17. Hermione

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Percy non faceva altro che camminare avanti e in dietro per tutta la sala comune.
- Amico, calmo! - lo cercò di tranquillizzare Ron. - Ti stai allenando molto, vedrai che non sarà difficile la partita.
Percy sbuffò.
- Ma chi pensa alla partita! Tanto non so neppure stare sulla scopa! - si buttò in modo disordinato sul divanetto al centro della stanza.- Mi sto preoccupando per Annabeth...ok, anche per gli altri, ma soprattutto per Annabeth!
- È la tua ragazza? - chiesi, stupendomi che un tipo così bizzarro e pieno di adrenalina in corpo potesse avere una ragazza.
Il corvino annuì.
- Se la conosco bene, e sì, la conosco molto bene, sarà partita in quarta, con un piano già ben preciso in testa, a fare sicuramente qualcosa di pericoloso. - sbuffò - E questa storia di fare una visita a Zeus non mi va molto giù...sarebbe fantastico se potessi contattarla.
- Non puoi chiamarla per telefono? - domandò Ron.
Percy ridacchiò.
- Noi semidei non possiamo avere un telefono sennò i mostri ci rintraccerebbero più facilmente. - disse con nonchalance.
- Oh... - riuscì a dire Ron.
- Allora come vi contattate tra voi? - chiesi, curiosa.
- Attraverso dei messaggi-iride. - io e Ron lo guardammo non capendo, quindi lui si schiarì la gola.

- I messaggi-iride sono delle donazioni alla dea dell'arcobaleno, Iride appunto. Per contattare qualcuno bisogna formare un arcobaleno con acqua e luce, lanciare una dracma nell'arcobaleno e pregare la dea di accettare la propria richiesta. Se la dea accetta si vedrà comparire nell'arcobaleno la persona che si voleva chiamare...vorrei utilizzare un messaggio-iride per chiamare Annabeth ma non ho nessuna dracma.
- Cos'è un dracma? - chiese Ron.
- Una moneta antica, si utilizzava in Grecia. - spiegai.
- Davvero? Mio papà allora ne ha almeno dieci a casa. - disse.
Percy si girò verso di lui.
- Cosa? - chiese Percy.
- Beh...mio papà è fissato con tutte le cose che appartengono ai babbani e ha un vasta collezione di ogni cosa possibile ed immaginabile. - spiegò Ron un po' imbarazzato.
- Ma è una cosa...MERAVIGLIOSA!! - urlò Percy. - Dobbiamo immediatamente andare a casa tua!! Ho bisogno di quelle dracme!!
- Ehi! Ci cacceremo in un mare di guai, potremmo venire espulsi! - ribattei.
- Sono stato espulso da più di otto scuole nella mia vita quindi non sarebbe un novità...chi ci sta? - allungò la mano e la mise in centro a noi.
- Io! Rischio è il mio secondo nome! - Ron appoggiò la mano sopra quella di Percy.
I due ragazzi guardarono me, con occhi speranzosi.
- Solo perché devo tenervi d'occhio, poteste fare più guai di quelli già combinati. - misi, sbuffando, la mano su quelle dei ragazzi.
- Benissimo, domani mattina all'alba cercheremo un passaggio che ci porti a casa Weasley. - sorrise Percy.
- Sì! - urlammo in coro e alzammo le braccia sovrapposte in aria, ridendo.

Non sapevo come sarebbe finita, ma una cosa era certa, al nostro ritorno a scuola dopo la gita fuori dalle mura scolastiche ci sarebbe aspettata una bella ramanzina.

Angolo autrice:
Uhhh qua le cose si infittiscono...che ne pensate, ce la faranno?
È stato divertente scrivere questo capitolo con sotto Mic Drop, mi ha dato molta ispirazione.
Ciao pegasini, al prossimo capitolo!!

~Lydia

Scambio di ruoli ~ PJ & HPDove le storie prendono vita. Scoprilo ora