Capitolo 4~Doug e Michael

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-SMETTILA!- urlò l'azzurro incazzato.
-Ma ho detto la verità!- ribatté il viola.
-No. Io non sono carino e tenero- disse Michael voltando lo sguardo altrove per non far notare il rossore delle sue guance.
-Io ti trovo carino- disse sorridendo Doug. Michael sbuffò e si sedette sul divano il più lontano possibile dall'amico.
-Davvero mi terrai il broncio perché ho espresso il mio parere?-
Michael non rispose. Doug sbuffò e prese il cellulare per ordinare qualcosa per il pranzo.
-Almeno mi dici che vuoi mangiare?-
Niente. Neanche una parola. Allora a Doug venne un idea. Fece una telefonata e poi si sedette accanto all'amico. Lo strinse a se in un abbraccio facendo aderire la schiena dell'azzurriono al suo petto. Questo divenne ancora più rosso.
-Che cazzo fai idiota?!- chiese imbarazzato Michael.
-Nulla- rispose tranquillamente il viola cominciando a fargli dei grattini dietro le orecchie. Il minore sussultò al suo tocco ma dopo si rilasso iniziando a...
-Stai facendo le fusa?- chiese allegro il viola, felice che lo pseudo-micio adorasse il suo tocco.
-C-Cosa? N-No, è questa trasformazione da gatto che è strana-
-Ma davvero?- chiese il viola.
-Sì!-
-Allora se faccio questo...-
Lo baciò. Il più piccolo rimase sorpreso di questo gesto. Non si allontanò, tutt'altro. Si avvicinò di più al viola ricambiando il bacio. Il viola picchiettò con la lingua sulle labbra di Michael per chiedere accesso alla sua bocca, accesso che non gli venne negato. Quando si staccarono, Doug ghignò.
-...a te non piace, ma è solo la parte felina che apprezza. Giusto?-
-N-No, cioè sì cioè...-
Il ragazzo dai capelli azzurri iniziò a balbettare prima di venir bloccato da due soffici labbra che si poggiarono sulle sue. Un altro bacio. Stavolta fu proprio l'azzurrino ad approfondirlo ficcando di prepotenza la sua lingua nella bocca del viola. Il maggiore schiacciò il corpo dell' "amico" contro il divano con il suo. Doug iniziò a giocherellare con i capelli del minore mentre questo gli aveva messo le mani sul petto, sotto la maglietta. Si staccarono poco dopo per riprendere fiato e il viola iniziò a lasciare umidi baci sul collo di Michael, per poi iniziare a succhiare lasciandogli un segno violaceo.
Si sarebbe spinto oltre se il più piccolo non lo avesse fermato.
-Basta, chissà che potrebbe succederti se...se lo facciamo...mentre sto così- disse Michael balbettando quando evidenziò ciò che stavano per fare.
-Hanno detto che tu e gli altri non siete contagiosi...-
-Non mi fido così tanto di quei due. E magari non lo siamo se ci state vicini ma... Chi ti dice che hanno considerato i rapporti...-
-...sessuali?- continuò il viola notando che l'altro si era bloccato e non riusciva a dir nulla.
Lui annuì imbarazzato.
-Va bene- acconsentì Doug stringendo Michael a se e facendogli le coccole. Il minore iniziò a fare le fusa e il viola non poté fare a meno che sorridere. Quel bellissimo momento venne interrotto dal campanello. Il loro pranzo era arrivato. Doug si alzò svogliatamente e aprì, prese il pranzo, pagò e tornò sul divano mostrando a Michael cosa aveva ordinato. All'azzurro brillarono gli occhi.

Pranzarono con dell'ottimo sushi, il cibo preferito del minore, e dopo iniziarono a giocare con la ps4 del viola. Michael era seduto tra le gambe del maggiore, la sua schiena appoggiata contro il suo petto e le braccia di Doug sulle spalle. Il minore continuava a vicere, forse perché si era allenato, o forse perché continuava a distrarre il viola con la sua coda. Chissà. La giornata la passarono così, a giocare abbracciati. La sera passò tranquilla, infatti dopo la cena erano andati in camera da letto e si stavano coccolando.
-Tu credi che quei due riusciranno a farci tornare normali?-
-Come hai detto tu, di quei due non ci si può fidare. Ma sinceramente non mi dispiaci versione gatto- disse il viola beccandosi un cuscino in faccia.
-Non fare così, dai. Andrà tutto bene, tranquillo puffo-
Un altro coscino in faccia.
-Dormo sul divano- borbottò Michael scendendo dal letto e dirigendosi verso il soggiorno. Doug lo guardò allontanarsi, poi sospirò e si mise a dormire.

Il viola si svegliò verso le due di notte a causa di un rumore. Uno starnuto. Si alzò e andò in soggiorno dove trovò il mezzo mico addormentato sul divano senza neanche una coperta addosso. Essendo maggio non faceva troppo freddo, ma la casa del maggiore era particolarmente arieggiata. Doug sospirò.
Quest'idiota non ha neanche avuto il buon senso di mettersi qualcosa addoso pensò. Lo prese in braccio e il minore gli si accoccolò al petto. Andò in camera da letto e si rimise sotto le coperte, con il piccolo azzurrino stretto tra le braccia.

4 gatti e tanti disastriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora