Capitolo 28

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Joseph

Continuammo a camminare nel bosco fitto e freddo di quella notte. Avevo una brutta sensazione.

"Sean, hai la pozione?" Chiesi, mentre lo guardavo. Lui annuì, continuando a camminare.

«Bene» pensai, mentre ragionavo su come uccidere Kader. "È qui" dissi, cercando di capire come fosse possibile che il castello di quest'ultimo fosse scomparso.

"Kader esci! Codardo!" Gridai, sperando con tutte le mie forze che uscisse allo scoperto.

"O forse hai pura?" Urlai ancora, mentre i miei uomini ridevano. Ad un certo punto, un castello comparì davanti ai nostri occhi.

«Finalmente» pensai sorridendo. La porta d'entrata si aprì di scatto. "Kader" ringhiai a denti stretti, mentre lui iniziava a ridere.

"Oh, oh, che bell'esercito, ma se pensi di battermi, ti sbagli di grosso" affermò, schioccando le dita.

Dopo questo suo gesto, un esercito comparì dietro alle sue spalle, come per magia. Erano il doppio dei miei uomini.

Dietro di lui scorsi degli Alpha che avevano giurato di sottostare al mio volere. "Vi mettete contro Il Vostro Re?" Domandai, mentre sui loro visi si dipingeva una smorfia derisoria.

"Sì" disse uno, facendomi ribollire il sangue nelle vene. "Un'Alpha che non sa nemmeno proteggere la sua compagna, non è degno di essere considerato tale" continuò, scatenando la risata generale.

Alzai un cipiglio. "Siete morti" dissi ruggendo.
Diedi il segnale al mio branco di attaccare quello di Kader, e così fu.

"Ehi amico, ti serve aiuto?" Disse una voce che conoscevo molto bene: Mestex. "Mestex, che ci fai qui?" Gli chiesi, mentre sgranavo gli occhi.

"Sono venuto per aiutarti, gli amici servono a questo no?" Domandò, facendomi l'occhiolino.
Gli sorrisi, dopodiché ci buttammo nella mischia.

Uccidemmo tanti uomini di Kader, eravamo in vantaggio. 'Stiamo andando bene' dissi a Jared, mentre lo vedevo sorridermi. Uccisi altri uomini, fino ad arrivare davanti a Kader.

'Sean, quando te lo dico, vieni qui' dissi tramite il collegante mentale. "Siamo arrivati alla resa dei conti" affermai, guardandolo con interesse.
Lui ricambiò il mio sguardo.

"Già" sussurrò solamente. "Dimmi solo il motivo, non dirmi che hai ucciso Lucinda solo perché era simile alla tua compagna" dissi, stringendo i pugni.

"No, certo che no" disse ricominciando a ridere. "La mia compagna destinò cinque ragazze ad essere le sue Claris" continuò, scatenando la mia curiosità.

"Claris?" Chiesi, mentre lui scuoteva la testa.
"Pezzi della sua anima" rispose, facendomi sbarrare gli occhi.

"Cosa?" Chiesi impressionato. "Quindi Lucinda aveva un pezzo dell'anima Della Dea Luna dentro di sè?" Domandai ancora, mentre lui annuiva.

"Così come tua figlia, è per questo che ho ucciso la tua compagna quando era incita di Eleanor" rispose, facendomi rimanete scioccato.

"Hai fatto del male a tante persone, ma farlo alla tua compagna è stata una mossa orribile, dovresti amarla e rispettarla e capire il motivo del perché ti ha rifiutato" soffiai, mentre lui mi guardava con un cipiglio alzato.

"Tu non sai nulla, Joseph, ma ho fatto credere a tutti che tu e Samuel avete ucciso la figlia di Bjorn, grazie ai miei poteri" replicò, mentre mi ringhiava contro.

"Non abbiamo ucciso proprio nessuno, so che hai massacrato Samuel e il suo branco, e so anche molte cose che ti riguardano, Kader" affermai, mentre una sorriso sadico prendeva possesso delle mie labbra.

'Ora Sean' gli dissi, mentre prendevo l'infame per le spalle e lo immobilizzavo. Il mio beta comparve dietro quest'ultimo. Aprì la boccetta della pozione e la fece ingurgitare a Kader.

Lo lasciai libero, dopodiché cadde a terra.
"Non sai chi ti sei messo contro Joseph!" Gridò, alzandosi subito dopo.

Senza che me ne rendessi conto, mi pugnalò all'altezza delle costole, con un coltello color dell'oro. Il respiro mi si mozzò in gola.

"Raggiungi la tua stupida compagna e la tua stupida figlia" soffiò, inginocchiandosi a sua volta e cominciando a tossire.

"No!" Urlò Mestex, mentre mi raggiungeva.
Dopodiché guardò Kader in cagnesco.
"Tu passerai dei dolori che nemmeno il Dio Dell'Oscurità conosce" disse facendogli perdere i sensi.

"Ho chiamato Sebastian" affermò, mette io annuivo. "Papà!" Urlò la voce di mio figlio.
Mi raggiunse e si inginocchiò di fianco a me.

"Lo avevi promesso!" Gridò, mentre calde lacrime iniziavano a rigargli il viso. "Mi dispiace così tanto" replicai, mentre iniziava a singhiozzare sempre più forte.

Respirai profondamente. "Ehi, guardami" sussurrai, mentre lui immergeva i suoi occhi nei miei.

"Ti ricordi la frase?" Gli chiesi, iniziando a sputare sangue. "Siamo una famiglia, e una famiglia deve rimanere unita" rispose, chiudendo gli occhi e prendendomi la mano.

"Esatto" dissi, mentre mugugnavo dal dolore.
"Ti prego, promettimi una cosa" continuai, mentre i suoi occhi entravano muovente in contatto con i miei. "Cosa?" Domandò lui, ingenuamente.

"Sii un'Alpha forte e determinato, sii come ho sempre sognato che fossi" sussurrai, sorridendogli e chiudendo gli occhi, per sempre.

Sebastian

"Papà? Papà!" Gridai in preda al panico. Cominciai a scuotere il suo corpo, ormai esanime.

"No!" Urlai, mentre ululavo alla Luna. Vidi Mestex portare via il corpo di Kader. "Mestex! Dove lo porti?" Gridai, in modo che mi sentisse.

"In un posto, ma sta sicuro che soffrirà" disse, scomparendo dalla mia vista. Guardai tutti gli uomini di mio padre riunirsi intorno al suo corpo. "Lei è il nuovo Alpha, Sebastian" sussurrò un uomo, inginocchiandosi.

Mi alzai. Tutti i presenti si prostrarono ai miei piedi. «Papà, sarò l'Alpha che hai sempre desiderato che diventassi, te lo prometto» pensai, guardando per l'ultima volta il suo corpo, a terra.

"Sono il vostro nuovo Alpha" dissi, mentre tutti si alzavano. "Ne siamo lieti" replicò ancora l'uomo di prima. "Non vi deluderò, così come non deluderò mio padre" affermai, mentre lo stesso uomo di prima mi sorrideva e si inchinava nuovamente.

"Come prima cosa, massacreremo tutti gli ibridi presenti nel mio territorio" continuai, mentre sui loro volti si formava un sorriso vittorioso.

"Nessun ibrido dovrà esistere, nessuno!" Gridai, mentre gli uomini mi applaudivano.
"Per seconda cosa" continuai, mentre sui loro volti leggevo la curiosità.

"Cercheremo i branchi che hanno tradito mio padre, e gli uccideremo, nessuno e dico nessuno, può tradire un Re e passarla liscia" dissi.

Loro annuirono e applaudirono. "Diamo il benvenuto al nuovo Re: Sebastian Blake Carter" soffiò sempre lo stesso uomo, facendomi sorridere.

Da questo punto in poi iniziò il governo del più temuto Re: Sebastian.








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Eccomi!

Il prossimo è l'ultimo capitolo.

Devo ancora metabolizzare che ho quasi finito di scrivere questa storia.

Spero che il finale vi piaccia.

A domani.

The Alpha King: The BeginningDove le storie prendono vita. Scoprilo ora