calda, ora sola.
Tracce nere hanno imbrattato la mia chiara pelle.
<<Oh, scusami. Stavo lavorando e... mi dispiace averti sporcato.>>
Resto ad osservare il segno delle dita impresse sull'epidermide.
Un trucco permanente che non cancellerò mai più.<<Siediti pure. Vado ad avvertire di là. Sai...>>
<<Mi dispiace averti interrotto. Posso andare via se vuoi. Cioè in realtà non vorrei, ma se vuoi...>>
<<Ehi! Luna davvero, non ti preoccupare. Vado solo a dire alla ragazza di mettersi su qualcosa>> mi dice per poi allontanarsi.
Sgrano gli occhi ma rimango composta nel corpo.
Vorrei sparire in un frangente.- Mettersi su qualcosa? Oddio... ma dove mi sono infilata? Porca vacca! -
<<Sta tranquilla! Non è come pensi!>>
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Anima di carta
PoesíaRaccolta di racconti no sense... forse. -.- Senza una direzione, senza un arrivo. Solo un principio scatenante che voi non saprete mai... forse. ~🌟 ~ 🌟~ Tutto è protetto dal "diritto d'autore". Copertina, disegni e testi sono tutto frutto della mi...