Se fosse stata disperazione, forse Luna avrebbe pianto.
Se fosse stata paura, forse avrebbe tremato.
Se fosse stata rabbia, forse Luna avrebbe urlato.Predisposizione dell'animo ad accettare pazientemente ogni sventura.
Rassegnazione.
Questa era la giusta definizione.Perché in fondo si sa... certe cose arrivano nella vita, entrano, fan quel che vogliono e poi riescono... e non chiedono il permesso.
No. Assolutamente.Perché in fondo si sa... certe cose arrivano a chi le può sostenere.
O forse no.Ma non era questo il problema.
A lei non importava se altri nel mondo vivessero il suo stesso stato d'animo.
Non contava per lei.Visione distorta di egoismo.
Distorta non per lei, badate bene.
Distorta per chi le stava accanto mentre rideva per un compagno, o un amico, o chi fosse, disperato perché candendo si era fatto male, o forse perché non aveva le scarpe all'ultima moda, o magari piangeva il suo amore perduto... o ancora peggio, inveiva contro il genitore assente."Che fortuna che hai!"
In fondo, i genitori a volte è meglio non averli.Egoista! Cuore di pietra!
A lei non importava, aveva già i suoi di problemi.Insensibile! Crudele!
Forse. Mah!
A lei non importava.Avrebbe aiutato, invece, quella povera vecchietta da dieci minuti ferma al semaforo perché, in evidente stato di difficoltà, non riusciva a compiere i passi necessari per arrivare all'altro lato della strada.
O ancora, avrebbe prestato soccorso a quella povera disgraziata, svenuta per strada, incinta di chissà quale individuo sparso per il mondo.
O forse, un giorno, avrebbe salvato menti irrequiete e deliranti.Ma nemmeno di questo le importava, o forse solo non sapeva.
D'altronde, se avesse potuto conoscere il futuro sarebbe stato ancor più deprimente vivere, anche di più del presente in cui viveva.
Oppure, avrebbe dato la mano alla bambina sul ciglio della strada, sola, con una madre troppo distratta a chiacchierare con l'amica.
La stessa bambina che tentava di disegnare da almeno mezz'ora...<<Avanti piccola! Fermati. Da brava. Sì! Ecco. Ecco così. Mangia le patatine che ti ha dato tua madre.>>
La Signora, ancora intenta a parlare con la sua amica, abbandona sulla panchina la figlia come ha fatto con la sua borsa.
Il sole che filtra tra i rami degli alberi del parco porta un fascio di luce sul volto della bambina.
- No! Merda. -
Serro la mascella.
La bimba continua a fare smorfie disturbata da quel bagliore.- Spostati piccola! Non ti dà fastidio tutto quel sole? Avanti! -
<<Mamma... mamma. Mamma!>>
<<Cosa c'è tesoro! Non vedi che la mamma sta parlando? Mangia e non disturbare.>>
<<Mamma qui c'è troppo sole. Cambiamo di posto? Ti prego. Mamma ti prego!>>
- Sì! Ascolta tua figlia per una buona volta. Brava piccola! -
<<Ah... d'accordo!>>
Dopo averle viste cambiate di posto, riprendo in mano la mia matita.
Forse riuscirò a scarabocchiare qualcosa.
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Anima di carta
PoetryRaccolta di racconti no sense... forse. -.- Senza una direzione, senza un arrivo. Solo un principio scatenante che voi non saprete mai... forse. ~🌟 ~ 🌟~ Tutto è protetto dal "diritto d'autore". Copertina, disegni e testi sono tutto frutto della mi...