Mi manchi

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Mi guardai un'ultima volta allo specchio. Indossavo una camicetta bianca con un jeans nero. I capelli mi ricadevano sulle spalle e per il trucco non avevo esagerato, come sempre.

Infilai un cardigan nero sopra oltre che la giacca. In fin dei conti eravamo in montagna e le temperature erano esageratamente più basse rispetto a San Diego.
Scesi al piano di sotto e per la prima volta non ero l'ultima a presentarmi all'entrata. Mancavano ancora Lola e Abby che ci degnarono della loro presenza dopo un paio di minuti.
Ci dividemmo come sempre in due macchine. Ovviamente non avevo voglia di sedermi accanto ad Alex quindi salii accanto ad Abby sui sedili posteriori. Anche Carter stava per salire sui sedili posteriori. Poi mi vide e capì al volo salendo avanti facendo compagnia al fratello che fu l'ultimo a salire in macchina.

"Perché cazzo ti sei seduto davanti?" urlò quest'ultimo al fratello minore. "Lo sai che voglio Harper qui davanti con me."

"Beh, Harper non aveva voglia di sedersi accanto a te." rispose secco Carter centrando in pieno.

"È vero?" adesso Alex si stava rivolgendo a me. Annuii debolmente spostando poi lo sguardo fuori dal finestrino. Non avrei retto a lungo le sue iridi azzurre nelle mie.
Batté un pugno sul volante prima di accendere la macchina e seguire quella dei nostri genitori fino al ristorante.
Non ci impiegammo molto ad arrivare. Il ristorante già da fuori sembrava molto carino e per fortuna non era stramaledettamente lussuoso.

Vidi Lola dirigersi verso una piccola famigliola davanti al ristorante. Sicuramente erano gli amici di cui mi aveva parlato.
C'erano due signori di mezza età e.. una ragazza.
Quest'ultima corse verso di noi, ma in particolare si buttò addosso ad Alex circondando il suo collo con le braccia lasciandogli un paio di baci sulla guancia.
E che cazzo, le bionde ossigenate ci dovevano inseguire pure in montagna?

Li guardai con disgusto e anche se se ne fossero accorti poco mi importava. Carter capì al volo il grado della situazione e mi affiancò cingendomi le spalle con un braccio portandomi all'interno del locale.
Un cameriere ci portò al nostro tavolo e per non fare brutta figura mi presentai alla famiglia. Strinsi la mano ad ognuno di loro. La signora bruna si chiamava Margot mentre il signore al suo fianco Luke.
Anche se la mia voglia era pari a zero mi presentai anche alla bionda ossigenata di montagna.
Le porsi la mano. "Io sono Harper." nella mia voce non c'era un minimo di sentimento.

"Amber." mi strinse la mano. Allora era quello il nome della ragazza dal vestito più corto dei capelli di suo padre. E per la cronaca suo padre era pelato.

Ci accomodammo tutti a tavola. Alex come suo solito si sedette accanto a me ma la biondina lo costrinse a cambiare posto e a tenerle compagnia in quello accanto al suo. Alex non disse nulla e fece come le disse. Ora era diventato pure un cagnolino?

I nostri genitori parlarono per lo più con quelli di Amber. Io non spiccicai parola. Assaggiai solo qualche antipasto che ci portò il cameriere.
La bionda sussurrava ogni tanto qualcosa ad Alex facendolo ridacchiare ma per non so qualche assurdo motivo i suoi occhi erano sempre puntati verso di me. Mi faceva sentire in soggezione e in più mi dava terribilmente fastidio questo suo gesto. Dopo avermi detto tutte quelle cose aveva ancora il coraggio di guardarmi?

In quella stanza c'era tanta tensione da poterla tagliare con un coltello.
Carter e mia sorella cercarono più volte di includermi nelle loro conversazioni ma la mia testa era completamente altrove, quindi mi limitavo ad annuire.

"Ho una notizia fantastica." esclamò Amber appoggiando una mano sulla spalla del ragazzo al suo fianco. "Dopo le vacanze di Natale torneremo a vivere a San Diego!" cominciò a battere le mani allegra. Perfetto. Due bionde ossigenate al posto di una. Ma qualcuno là sopra mi odia così tanto?
Alex accennò solo un piccolo sorriso, neanche lui sembrava tanto entusiasta della notizia ma comunque non perdeva tempo a mangiarsi con gli occhi la biondina al suo fianco.
Carter trattenne una risata mentre Abigail rimase impassibile.

Dopo una serie di portate finalmente la cena era terminata. Non avrei resistito un secondo di più seduta a quella tavola con gli occhi di Alex che mi perforavano il corpo e le risate dell'ochetta al suo fianco.
I nostri genitori decisero di farsi una passeggiata mentre concessero a noi giovani di tornare a casa portando con noi Amber. Quella era stata la battuta più bella di quella serata.

I bambini restarono con i nostri genitori mentre noi entrammo tutti in una macchina. Per fortuna il tragitto non fu molto lungo. Condividere la mia stessa aria con due persone che al momento non riuscivo neanche a guardare era terribile. Eh si, Amber si trovava già sulla mia lista nera.

Lanciai la giacca su una sedia e mi sedetti sul divano insieme a Carter e Abigail. Decidemmo di guardare un film mentre quei due salirono al piano di sopra.
Vi lascio immaginare che non capii un accidenti del film. La mia mente era troppo occupata a pensare a quei due e a cosa stessero facendo. Dopo questa, Alex mi aveva completante deluso. Aveva chiuso con me solo ieri e adesso si portava già un'altra nel suo letto. Non che sia mai iniziato qualcosa di concreto tra noi due, ma insomma in fin dei conti qualcosa c'era. Almeno per me. Per lui c'era il vuoto totale.

Andai in cucina e mi preparai una tazza di the caldo. Mi scusai con Carter e Abigail prima di salire su in camera mia e chiudermi dentro.
Sorseggiai lentamente il the mentre guardavo il paesaggio fuori dalla finestra.
Mi scottai più volte a causa della temperatura alta ma non ci feci molto caso.
Infilai il pigiama e mi sdraiai sul letto. Guardai per parecchi minuti il soffitto prima di chiudere gli occhi e addormentarmi.
Alexander Parker mi manchi.


SPAZIO AUTRICE:
so che è più corto del solito e perdonatemi.
Alla fine oggi sono riuscita a postare perché hanno chiuso le scuole questa mattina a causa della neve.
Spero come sempre che vi piaccia.
-Reb

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora