* HARRY *
La felicità non esiste, esistono momenti felici, ma non una felicità infinita, interminabile...
Eppure io ero felice da più di due anni, due anni passati tra preoccupazioni, insicurezze, paure...Ma anche giornate piene d'amore, gioia e...Libertà, perché si, mi sentivo libero, come mai prima d'ora, quindi forse l'infinito esisteva, perché tutta quella felicità non avrebbe avuto fine, niente per me sarebbe finito, perché questo era il mio piccolo infinito. E forse non sarebbe stato così per sempre, forse ci sarebbero stati giorni brutti, giorni che però non dimenticherei mai...Perché quei ricordi, anche se brutti, faranno parte della mia vita, della mia nuova vita.
Hai dimenticato il passato, Harry? Hai cancellato tutto?
No, non ho dimenticato niente, perché quel passato fa parte di me, della mia vecchia vita, di ricordi che mai dimenticherò, incubi pieni di dolore, sofferenza e demoni, ma erano ricordi...Ecco cos'è diventato il mio passato, solo un ricordo.
Sei ancora un demone, Harry, non puoi cambiare.
Eppure sono cambiato, in questi due anni...Mi sono salvato, e Alexis mi ha aiutato. Ma non sono un demone, e forse non lo sono mai stato, forse erano solo le mie paure a rendermi un mostro...Era la paura ed il dolore a rendermi un demone, non io. E adesso ho tutto ciò che mi mi serve per vivere, per rendermi felice.
E cos'hai, Harry?
Una famiglia.
- Papà, papà?!- Sentii urlare da una vocina dolce e delicata, sorrisi e abbassai il volto verso la bambina stupenda che mi guardava con occhi gradi e vivaci, di un color verde intenso...- Ehi, tesoro.- Dissi dolcemente abbassandomi al suo livello, così la bimba mi abbracciò e iniziò a piangere contro la mia spalla, la strinsi a me e la presi in braccio mentre le spostavo i capelli lisci di lato, lei mi osservò per alcuni istanti e poi indicò la porta di fronte a noi - Noah non mi lascia giocare con lui e zio Niall...- Disse imbronciata, io risi leggermente a quelle parole e scossi la testa - E zio Niall che dice?- Chiesi in un sussurro lasciandole un bacio tra i capelli, lei sbuffò e incrociò le braccia al petto - Non mi risponde, dice che vuole vincere e che dopo potrò giocare anch'io, ma io voglio giocare adesso.- Spiegò velocemente per poi sospirare e alzare gli occhi al cielo, io risi e le accarezzai la guancia - Allora andiamo a far perdere lo zio Niall, così ti farà giocare.- Dissi sorridente mentre attraversavamo la cucina e aprivamo la porta di legno chiaro, notai subito Niall e Noah impegnati a giocare a qualche videogioco per bambini, sorrisi a quella scena e mi diressi verso loro - Si può sapere perché non lasci giocare la bambina?- Chiesi scherzosamente alzando la voce, Niall sobbalzò per lo spavento e fece cadere il joystick facendo sbandare la macchina sullo schermo, si voltò verso di me e imprecò sotto voce - Maledetto, stavo per battere quel mostro dei video giochi per la prima volta.- Disse triste mentre indicava il ricciolino accanto a lui che aveva fermato il gioco e mi guardava sorridente, gli sorrisi anch'io e gli scompigliai i capelli - Questo "mostro dei video giochi" ha due anni, sei tu che sei negato Niall, non è il bambino che è un genio con i giochi.- Dissi sincero mentre lasciavo scendere la bimba a terra che corse verso Niall e gli si lanciò contro facendolo traballare - Ah ah ah...Molto divertente, Hazza.- Disse facendo una smorfia per poi prendere in braccio la bimba e sorriderle - Grace Styles, adesso vai anche da papà a lamentarti di me e tuo fratello? Non bastava tua madre?- Chiese cercando di fare il duro, cosa che non gli riuscì, Grace rise di gusto per poi abbracciarlo - Scusa zio, ti voglio bene.- Disse sincera mentre lo stritolava, lui fece finta di soffocare e si sedette a terra con Grace addosso...- Mamma!- Sentii chiamare da Noah, così mi voltai e la vidi, sulla soglia del salotto con ancora addosso il cappotto e le guance rosse per il freddo...
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Boot Camp.(A Harry Styles FF)
FanfictionTrailer: https://www.youtube.com/watch?v=ohsDp82WkvQ "Non puoi scappare, non puoi fare niente per salvarti...Puoi solo seguire i suoi ordini e sperare di restare viva." Alexis era figlia di un famoso imprenditore londinese, infatti la sua famiglia t...