Capitolo 11-(Parte 1)

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Molti anni prima...

Lucia, Camilla e Cora sono in una foresta desolata; in missione, alla ricerca di un anello magico, rubato da un cavaliere oscuro della congrega nemica. Le tre streghe erano lì con i loro rispettivi figli: Alessandro, Adele e Max. I bambini erano in una specie di caverna, al sicuro da ogni pericolo. Potevano muoversi da lì solo quando le loro madri avrebbero portato a termine la missione. Avevano l'obbligo assoluto di non muoversi dal rifugio .

-"Ma..ma..cos'è questo strano odore?"

Disse Adele con una faccia schifata e il naso arricciato.

-"Beh... penso sia odore di topi... mortiiiiii!"

Le rispose Alessandro con l'intento di farla spaventare.

-"IO SCAPPO DA QUI!... BYEEEE!"

Adele urlando, spinse Alessandro, pronta a lasciare la caverna.

-"Riuscite a stare zitti per un secondo?! Pff... siete proprio dei bambini."

Disse Alex sbuffando, stufo ormai delle loro lamentele.

-"Che ne dite se andiamo a giocare fuori di qui?... siccome nessuno sopporta questo posto!?"

-"Alex per una volta sono d'accordo con te...però sembra che Adele ci abbiamo già preceduti."

I ragazzi si precipitarono fuori velocemente, in direzione della loro amica, che stava giocando con l'acqua di un piccolo ruscello che scorreva lì vicino.

-"RAGAZZI CHE BEL RUSCELLO CHE C'È QUI ! È COSÌ LIMPIDO...E FRESCOOO! POTERE DELL'ACQUA A MEEE!"

La piccola iniziò a schizzare ai suoi amici.

-"Adele basta fare la bambina... ricorda che l'anno prossimo andremo in accademia per imparare a COMBATTERE! Come le nostre mamme!"

-"Che palle...non me lo ricordare, ma nessuno di noi tre ha manifestato ancora un potere, quindi forse siamo... N-O-R-M-A-L-I?"

Disse la bambina con una voce piena di gioia e speranze, ma Alessandro la prese subito in contropiede.

-"È impossibile Adele... discendiamo tutti da un ramo di stregoneria pura, forse io e Alex abbiamo qualche speranza perché siamo dei bambini, ma si sa che una bambina, con una madre strega, è destinata ad essere una strega anche lei...che le piaccia o meno!"

-"Ma taci cretino! Che ne vuoi sapere tu?... Abbiamo tutti delle possibilità di vivere una vita normale. Basta con questo maschilismo soprannaturale del cazzo!"

Ci fu un attimo di silenzio, e l'unica cosa che si sentiva era l'acqua del ruscello, che scorreva lentamente vicino alle loro piccole scarpe.

-"Ehi Adele...sappiamo quanto ci tieni a frequentare una scuola normale, ma non c'è bisogno di arrabbiarti, ognuno di noi ha il suo destino già scritto appena viene al mondo, e questo è il nostro, e non possiamo cambiarlo... ci hanno sempre insegnato questo da quando siamo nati!"

Adele ormai era sull'orlo di piangere....

-"Ok,voi seguite il vostro destino io me ne vado... Ah... e statene certi che io il mio destino lo cambierò! BYE...di nuovo!"

La ragazzina iniziò a correre seguendo quel rivolo d'acqua con le lacrime agli occhi, ma ad un certo punto si sentì afferrare lungo le braccia in maniera prepotente.

-"Mmmm... cosa abbiamo qui?"

Un uomo dal viso segnato e scavato iniziò ad annusarla, come un cane in cerca del suo tartufo.

-"Wow... una giovane, piccola e graziosa strega, sento la tua forza traspirare da ogni poro. Non ti dispiace se rubo un po' del tuo sangue vero?"

Il cavaliere, che indossava una mantella completamente nera come il carbone, sfilò dalla sua cintura una coltello affilato, e Adele alla vista di quest'ultimo incomincio ad urlare e scalciare.

-"AIUTOO... AIUTOOOO... RAGAZZIII!"

-"LEVAMI LE MANDI DI DOSSO SPORCO PERVERTITO CHE NON SEI ALTRO!"

-"Shhhh... fai la brava bambina!"

Disse il rapitore mettondogli una mano sulla bocca.

I due amici, avendo sentito le urla di Adele, si erano precipitati subito sul posto. Per fortuna non si era molto allontanata.

Appena Alessandro vide la sua amica in pericolo, si lanciò violentemente sul cavaliere, e con la sua spinta lo fece ruzzolare nel terreno fangoso. Mentre Max, di fronte a tutto ciò, rimase paralizzato.

-"Alessandro!Max!Scappate subitooo, andate a cercare le nostre madri... ADESSO!"

Il cavaliere si alzò subito da terra, e senza esitare un secondo, col suo coltello affilato, trafisse il cuore di Alessandro.

Un ultimo flebile sospiro uscì dalla bocca del piccolo,per poi accasciarsi ai piedi del sul assassino.

-"ALESSANDROOOOOO! M-Maledetto... COSA GLI HAI FATTO???"

Adele, infuriata e addolorata, strinse istintivamente le sue mani in due pugni, fino a farsele diventare rosso fuoco. I suoi occhi si trasformarono in due pupille roventi, che guardavano fisse il volto del cavaliere oscuro.

Piena di rabbia e senza sapere cosa stesse facendo, urlò... e allungò le mani, e dopo un altro urlo assordante, da ogni suo dito uscì una scia di fuoco rovente... di puro fuoco, che puntarono dritto verso il nemico, il quale diventò subito un falò ardente e urlante.

Max, che aveva guardato tutto rimanendo impassibile, si fece scappare dalla bocca solo:

-"PORCA TROIA!"

Continua...




PS. Scusate per il ritardo❤️

La maledizione dell'anelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora