Victor aprì la porta di casa e disse ad Arion di andare sul divano mentre lui preparava qualcosa per pranzo. Il ragazzo-micio annuì e si accoccolò sul divano a guardare la TV. Victor non era di certo uno chef ma riuscì comunque a preparare qualcosa di commestibile. Lui e il mezzo micio mangiarono in silenzio, il primo semplicemente perché non è uno che parla molto e il secondo ancora scosso dall'accaduto.
-Vic...- sussurrò Arion.
-Mh?-
-E se...se Fey e Wondaba non dovessero trovare il vaccino? Se...se dovessi restare così per sempre...? Tu...tu mi ameresti comunque?- chiese piano Arion, molto imbarazzato. Victor non poté fare a meno di trovare il castano davvero dolce e carino.
-Sì- disse semplicemente, non essendo uno di molte parole. Ma ad Arion questo bastò e gli si buttò letteralmente tra le braccia sorridendo. Victor lo strinse a se e iniziò ad accarezzargli i capelli. Arion nascose il viso nell'incavo del suo collo iniziando a fare le fusa. Victor, nel sentirlo, accennò ad un sorriso. Non era un'amante dei gatti ma Arion così non gli dava troppo fastidio.
-Meow-
Il blu ridacchiò diverito da quell'improvviso miagolio felice. Gli pizzicò le orecchie feline e Arion sussultò abbassandole di colpo e ribaltandosi dal divano.
-Arion?- lo chiamò preoccupato il ragazzo, ma l'altro stava ridendo sdraiato a pancia in su sul tappeto.
-Mi fai il solletico!-
Victor ghignò malizioso.
-Ma davvero?-
Gli saltò addosso bloccandolo a terra con il proprio bacino, poi prese a pizzicargli le orecchie senza metterci troppa forza per non fargli male. Arion si contorceva sul tappeto come prima sotto la doccia, solo che stavolta rideva a crepapelle.
-Pietà! Mi arrendo!- supplicò il castano e il blu smise di torturarlo.
-Cattivo!-
-E non hai ancora visto niente- disse Victor pizzicandogli la punta della coda per solleticarlo nuovamente. Ma dalla bocca di Arion non uscì una risata, bensì un gemito d'eccitazione. Sgranò leggermente gli occhi per la sorpresa, il viso del minore era diventato rosso per l'imbarazzo.
-S-Scusa Vic...- balbettò guardandolo quasi mortificato. Era davvero un peccato che Arion non fosse scappato subito a chiudersi in una camera qualunque approfittando dell'effetto sorpresa, perché il suo fidanzato era un seme in fase ormonale bello tosto. Victor sorrise compiaciuto e pizzicò di nuovo la punta della coda. Arion gemette nuovamente, tappandosi la bocca e strizzando gli occhi con il viso in fiamme.
-Fregato- disse solo il blu un attimo prima di avventarsi sulle labbra del ragazzo. Il castano mugolò sommessamente, se già si era eccitato per quei pizzichi adesso era proprio sulla via del non ritorno. Soprattutto quando il blu si avvolse la sua coda attorno al polso e la tirò indietro con più forza. Il castano gridò mentre le scariche di piacere gli percorrevano la spina dorsale quasi dolorosamente. Victor si affrettò a tappargli la bocca con le proprie labbra per non richiamare l'attenzione dei vicini. Arion non riusciva ad articolare nemmeno una parola di senso compiuto, non riusciva a pensare a qualcosa di logico e sensato. La sua mente era totalmente annebbiata dall'intenso piacere che gli stava dando il compagno. Soltanto quando il terzo dito entrò il lui capì quello che stava succedendo.
-V-Vic...!- gemette sulle sue labbra. Lo sguardo languido di Victor fu sufficiente a far sparire ogni dubbio su quello che stavano facendo. Arion si girò di schiena, sorreggendosi con i gomiti sul tappeto e coprendosi la bocca con l'avambraccio. Il blu tirò indietro la coda del fidanzato con la stessa velocità e forza con cui lo penetrò. Arion inarcò la schiena ed emise un forte miagolio carico di eccitazione che non fece altro che accelerare i movimenti già abbastanza irruenti del compagno. Victor gli strinse i fianchi, cercò quasi bisognoso le labbra del castano, come se non potesse respirare senza di esse e in effetti era così. Il bacio durò solo qualche minuto, ma nel momento esatto in cui si staccarono, entrambi raggiunsero l'apice del piacere gemendo sonoramente nella bocca dell'altro. Ansimarono per riprendere fiato, stretti in un abbraccio come due piovre. Victor soffiò nell'orecchio di Arion, facendolo rabbrividire, le guance rosse e il viso accaldato.
-Ti amo, Vic- mormorò il piú piccolo quando il blu uscì da lui e si stese al suo fianco.
-Anche io, ma non lo ammetterò mai in pubblico- rispose l'interpellato con un mezzo sorriso ironico. Arion ridacchiò e gli schiaffó scherzosamente in faccia un cuscino del divano. Il blu rovesciò la testa all'indietro e rise. Erano rare le volte in cui rideva e ne era quasi sempre il castano la causa. Quest'ultimo, contagiato dalla bella risata del proprio fidanzato, si mise a ridere a sua volta, una risata che conteneva imbarazzo.
-Abbraccio?- chiese speranzoso utilizzando una voce da bambino, le orecchie feline abbassate. Il blu roteò gli occhi con finta esasperazione e lo attirò a sè, stringendolo tra le braccia forti. Arion si accoccolò appoggiando il viso sul suo petto e lasciandosi cullare dalla battito cardiaco di Victor.
-Adoro questo suono- commentò chiudendo gli occhi per ascoltarlo meglio. Il maggiore lo sollevò in braccio e si diresse nella propria camera, stendendosi a letto con lui. Victor iniziò a passare le dita di una mano tra i capelli leggermente riccioli del fidanzato, abbassando le palpebre a sua volta.
-Notte, Arion-
-Sognidoro-Il giorno dopo Victor si svegliò sentendo la porta di casa aprirsi. Si alzò, attento a non svegliare il minore, e andò a controllare. Per poco non gli venne un colpo nel vedere suo fratello rientrare.
-Vic... Perché sei nudo?- chiese Vlad vedendo il fratello.
-Io...-
-Viiicc- si lamentò il castano chiamandolo dalla stanza in cui era rimasto. Il blu arrossì imbarazzato.
-Io... Posso spiegare- disse passandosi una mano tra i capelli.
-Non serve Vic. Ormai sei grande- gli sorrise il fratello entrando in camera sua. Victor sospirò e tornò dal suo ragazzo, si stese nuovamente nel letto e iniziò a coccolarlo godendosi il suono delle fusa.
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4 gatti e tanti disastri
FanfictionPer questa storia ho preso spunto da 'Neko&Neko' di Alexiochan (Efp). In una tranquilla giornata, se la si può definire così una giornata di allenamenti per la Raimon, quattro ragazzi subiranno un incidente e toccherà ad altri essere succubi dei dis...