TWENTY-TWO

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Capitolo 22

* NIALL *

Cosa stai facendo, Niall?

Me ne sto andando, mamma, come volevi tu.

No, Nialler, io ti ho detto di andartene, non di abbandonare tuo fratello.

Quelle parole accompagnate dal ricordo della sua voce dolce e leggera mi fecero bloccare, così lasciai cadere un'altra maglietta nel borsone nero, e più toglievo qualcosa da quella stanza, più mi rendevo conto di quello che stava succedendo...

Stai scappando, Niall.

No, mi sto solo salvando.

E con quella convinzione ripresi a buttare maglie e pantaloni nella borsa, cercando di non pensare a quello che stavo facendo, cercando di non ricordare niente di tutta la mia vita...La mia vecchia vita.

Tutto questo fa parte del passato, ed io appartengo al futuro.

Ed Harry, invece?

Rabbrividii nell'immaginare un Harry completamente solo, in questa grande casa, rinchiuso in se stesso, nei suoi pensieri più oscuri, nei ricordi...

È condannato, Niall, e tu non puoi fare niente per aiutarlo, nessuno può.

Tremai a quella consapevolezza mentre mi guardavo attorno e controllavo di non aver dimenticato niente, sgranai gli occhi nel vedere la foto della mamma ancora sul comodino accanto al letto, la presi e la tolsi dalla cornice...

Perché non sei qui? Perché non sei rimasta?

Lei era rimasta, lei aveva provato a scacciare via quei demoni, fino alla fine, fino alla morte.

Deglutii a quel pensiero e riposi la foto in una tasca laterale del borsone, poi lo chiusi e mi sedetti a peso morto sul letto, osservai ancora una volta quella stanza e, senza neanche accorgermene, iniziai a piangere...Silenziosamente, senza emettere alcun rumore, senza muovermi, solo piangere, ecco cosa sapevo far meglio: Soffrire in silenzio, piangere.

Adesso tutto cambierà, quando me ne andrò, tutto questo rimarrà solo un ricordo.

Ma i ricordi non spariscono, Niall, i ricordi tormentano fino a farti male, fino a farti desiderare di tornare indietro.

Ma io non tornerò indietro.

Dopo qualche istante sentii la porta spalancarsi, sobbalzai per il rumore improvviso e mi asciugai il volto per poi alzare lo sguardo, di fronte a me si trovava un Zayn Malik sconvolto, arrabbiato, triste e con il fiato corto...Gli sorrisi leggermente e sospirai - Ciao Zayne.- Dissi con voce flebile, lui distolse lo sguardo dal mio e chiuse le mani a pugno...Era arrabbiato, ma non potevo biasimarlo, non dopo quello che era successo, non dopo la perdita di Louis. - Perché anche tu, Niall? - Chiese serio mentre contraeva la mascella, io sospirai e corrugai la fronte per poi fare spallucce - Perché non ce la faccio più a sopportare tutto questo, Zayn.- Sussurrai malinconico guardandomi intorno, sentii alcuni singhiozzi riecheggiare per la stanza, e solo dopo alcuni istanti mi resi conto che Zayn Malik stava piangendo, il ragazzo senza un cuore, il ragazzo senza sentimenti...Adesso era lì che piangeva, forse per la perdita di un amico, o forse per la paura di restare solo. - E nessuno pensa a me, vero? Nessuno si preoccupa di chiedermi 'Come stai, Zayn?' Oppure 'Mi dispiace per la morte del tuo migliore amico, ma ehi, ci sono io.'- Disse con amarezza mentre le lacrime continuavano a rigargli il volto, rabbrividii a quelle parole e chiusi gli occhi per alcuni secondi per poi riaprirli e guardarlo dispiaciuto...- Scusa, mi dispiace, per tutto.- Dissi sincero, lui mi fulminò con lo sguardo e poi scosse la testa facendo un passo verso di me, che ero ancora seduto sul materasso - No, non è vero.- Iniziò arrabbiato stringendo sempre più le mani a pugno, io deglutii - A nessuno dispiace, a nessuno interessa di come sto, di cosa penso, di cosa provo. A nessuno, cazzo!- Urlò sbattendo i pugni sulla tastiera del letto, io sospirai a quel gesto - Ma sai che ti dico, Niall? Da oggi non interesserà nemmeno a me, non mi preoccuperò più per nessuno, no...Anche perché non ci sarà nessuno da aiutare, da ascoltare o consolare. E sai perché, Nialler?! Perché ve ne state andando tutti, cazzo!- Disse ad alta voce mentre si abbassava al mio livello, provai a rispondergli ma un bruciore alla guancia destra me lo impedì...Così trattenni un gemito di dolore e mi portai una mano sul volto dolorante, solo dopo mi accorsi che era stato il pugno di Zayn a colpirmi...Sgranai gli occhi per quel gesto e notai nei suoi una punta di rimpianto mentre si allontanava e altre lacrime gli bagnavano il volto...- Pensavo fossi una persona migliore, pensavo saresti rimasto qui per sempre, per tuo fratello, per i ragazzi, per me...Ma forse mi sbagliavo, Niall, forse sei solo un codardo.- E detto questo Zayn se ne andò, sbattendo la porta e facendomi ancora male, però questa volta al cuore...Mi sdraiai sul letto e ripresi a piangere, più forte, più disperatamente di prima...

Boot Camp.(A Harry Styles FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora