Boot Camp.(A Harry Styles FF)

NINE

Capitolo 9

* HARRY *

Cosa stai facendo, Harry?

Non lo so.

Ed era vero, non lo sapevo, non sapevo perché l'avevo portata via, non sapevo perché l'avevo lasciata sul letto della mia stanza, non lo sapevo, ed io odiavo non sapere le cose.

Ma tu lo sai, Harry.

No, non lo so.

Non vuoi ammetterlo.

Cosa?

Che lei ti interessa, che lei ti ricorda te stesso.

No, non è vero...Io la odio, io voglio ucciderla.

E allora perché non lo fai?

Non lo so, non so più niente.

Tu non sai mai niente, tu non hai mai certezze...Sei debole, Harry.

No, io sono forte.

Non quanto lei, lei è più forte...Lei subisce, lei soffre e si abitua al dolore, tu no. Sei debole, Harry.

No, non lo sono.

Si, lo sei sempre stato.

Così alzai lo sguardo da terra, e puntai gli occhi verso il corpo disteso sul letto poco distante dalla sedia dov'ero seduto, quel corpo...Sembrava tanto fragile, troppo magro e troppo lacerato, pelle ricoperta di lividi ed ematomi, pelle pallida, viso scavato, umido e sporco...

Eppure rimani bellissima.

No, lei non è bella, non più ormai.

Si, la è.

Guardala, Harry...Guarda i suoi tagli, le sue occhiaie, è tutta colpa tua...Tutto questo è colpa tua.

No, è stata colpa di LUI, non mia.

Se tu non fossi nato, niente di tutto questo sarebbe successo, nessuno starebbe soffrendo, morendo, urlando, piangendo...È tutta colpa tua, Harry.

Immagini orribili, ricordi sfocati, voci lontane, persone dimenticate e confusione...Solo quello era la mia mente, confusione.

Perché lo fai? Harry, perché mi costringi a farti questo?

Io non ti sto costringendo, papà...Stai facendo tutto da solo.

È colpa tua, Harry...Meriti di soffrire, meriti ogni singolo taglio e livido...Meriti di diventare come me: Un demone.

No, io non sarò mai come te.

Oh si, lo sarai.

E poi urla, urla sconnesse, urla orribili, alcune mie, altre di mio padre, altre ancora di mia madre...

Mamma, perché piangi?

Perché lui ti sta facendo male, Harry.

Me lo merito.

No, tesoro, nessuno si merita questo.

Ho sbagliato, stavo per uccidermi, papà mi ha salvato.

No, papà ti ucciderà...Come farà con me e tuo fratello.

No, non glielo permetterò.

Amarezza, rancore, odio verso me stesso, odio per non aver fermato quell'uomo con la pistola in mano, rimpianto per averla guardata con odio prima che cessasse di respirare...