Se solo sapessi

26.5K 962 206
                                    

Alex's pov

Cazzo sì, avevo esagerato ma in fondo era meglio così. D'ora in avanti mi sarebbe stata lontana ed era meglio per entrambi.
Ovviamente avevo mentito. Amavo passare ogni singolo momento con Harper, mi piaceva renderla felice. Ma questa storia non poteva andare avanti. Quella ragazza era fragile e non volevo rovinarla e inoltre non si sarebbe potuto formare niente tra di noi avendo una situazione difficile in casa.

Mi tirai alcune ciocche di capelli prima di rientrare dentro scuola. Mi diressi verso gli spogliatoi. Oggi sarei dovuto restare a scuola per gli allenamenti in vista della partita di questo weekend. I ragazzi avevano già indossato la divisa quindi ci impiegai poco per evitare un sgridata da parte del coach. Quel cazzo di fischietto mi uccideva i timpani.
Entrammo in campo e ci dividemmo in due squadre. La mia testa oggi era completante altrove. Scossi la testa cercando di prestare attenzione alla palla e al canestro. Era passata mezz'ora e non avevo neanche fatto un canestro e purtroppo non fui l'unico ad accorgersene.

"Parker!" fischiò l'allenatore. Un giorno glielo farò ingoiare quel fischietto. "Vieni qua."
Mi avvicinai al coach prevedendo una bella ramanzina in corso. Alzai gli occhi al cielo pronto a subirmi ogni sua lamentela.

"Dove cazzo hai la testa oggi Parker?" incrociò le braccia al petto mentre gli altri continuavano a correre da una parte all'altra del campo.

"Ha ragione, mi scusi." sospirai passandomi una mano sulla fronte asciugando le goccioline che si erano formate a causa del sudore.

"Vedi di muovere il culo! La partita di domenica è importante e non possiamo farci umiliare come lo scorso anno." I Rools erano fortissimi e lo scorso hanno ci avevano fatto il culo. Feci un cenno del capo prima di ritornare dagli altri e cercare di concentrarmi il più possibile su una cosa sola. Il basket.

L'allenamento finì dopo un'altra ora e corsi negli spogliatoi per cambiarmi. Avrei fatto la doccia a casa, come sempre. Misi il borsone in spalla e portai la giacca con una mano. Fuori trovai Brianna con la sua divisa da cheerleader ad aspettarmi. Cazzo se era corta, non le copriva assolutamente nulla. Feci una smorfia di disgusto e la sorpassai senza degnarla di uno sguardo.

"Alexander Parker!" urlò alle mie spalle.
Continuai a camminare. Non avevo nessuna intenzione di subirmi le sue lamentele. Sapeva benissimo come stessero le cose. Andavamo a letto e basta. Tra di noi non c'era alcun tipo di sentimento.
Tirai fuori le chiavi dalla tasca del jeans e aprii la macchina. Lasciai il borsone nel cofano e mi sedetti al posto del guidatore. Infilai le chiavi nella serratura e la accessi. Partii a tutto gas e in pochissimo tempo arrivai a casa. Parcheggiai la macchina nel garage e salii in casa.

I bambini erano in salone e stavano guardando Tom e Jerry alla televisione. Mia madre era a lavoro mentre il mio patrigno era sicuramente chiuso nel suo studio come suo solito. Salii al piano di sopra. Buttai per terra il borsone in camera mia e corsi in bagno per darmi una ripulita.
Feci scorrere il getto d'acqua fin quando non divenne calda. Mi infilai sotto la doccia sperando che l'acqua potesse portarmi via tutti i miei pensieri. Ma i miracoli ancora non esistevano.

Avvolsi intorno la vita uno asciugamano e aprii la porta del bagno. Harper era lì davanti e aveva la sua piccola mano alzata come se stesse per bussare. Mi osservò attentamente e le guance cominciarono ad arrossarsi. Era adorabile. Amavo quel suo colorito e come la facessi sentire a disagio quando ero mezzo nudo.
"Scus-ami pensavo non ci fosse nessuno." balbettò e si rinchiuse in camera sua. Scossi la testa divertito e tornai anch'io nella mia camera.

Verso l'ora di cena mamma non era ancora rientrata, quindi questa volta toccava a me cucinare. I bambini erano già a tavola mentre mi osservavano ai fornelli.

"È impossibile che ti sia trovata il ragazzo Rach!" sbottò Josh.

"E invece è così." incrociò le braccia al petto mettendo il broncio. Dio sembrava Harper versione bionda in miniatura.

"Anch'io ho molte ragazze ai miei piedi." si vantò Joshua e li diedi uno schiaffo leggero dietro la nuca. "Non cominciare fin da piccolo." ridacchiai poggiando al centro un piatto colmo di hamburger. "Prendete quelli che volete, vado a chiamare gli altri." lasciai un bacio sulla nuca di Rachel e salii al piano di sopra.
Entrai in camera di mio fratello senza bussare, non era una cosa che facevo molto spesso. "Vieni a mangiare imbecille." urlai e lui alzò gli occhi al cielo togliendosi le cuffie dalle orecchie e poggiando l'ipad sul letto.

Passai alla camera delle sorelline. Questa volta bussai. Non potevo rischiare che fossero nude, Harper mi avrebbe tagliato la testa.
Trovai solo Abigail impegnata nella lettura di un libro, di Harper nessuna traccia.
"È pronto." la avvisai e lei alzò la testa facendomi un cenno del capo. "Harper?"

"È uscita." alzò le spalle e si alzò dal letto seguendomi nel corridoio. "Sai con chi?" domandai. Giuro che se fosse stato Steve li avrei trovati e gli avrei spaccato quella faccia da angioletto che si ritrovava.

"Lei non vorrebbe che te lo dicessi."

"Abigail." mi fermai. "Con chi è uscita Harper?"

Sospirò. "Con Steve."

Corsi in camera a pugni stretti e infilai velocemente le scarpe. Presi una giacca al
volo ma in quel momento l'ultima cosa di cui mi importava era il freddo.
Mi affacciai in cucina. "Lasciatemi qualcosa da mangiare o ammazzo anche voi quando torno." li minacciai. Ero ironico ma in quel momento ero più che serio. Pensare a quel coglione di Steve con la mia bambina mi faceva altamente incazzare.

"Non fare stronzate, mi raccomando." rispose Abigail e annuii. Io non ci conterei.
Uscii di casa sbattendo la porta. Andai in garage e presi la macchina. Chiamai velocemente Abby non sapendo dove andare. Rispose dopo un paio di squilli. "Sono al Windy. Io non ti ho detto niente."

"Sono in debito con te." attaccai la chiamata e salii in macchina partendo a tutto gas. Sicuramente mi sarei ritrovato una multa per i limiti di velocità superati da quando ero uscito dal garage ma la polizia si fottesse al momento.

Arrivai in 20 minuti al Windy. Parcheggiai la macchina ed entrai nel ristorante. Un cameriere mi chiese più volte se avessi prenotato un tavolo o se stessi aspettando qualcuno. Non li diedi risposta. Ero impegnato a cercare Harper tra la marea di tavoli presenti in quel ristorante.
Della mia bambina nessuna traccia.

"Mi scusi, il tavolo ordinato a Parker qual è?" mi rivolsi al primo cameriere disponibile.

"Oh è quello la ragazzo." indicò uno al centro del ristorante completante vuoto. Dove cazzo sono? "Se ne sono appena andati." rispose alla mia domanda implicita e uscii velocemente dal locale.

Non ci impiegai molto a trovarli. Il locale era vicino al mare quindi perché non fare una passeggiata sulla spiaggia? Astuto Parker.
Harper era seduta su un muretto e Steve si trovava tra le sue gambe. La sua lurida mano era appoggiata sulla sua guancia e la sua schifosissima lingua inficcata nella sua bocca.
Non ci vidi più. Mi avvicinai a loro e tirai a quel coglione un bel gancio destro. Se lo meritava.
Sentii Harper urlare.
Mi dispiace bambina, se sapessi sarebbe tutto più facile.



SPAZIO AUTRICE:
capitolo extra per oggi e dal punto di vista di Alex.
Spero vi piaccia!
-Reb

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora