Capitolo 11
* HARRY *
Urla, ancora, fallo.
E così un altro urlo riecheggiò per la stanza, un urlo tremendo, pieno di dolore, di paura...
Devi avere paura: Paura di me.
Tremò, tremò su quel materasso ricoperto di sangue, tremò rannicchiata su se stessa, tremò continuando a piangere.
Piangi, tutti piangono...I deboli piango, tu la sei: Sei debole.
Anche tu lo sei, Harry.
No, io no.
Si, anche tu hai pianto, anche tu hai tremato, anche tu hai urlato...Eri debole, Harold.
ERO debole, adesso non più.
Adesso piangi dentro, la tua mente urla come il tuo cuore trema...Sei ancora debole, Harry...Forse anche più di prima.
La rabbia aumentò, come anche la voglia di sentirla urlare, dovevo sentire dolore: Il suo dolore. Così raccolsi dal bordo del letto una cintura di cuoio, una delle tante che avevo, e mi misi in ginocchio di fronte alla ragazza tremante: Tremava, singhiozzava, piangeva, urlava...Ormai da più di mezz'ora, erano trenta minuti buoni che avevo iniziato a picchiarla, senza un motivo preciso, solo per necessità, solo per sentire un po' della sua vita, diventare mia.
E tu hai così tanta vita da donarmi...
Ma lei non vuole, Harry...Lei non vuole donarti niente, tu non meriti di vivere.
Strinsi la cinghia tra le dita e la sollevai velocemente per poi farla scontrare contro la schiena della ragazza...Altro dolore, altre urla, altre lacrime, altri brividi, ed un altro sorriso da parte mia.
Sorridi, Styles?
Si.
Perché trovi il dolore divertente?
No, perché il dolore è vita, e lei ne sta perdendo sempre di più.
Sta morendo.
No, sta solo soffrendo.
Ma la sofferenza non è eterna, lei morirà...E sarà solo colpa tua, Harry.
No, non morirà.
E perché?
Perché è troppa piena di vita per morire.
La vita finisce prima o poi, Harry.
Decido io quando finirla.
E allora decidi presto...Si sta lasciando andare, Harry. Se tu non la ucciderai, allora lo farà lei stessa.
Sgranai gli occhi alla possibilità di vederla smettere di urlare, di respirare, di tremare da un momento all'altro, così mi fermai...Lasciai cadere la cinghia sul materasso, ormai rosso, e la osservai allarmato...Perché aveva smesso di tremare? Perché non piangeva più?
Sei preoccupato, Styles?
No.
E allora perché ti sei fermato?
Perché era troppo.
Cosa era troppo?
Non lo so...
Era troppo vederla soffrire...Ti stai addolcendo, Styles, stai tornando debole come prima.
No, non accadrà, non mi affezionerò mai a nessuno.
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Boot Camp.(A Harry Styles FF)
FanfictionTrailer: https://www.youtube.com/watch?v=ohsDp82WkvQ "Non puoi scappare, non puoi fare niente per salvarti...Puoi solo seguire i suoi ordini e sperare di restare viva." Alexis era figlia di un famoso imprenditore londinese, infatti la sua famiglia t...