Capitolo 6~Riccardo e Leire

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-Perché hai preferito venire qui piuttosto che stare con tuo fratello?- chiese il ragazzo.
-L'ho detto, non voglio fare la terza in comodo. E poi... Gabi ha un cane. Cani e gatti non vanno di certo d'amore e d'accordo-
-È vero! Ecco che intendevi quando hai detto che l'avrebbero capito quando sarebbero arrivati a casa di Gabi-
-Già. E poi chi li vuole sentire mentre fanno l'amore?-
Riccardo soffocò una risata accompagnando Leire nella camera in cui sarebbe stata.
-Bene capra. Ora non disturbarmi per i prossimi giorni- disse lei stendendosi sul letto e mettendosi nessuno sa come le cuffiette nelle orecchie. Il ragazzo alzò gli occhi al cielo ed uscì dalla stanza. La ragazza saltò il pranzo, ma verso la sera venne colta da una strana sensazione. Leire ha sempre amato le coccole e ora che è mezzo gatto ne ha una voglia matta. Non prova facilmente imbarazzo, quindi non si farebbe problemi a chiedere a Riccardo di coccolarla se non fosse che farsi coccolare dalla persona che si "odia" non è il massimo. Non sapeva che fare. Di solito quando è bisognosa di affetto fa gli occhi dolci a Jordan o Xavier, ma ora? Sbuffò rumorosamente e uscì dalla stanza. Andò in soggiorno dove trovò Riccardo seduto sul divano a guardarsi un film. Lei si sedette accanto a lui piegandosi in avanti e poggiando il mento sulle mani.
-Voglia di coccole?- chiede Riccardo guardando la coda della ragazza. Lei annuisce e si stende poggiando la testa sulle gambe del ragazzo accanto a lei e fissando la televisione. Lui inizia a farle dei grattini dietro l'orecchio e le accarezza i capelli. Lei emette qualche miagolio leggero.
-Farsi coccolare dalla persona che odi non è il massimo, eh?-
-Io non ti odio- disse Leire.
-Ah no? Strano. Da come mi parli di solito e da come ti comporti con me si direbbe di si-
-Non ti odio. Sia io che Aitor facciamo così per attirare l'attenzione della persona di cui siamo innamorati- disse semplicemente la ragazza rivelando senza vergogna di essere innamorata del ragazzo che la stava coccolando. Riccardo rimase spiazzato, tanto che bloccò ogni movimento e smise di respirare qualche secondo. Leire, notando che l'altro aveva smesso di coccolarla, si strusciò con il viso sulle sue mani. Il ragazzo si riprese e ricominciò a coccolarla godendosi il suono delle fusa. Non si sarebbe mai aspettato che proprio la ragazza che l'aveva sempre umiliato, insultato, provocato e talvolta picchiato potesse aver fatto tutto perché innamorata di lui. Passarono la serata così.
-Sai che ho paura del buio?- chiese Leire con la voce impastata dal sonno.
-Davvero?- chiese sorpreso Riccardo.
-Sì. Quindi non è che posso dormire con te?-
Era straordinario come la ragazza non si sentisse imbarazzata a dire tutte queste cose. Era come se stesse dicendo delle cose normalissime.
-Certo- rispose Riccardo. Poco dopo Leire si addormentò e il ragazzo la prese in braccio a mo di sposa e la portò nella sua stanza. L'adagiò delicatamente sul letto, poi si cambiò. Si stese accanto a lei e fissò i lineamenti del suo viso. Aveva un'espressione rilassata sul volto. Era davvero stupenda per Riccardo.
-Anch'io sono innamorato di te...- sussurrò.
La ragazza sorrise. Non dormiva.
-Lo so- disse abbracciandolo e accoccolandosi sul suo petto. Riccardo la strinse forte a se, addormentandosi con lei, godendosi il suono del battito del cuore della ragazza.

Riccardo venne svegliato dal suono del campanello. Una cameriera lo avvertì che fuori c'erano i suoi amici. Erano le cinque e mezza del mattino. Lui provò ad alzarsi ma non riuscì. Leire, durante la notte, aveva messo le braccia attorno al collo del ragazzo e le gambe attorno alla sua vita, come un koala. Riccardo sospirò e, non volendola svegliare perché teneva alla sua vita, si alzò con lei in braccio. Andò alla porta, la aprì e davanti si ritrovò degli assonati Gabi, Victor e Doug e dei pimpanti Aitor, Arion e Michael. Quest'ultimi con una felpa con cappuccio per corpire le orecchie.
-Questi qua ci hanno svegliato alle cinque del mattino- disse Gabi sbadigliando.
-Almeno lei dorme- commentò Victor.
-Ma perché Lei è in braccio a te?- chiese Michael. Riccardo fece entrare i ragazzi rispondendo a Michael con un "lunga storia".
-Ora ci penso io- disse Aitor. Si avvicinò alla sorella e batté rumorosamente le mani facendola svegliare e saltare in aria, tanto da aggrapparsi al lampadario. Il turchese scoppiò a ridere ma un attimo dopo si ritrovò steso a terra con Leire addosso.
-Stronzo- disse la ragazza alzandosi e borbottando qualche bestemmia.
-Perché eri in braccio a lui?- chiese Doug.
-È comodo- rispose scatenando una serie di risate. Poi ghignò.
-Perché voi vi tenete per mano?- chiese di rimando accennando alla mano del viola che teneva stretta quella dell'azzurrino. Doug ghignò e baciò Michael a stampo davanti a tutti facendolo divenire bourdoux.
-Comunque perché cazzo ci avete svegliato alle cinque e mezza del mattino?- chiese Riccardo.
-Perché se soffriamo noi soffri tu- disse Gabi. Doug e Victor annuirono, entrambi d'accordo con il rosa.
-Bah. Io torno a dormire- disse Leire andando nella camera di Riccardo.
-Ma... E a noi tocca stare con questi mici iperattivi- si lamentò Doug.
-Facciamo un gioco??- chiese Arion allegro.
-Voi la colazione non la fate?- chiese Riccardo.
-Ce la offri tu?- sorrise Gabi.
-Ho capito... Mi vesto e usciamo, così facciamo colazione fuori. Ma Leire la convincete voi- disse il ragazzo.
-Va bene- acconsentì Aitor. Riccardo entrò in camera, prese i vestiti e andò in bagno a cambiarsi.
-Lei, vieni anche tu!- disse Aitor.
-No. Voglio dormire- disse la ragazza con la faccia premuta contro il cuscino.
-Eddai. Mi devi un favore ricordi?-
La ragazza sbuffò, ma alla fine acconsentì ad andare con loro. Si mise una felpa nera, il cappuccio che copriva e nascondeva le orecchie. Riccardo uscì dal bagno e tutti e otto andarono al bar.

4 gatti e tanti disastriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora