Capitolo 10~Fine

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-Ma quando arrivano Fey e Wandaba?- chiese Arion per l'ennesima volta.
-Ieri Fey ci ha avvertiti che sarebbero venuti oggi con il vaccino- ribatté Riccardo pazientemente continuando a coccolare la ragazza addormentata tra le sue braccia seduto su una panca dello spoiatoio.
-Sì, peccato che se non arrivano, Leire, Michael, Aitor e Arion rimarranno bloccati così per sempre- ribatté Adé che li aveva raggiunti al campo al coperto da un quarto d'ora. Gli interessati impallidirono rabbrividendo. 
-Oh Adé, cosa faremmo senza le tue sintesi illuminanti?- chiese ironico il moro, alzando gli occhi al cielo e maledicendosi piú volte per aver deciso di frequentare un tipo così. 
-Probabilmente restereste al buio-
Doug e Michael gli scoccarono un'occhiataccia alla "mi prendi in giro?", mentre Gabi si dava una manata in fronte e Victor spiegava ad Arion la battuta, dato che con la sua tenera ingenuità non l'aveva capita. 
-È comica quanto una teiera, non fa ridere!- sbraitò Aitor. Nel preciso momento in cui Ryoma si frappose tra i due per evitare una rissa, si aprì un portale temporale e il pulmino della Inazuma fece la sua entrata trionfale nel campo al coperto. Fey saltò agilmente giú, seguito a ruota da Saru che si appoggiò al fidanzato per non cadere a terra, la faccia verdognola. 
-Stupido orso...guidi come un ubriaco...- sibilò l'albino, scoccando un'occhiataccia all'androide. Wandaba lo ignorò completamente e scese dall'autobus con aria orgogliosa.
-SIGNORE E SIGNORE!- esordì allargando le braccia al cielo e diventando rosa per l'emozione. 
-"Signori e signore"- lo corresse pazientemente Fey, Saru accanto a lui che, ripresosi dall'attacco di vomito, si sforzava di non ridere. La bipolarità è una brutta bestia. 
-È lo stesso- ammise l'orsetto stringendosi nelle spalle -Oggi vi mostrerò la vostra salvezza!-
Dei mormorii preoccupati si levarono dal gruppo di ragazzi.
-Silenzio!- urlò Wandaba e tutti si zittirono, mentre Leire si svegliò di colpo. Riccardo le riassunse la situazione mentre Wandaba tossicchiò con un pugno davanti alla bocca per ricomporsi. 
-Dunque, stavo dicendo...ah, sì!-
-Dacci il vaccino e smetti di fare il deficente!- gli urlò Aitor, non ne poteva piú di convivere con la sua parte felina. Wandaba borbottò qualcosa riguardo al fatto che quel ragazzino toglieva sempre il piacere da ogni cosa. 
-E va bene, ecco il vaccino!- disse tirando fuori una siringa con un ago enorme. Aitor, Michael e Arion diventarono ancora più pallidi mentre Leire per poco non svenì; il primo rimase immobile e guardò la sorella agofobica, il secondo si nascose dietro Doug e il terzo si gettò direttamente tra le braccia del fidanzato. 
-M-Ma è troppo grande!- esclamò Gabi, sorreggendo preventivamente il turchese per paura di un suo collasso per terra.
-Volete il vaccino sì o no?- rispose piccato l'androide. 
-Non puoi utilizzare un ago piú piccolo?- gli chiese Riccardo tentando di essere diplomatico e tenendo stretta la mano della sua ragazza.
-No! Si deve iniettare con questo!-
-Ma perchè?!- domandò Aitor con il cuore in gola, lui non aveva la cosiddetta "fobia degli aghi" come la sorella, ma quello era da cavallo, non da umano.
-Sei un dottore? No, non lo sei! Perciò sta zitto e fatti fare il vaccino!- sbraitò l'orsetto e tra i due non era ancora chiaro chi fosse il piú mestruato. Wandaba si avvicinò al turchese sorridendo vendicativo e Aitor cominciò a tremare.
-N-Non puoi farlo prima ad Arion?- 
-M-M-Ma no! Prima Michael!- balbettò il castano con voce stridula, nascondendosi dietro a Victor.
-Io?! Scordatevelo!-
-Bah, state zitti!- sbraitò Leire alzandosi e avvicinandosi a Wandaba.
-Fa una cosa veloce-
-Ma allora hai paura!-
-Si, ma lo dico anche per la tua incolumità- 
L'orsetto si affrettò a farle il vaccino, visibilmente intimorito dallo sguardo assassino che gli era stato rivolto dalla corvina-turchese. L'ago affondò molto velocemente nel braccio di Leire, come se le avesse dato un pugno. 
-AHIO!- strillò con le lacrime ai lati degli occhi, ritraendo il braccio appena Wandaba finì di iniettare qualche millilitro di liquido. Riccardo l'abbracciò subito, piú per evitare un orsocidio colposo e un collasso della ragazza che per un'ondata di affetto improvvisa. 
-Ed ora tocca ad Aitor~- disse allegramente l'androide. Aitro sospirò e si avvicinò tremante.
-Muoviti se non vuoi ritrovarti in mille pezzi-
L'androide non se lo fece ripetere due volte. Appena finito Aitor si rifugiò tra le braccia del fidanzato.
-Muoviti ammasso di ferraglia- disse Michael avvicinandosi.
-Tutti simpatici...- commentò l'orsetto facendo il vaccino all'azzurrino che strillò acutamente e saltò addosso all'androide. Doug lo staccò e l'abbracciò per bloccarlo.
-Uffa. Ora tocca ad Arion- disse Wandaba. Il ragazzo usò il fidanzato come scudo umano, ovviamente.
-N-Non voglio...!-
-Forza, Arion. Ci metti più tempo a lamentarti che a farlo- tentò di convincerlo il blu, accarezzandogli leggermente la testa per infondergli coraggio. Arion chinò il capo con aria pensierosa, mordicchiandosi il labbro ancora aggrappato alla maglietta del numero dieci, le orecchie abbassate. 
-Va bene...però fai piano, okay?- disse guardando Wandaba come un cucciolo spaventato. Quello annuì e si avvicinò con l'ago al braccio del castano. 
-Aspetta!- 
Arion si cozzò con più forza a Victor, stringendogli la mano fino a rischiare di rompergliela. Prese un bel respiro e annuì lentamente.
-Va bene, fallo- 
Wandaba si avvicinò nuovamente con la siringa, la distanza tra il braccio esile di Arion e l'ago si accorciava sempre di più...
-Noooo! Non mi piacciono gli aghi!- piagnucolò il più piccolo, nascondendo il viso nel petto del fidanzato. 
-Non fare il bambino- lo rimproverò Victor stringendolo di più per tenerlo fermo e per permettere a Wandaba di iniettargli il vaccino. Arion emise un gridolino di dolore, massaggiandosi la ferita di guerra con le lacrime agli occhi. 
-Oh, ci voleva tanto?- chiese retoricamente l'orsetto, riponendo la siringa nel suo contenitore. 
-Ha funzionato!- esclamò Leire, tastandosi la testa e il sedere alla ricerca di orecchie e coda. 
-Siamo di nuovo normali!- esclamò l'azzurrino tastandosi la testa.
Arion saltò felicemente per i campo mentre Leire e Aitor si abbracciarono e Michael esultò.
-Bene, direi che il nostro compito finisce qui- disse Fey con un gran sorriso, accingendosi a salutare con un abbraccio tutti i suoi cari amici della Raimon. 
-Ciao Eucarioti Prolemuri!- urlò Saru affacciandosi da un finestrino dell'autobus Inazuma un attimo prima che quello sparisse dentro un coloratissimo tunnel temporale. 
-Bene. Tutto è tornato alla normalità- disse Jade. Riccardo sorrise, voltandosi verso i suoi compagni e rimanendo di sasso mentre tutta la sua felicità spariva per lasciare posto alla sorpresa. Sì, perché Fey si era dimenticato di avvertirli che l'allergia di Wandaba poteva essere trasmessa anche per via "sessuale" da chi ne era stato contagiato prima. Il tic all'occhio di Victor lo fece sembrare ancora più psicopatico del solito, le orecchie dal morbido pelo blu tirate minacciosamente indietro. A Gabi bastó una veloce occhiata al suo didietro munito di coda per urlare a squarciagola un istericissimo: -WANDABAAAAAAAAAAAAAAAA!- 
-A quanto pare avevate ragione...- commentò Doug riferito a Leire e Michael.
-Già..- fu la risposta dei due. Un secondo dopo Fey, Wandaba e Saru erano di nuovo qui.
-Ragazzi ora che ci penso, l'allergia era contagiosa tramite atti sessua...- iniziò il verde bloccandosi nel vedere i due ragazzi.
-Oh... Fortuna che siamo stati previdenti...- disse Wandaba prendendo un'altra siringa. La normalità, alla Raimon, non esiste.

4 gatti e tanti disastriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora