FIFTEEN

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Capitolo 15

* HARRY *

Rabbrividii per colpa dell'aria che filtrava dalla finestra aperta alle mie spalle, faceva freddo in quell'ufficio, tremendamente freddo, ma non volevo sprecare tempo per andare a chiudere una finestra, non volevo perché un po' di vento, era l'ultima cosa che mi preoccupava in quel periodo...

Che cosa ti preoccupa in questo periodo, Harry?

Tutto, mi preoccupo per tutto.

E perché?

Perché non ho più il controllo di me stesso, non controllo più niente.

Ma tu non sei mai stato niente, Styles.

Sospirai e poggiai i gomiti sulla superficie dalle scrivania, fissai un punto indefinito della stanza e cercai in tutti i modi di non pensare, di non ricordare niente, di non ricordare mio padre....Non volevo più vederlo, non volevo più sentire la sua voce, ma lui era più forte di me...Era il mio tormento.

Tu non sei nessuno Harry, nessuno potrà mai amarti, nessuno rinuncerà alla propria vita per te, non sei niente...Sei solo un demone.

Così portai le gambe al petto e poggiai la testa sulle ginocchia iniziando a dondolarmi avanti e indietro, chiusi gli occhi, e sentii alcune lacrime iniziare a rigarmi il volto senza alcun preavviso, ma non tentai di eliminarle, non tentai di fermarle, non sentivo più la necessità di respingere quel liquido, ormai sentivo solo la necessità di morire.

E allora fallo, Harry, muori...Non mancherai a nessuno.

Mancherò a Niall.

No, Niall non sentirà la tua mancanza,Niall non piangerà pensandoti...Niall, senza te, inizierà a vivere.

No, lui mi ricorderà, lui mi sognerà...

Lui ti ricorderà con paura, diventerai il suo più grande incubo, sarai il suo tormento...

No, io non sarò mai il tormento di nessuno.

Tu sei già il tormento di tutte le persone che hai ucciso, di tutte quella gente che ora sta morendo...Sei il peggior incubo di Alexis.

Sentire quel nome mi fece rabbrividire, come anche ricordare il suo sguardo, vuoto ma anche pieno di paura e dolore, uno sguardo che non vedevo da più di un mese...

Mi manca...

Cosa, Harry? Cosa ti manca?

Il suo sguardo.

E perché?

Perché senza la sua paura, il suo dolore...Io non posso vivere.

Tu ti vivi nutrendoti del dolore, della paura...Sei un mostro, Harry.

No, sono un demone.

I demoni sono destinati a restare soli, Styles.

Ed io sono solo.

Dopo poco la porta di fronte a me si aprì lentamente, così tornai a sedermi composto e poggiai i gomiti sul tavolo tenendo lo sguardo fisso sulla scrivania...- Non si usa più bussare?- Chiesi sapendo già di trovare un Niall tremante e impaurito, ma quando alzai gli occhi, mi resi conto che quello non era certamente Niall, quel corpo scheletrico ricoperto di lividi e graffi, non apparteneva a mio fratello...- Scusa, io mi sono di-menticata di bus-bussare.- Disse con voce flebile mentre teneva lo sguardo basso, mi alzai dalla sedia e feci il giro intorno alla scrivania, poi mi fermai notandola sobbalzare al mio movimento veloce...

Boot Camp.(A Harry Styles FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora