Era il primo settembre 1996 e Harry James Potter era seduto da solo in uno dei tanti scompartimenti dell'Hogwarts Express. Quello che era appena passato non era certo stato un anno facile, Sirius era morto da poco e sentiva un grande vuoto dentro di sé. Quell'estate Silente era venuto a prenderlo per cercare di convincere un vecchio professore a tornare ad Hogwarts, Harry non capiva il bisogno della sua presenza all'inizio, poi una volta conosciuto Horas Lumacorno fu tutto più chiaro, gli piaceva collezionare gli studenti, creare la sua piccola cerchia di future star e Harry sarebbe stato il gioiello di una corona di diamanti, il bambino sopravvissuto, il prescelto.
Mentre era immerso in tutti questi pensieri sentì qualcuno bussare alla porta dello scompartimento, chi era? Si voltò di scatto, era Ginny, Ginevra Molly Weasley, sorella minore del suo migliore amico Ron e... e... Harry non sapeva esattamente cosa fosse Ginny per lui, avevano sempre avuto uno strano rapporto, ma era piuttosto sicuro di poterla chiamare un'amica.
<<Ehi Harry! Posso entrare? Scusa se non sono venuta prima, ma dovevo stare con Dean, ora si è addormentato quindi ho pensato di venirti a fare un po' di compagnia se ti va. >>, Dean era il ragazzo di Ginny e un amico di Harry, non sapeva bene perché, ma non lo esaltava l'idea che stessero insieme, al contrario era piuttosto compiaciuto dal fatto che Ginny fosse lì.
<<Certo, entra pure, comunque se vuoi stare con i tuoi amici vai pure. >>, perché l'aveva detto? Harry non voleva che se ne andasse.
<<Oh, quindi io e te non siamo amici? Buono a sapersi. >>, si vedeva che Ginny stava scherzando, che aveva capito ciò che intendeva Harry, questa era una delle cose che gli piacevano di lei, lo capiva, a differenza di tante altre ragazze che per quella frase si sarebbero offese veramente. Nonostante questo però Ginny si stava comunque alzando, forse non sarebbe uscita veramente, ma Harry sentiva di doverla fermare, così la afferrò per il polso e la trascinò a sé, un po' troppo vicino forse, i capelli rossi di Ginny ora cadevano in parte sui suoi scompigliati capelli neri e gli occhi nocciola della ragazza erano fissi nei suoi verde brillante, sembrava che nessuno dei due riuscisse ad abbassare lo sguardo, ma dopo qualche secondo lo fece Ginny che si sedette vicino a lui, ma questa volta alla giusta distanza. La rossa non sapeva che pensare, Harry durante i suoi primi anni ad Hogwarts era stato la sua tremenda cotta da ragazzina, ma aveva superato quella fase, adesso era Ginny Weasley, una delle ragazze più popolari della scuola e aveva un ragazzo, quindi perché Harry doveva scombussolarle la vita proprio ora?!
<<Allora come va? >> disse il corvino per interrompere l'imbarazzante silenzio che era calato.
<<Tutto bene, credo. Insomma la morte di Sirius mi ha un po' traumatizzata all'inizio, posso solo immaginare che effetto abbia avuto su di te. >>, Harry ancora non ci poteva credere, qualcuno stava parlando di Sirius con lui, stava seriamente parlando di Sirius, finalmente qualcuno che non aveva paura di pronunciare quel nome in sua presenza come se facendolo Harry si sarebbe potuto rompere, una parte di lui avrebbe voluto abbracciare la ragazza, ma, per una volta nella sua vita, riuscì ad autocontrollarsi.
<<È stato straziante-esordì Harry-non abbiamo neanche potuto fargli un funerale senza il corpo e la cosa peggiore di tutte è che quando ho rincorso Bellatrix ce l'avevo in pugno, avevo messo la maledizione cruciatus su di lei, ma non sono riuscito a farla, capisci?! Sono un imbecille, un debole... >>, dai suoi occhi verdi stavano iniziando a fioccare delle lacrime di rabbia.
<<Quella non era debolezza era forza-rispose risoluta Ginny-è questa la differenza tra te e loro, tra te e Voldemort, tu non vuoi fare del male a nessuno, non ti interessa farlo, a te interessa che nessuno faccia del male agli altri, è questo che significa essere un eroe.>>, Ginny aveva usato la parola Voldemort, solo lui e Silente lo facevano per quanto ne sapeva lui, ma a quanto pare anche Ginny era abbastanza coraggiosa per pronunciare il nome di tu-sai-chi.
<<Io non sono un eroe.>>
<<Be' dal punto di vista della ragazzina di undici anni che hai salvato da Tom Riddle e il suo viscido basilico, lo sei. >> e scoppiò a ridere, era così bella quando rideva.
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Harry e Ginny-La vera storia
FanfictionQuesta storia parla principalmente del rapporto tra Harry e Ginny al sesto anno e forse, devo ancora decidere, nei famosi 19 anni che nei libri vengono completamente saltati. Cercherò di inserire il più possibile la storia all'interno di quella orig...