Vorrei odiarti

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Mi stiracchiai stropicciandomi gli occhi accecati dal luce e tirandomi la coperta fin sopra di essi per proteggerli. Tastai una mano sul letto in cerca di Alex ma di lui nemmeno l'ombra. Strano.

Strisciai per terra fino al bagno per concedermi il mio solito bagno caldo della domenica. Mi insaponai per bene per poi darmi un'ultima sciacquata finale.
Avvolsi il mio corpo con un lungo asciugamano correndo in camera cercando di bagnare il meno possibile avendo dimenticato le ciabatte sotto al letto. Infilai un jeans nero strappato e una felpa rosa.

Recuperai il mio telefono dalla stanza del mio ragazzo e lo provai a chiamare. Ci furono parecchi squilli e infine partì la segreteria. Allora decisi di scrivergli un messaggio: "Dove sei finito?"
Spensi la schermata del mio cellulare e andai al piano di sotto per mettere qualcosa sotto ai denti. Trovai un ciambellone e mi tagliai una fetta. Andai poi in salone dove trovai Abby fare zapping sul divano.
"Buongiorno." esclamai sedendomi al suo fianco.

"Ehi." mi salutò la mora prestando sempre attenzione alla televisione.

"Sai dov'è finito Alex?"

"Dovrebbe essere uscito." fece spallucce spegnendo poi definitivamente la televisione.

"Okay chiederò a Carter." mi dileguai al piano di sopra e bussai alla porta del mio fratellastro. Non ottenni risposta quindi mi diedi il permesso di entrare.
Era stravaccato sul letto con solo i boxer addosso, intrecciato al lenzuolo e la bava che gli colava dalla bocca.
Trovai una trombetta su un ripiano e cominciai a suonarla saltellando per la sua camera.

Sobbalzò cadendo dal letto e scoppiai in una fragorosa risata. "Ma sei impazzita?" sbraitò mettendosi in piedi.

"Sai dov'è Alex?" andai subito al punto.

"Ma se stavo dormendo e mi hai appena svegliato tu." mi lanciò occhiate di fuoco.

"Siete tutti inutili in questa casa." alzai gli occhi al cielo uscendo dalla sua camera.

"Paranoica." mi urlò dietro Carter ma lo ignorai telefonando a Victoria.
Dopo due squilli rispose.

"Ehi bella!" esclamò dall'altro lato del telefono.

"Vicky." ridacchiai portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Dimmi tutto."

"Hai da fare questo pomeriggio?" domandai.

"Sono al centro commerciale, raggiungimi." annuii anche se lei non poteva vedermi. "Come mai non sei con Alex?"

"È sparito."

"Infatti l'ho visto in compagnia di una bionda qui." spalancai la bocca.

"Arrivo subito."

"Ma-" attaccai la chiamata afferrando la mia giacca e uscendo di corsa di casa urlando un "sto uscendo non ci sarò per pranzo" a mia sorella.

Corsi alla fermata del bus cominciando a muovermi avanti e indietro dato che era in ritardo. Finalmente dopo dieci minuti arrivò e mi precipitai lanciando al volo i soldi all'autista per il biglietto che tra l'altro mi dimenticai anche di timbrare. Meglio per me.

Scesi alla fermata del centro commerciale e quando fui dentro telefonai a Victoria.
"Ehi bella bionda!" esclamò.

"Dove sei?" domandai. "Aspetta io non sono bionda! Vabbè non importa."

"Staresti bene con i capelli biondi, non trovi?"

"Non ci tengo ad aggiungermi al trio delle bionde ossigenate." alzai gli occhi al cielo. "Dove sei?"

"Al bar della scorsa volta." attaccai la chiamata e mi diressi verso quel bar. Notai subito la testa bionda della mia migliore amica in un tavolino vicino al bancone del bar.

"Ti ho comprato un milkshake." mi avvisò appena mi sedetti di fronte a lei. "Così reagirai meglio a quello che sto per dirti." se prima stava scherzando adesso era totalmente seria.

Afferrai il milkshake e tirai un sorso. "Victoria che è successo?" stavo cominciando a preoccuparmi.

Si alzò dal tavolo inginocchiandosi davanti a me. "Beh si...io....insomma."

"Vicky!" urlai.

"Va bene, va bene, scusa. È difficile." si grattò la nuca. "Li ho visti baciarsi Harper. Lui e Lea." mi accarezzò la mano aspettandosi una reazione da parte mia. Ma io rimasi immobile. Il cuore che si spezzava. Le mani che tremavano. Le lacrime che minacciavano di uscire. Soltanto lo squillo del mio telefono mi riportò alla realtà.

Alex: "Sono al Sun con Logan, piccola. Tra poco torno. Scusami per non esserci stato al tuo risveglio. Ti amo."

Strinsi nella mia mano il telefono così forte come se volessi romperlo. Mi alzai di scatto. "Dove sono?" sussurrai.

"Non lo so." mentì

"Dove cazzo sono Vicky?" urlai.

"Sono appena passati di qui." mi fece cenno con la testa di andare verso destra e cominciai a camminare a passo svelto alla loro ricerca.
Notai subito le loro due figure tra la folla e corsi più veloce per piazzarmici di fronte.

Alex appena mi vide spalancò la bocca mentre Lea mostrò un sorriso soddisfatto. Voleva riprendersi Alex? In due giorni era riuscita nel suo intento.

"Sei solo uno stronzo!" urlai puntandogli un dito contro. "Mi fai schifo." e con questo cominciai a incamminarmi dall'altro lato ma Alex mi bloccò con una stretta di polso.

"Non mi toccare." ma lui non tolse la presa. "Non mi toccare!" urlai permettendo alle mie lacrime di uscire dagli occhi. Doveva sentirsi in colpa, vedere cosa mi aveva fatto.

"Harper mi spieghi che cazzo ti prende?"

"Che cazzo prende a me? Sono al Sun con Logan, piccola. Tra poco torno. Scusami per non esserci stato al tuo risveglio. Ti amo." imitai la sua voce. "Mi fai solamente schifo."

"Ti ho mentito perch-" lo bloccai con un cenno della mano.
"Non ho bisogno di spiegazioni. È evidente che tu sia ancora innamorato di lei." la mia voce adesso era calma e pacata ma dentro di me si stava scatenando la tempesta.
Corsi verso l'uscita e mi fermai su una panchina in parcheggio.

"Harper?" alzai il capo. "Tesoro.." si sedette al mio fianco stringendomi fra le sue braccia.

"Lo odio Vicky." sussurrai. E l'avrei voluto odiare veramente ma non potevo. Ero ciecamente innamorata di quel ragazzo ed era la seconda volta in tre mesi ad aver vinto la sua battaglia navale facendomi affondare nel dolore più totale.
Vorrei odiarti Alexander Parker ma purtroppo sono finita con l'amarti.



SPAZIO AUTRICE:
ve l'avevo detto che non sarebbe stato ancora per molto rosa e fiori.
Cosa ne pensate?
-Reb

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora