TWENTY-FOUR

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ATTENZIONE: QUESTO E' L'ULTIMO CAPITOLO DI BOOT CAMP, MA CI SARA' ANCHE UN EPILOGO DOPO QUESTO AGGIORNAMENTO, buona lettura a tutte/i :*

Capitolo 24

* NIALL*

Harry, dove sei?

Lontano, Nialler, lontano.

- Muoviti ragazzino!- La voce di un uomo ed il suono di un clacson mi fecero sussultare, così mi guardai attorno e per un istante mi sembrò di rivederlo, di fronte a me, a qualche metro di distanza col capo chino e le braccia tatuate che gli ricadevano lungo i fianchi...Ma poi sentii nuovamente il rumore forte del clacson e mi voltai di lato, e solo in quello momento mi resi conto di essermi fermato al centro di una strada a senso unico, guardai per alcuni istanti l'uomo nella macchina e notai fosse abbastanza arrabbiato, così attraversai velocemente il marciapiede e guardai la macchina sfrecciarmi accanto, sentii alcune gocce d'acqua schizzarmi addosso, e chiusi gli occhi cercando di restare calmo...

Non devi abbastarti ai suoi livelli, Niall, tu non sei come lui, vero scricchiolo?

No, mamma.

Allora riaprii gli occhi e ripresi a camminare lungo il marciapiede, ma mi bloccai subito dopo, quando passai accanto a quel ragazzo che avevo visto pochi istanti prima, era riccio, aveva la testa china su un telefono e portava delle cuffiette alle orecchie...

Harry...

Non è lui, Niall, Harry odia la musica...Harry è lontano.

Ma ci provai lo stesso, con un briciolo di speranza mi avvicinai al ragazzo e lo guardai per momenti che sembrarono infiniti, forse perché avevo paura di rivederlo, o forse perché sapevo che quel ragazzo non poteva essere mio fratello...- Harry?- Chiesi con voce flebile, il ragazzo alzò lo sguardo ed io sorrisi nella speranza di vedere due iridi verdi smeraldo che mi guardavano pieni di felicità nel rivedermi...Ma quello che vidi furono solo due occhi neri che mi scrutavano confusi, così feci un passo indietro e scossi la testa sorridendo tristemente...- Mi...Mi sono sbagliato, scusa.- E detto ciò ripresi a camminare a testa china, con passo svelto, sperando di allontanarmi il più velocemente possibile da quella illusione, da quell'ultimo briciolo di speranza che mi era rimasta, ma che ora era scomparsa, non era più niente, solo uno spiacevole errore, l'ennesimo errore della mia vita.

Dove sei, Harry?

All'inferno.

Quelle parole mi fecero tremare e così iniziai a piangere silenziosamente mentre camminavo per la periferia di Londra, la parte più triste e desolata della grande città, una parte dimenticata e che, di conseguenza, era stata distrutta...

Come tu hai fatto con Harry, Niall: L'hai dimenticato, e poi l'hai distrutto.

Cercai di non pensare, di non ricordare l'ultima volta che l'avevo visto, di non ascoltare ancora le sue parole, parole disperate, deboli manche piene di speranza...

Sono un demone, un mostro...Sono malato, Niall, aiutami.

Ma io non l'avevo aiutato, me n'ero andato, lasciandolo lì, in quel posto pieno di ricordi orribili, un posto in cui nessuno vorrebbe mai vivere da solo, nemmeno Harry Styles. E così piansi ancora di più mentre aumentavo il passo, mentre l'ultimo ricordo di mio fratello tornava a tormentarmi, rividi i suoi occhi rossi e pieni di lacrime, il suo sguardo distrutto, e sentii ancora la sua voce spezzata e devastata, la sua paura...

Scusa, Harry...

...Ma lui non può sentirti, Nialler, è troppo lontano, è troppo tardi.

Boot Camp.(A Harry Styles FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora