Di baci e di okay

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Quando si separano per prendere aria rimangono a fissarsi per quelli che possono essere secondi o minuti poi Claudio fa per parlare ma Mario gli posa un dito sulle labbra e scuote la testa, poi ritorna al suo drink e lo butta giù tutto in una volta, lo stesso fa Claudio che però non ha dimenticato la presenza di Giulio così decide che per stasera è meglio andar via per non correre il rischio di fare o rifare qualcosa di avventato.

'' Andiamo via? '' sussurra talmente piano che pensa che Mario non lo abbia sentito ma quello annuisce e si alza seguito a ruota da Claudio.

Il viaggio in macchina è piuttosto imbarazzante, non parlano, non accendono lo stereo. Si sbirciano con la coda dell'occhio per vedere le reazioni dell'altro fino a che Claudio non si ferma all'improvviso e spegne il motore. Mario si gira a guardarlo interrogativo anche se ha capito bene cosa sta per succedere

'' Prima che questa cosa diventi qualcosa che praticamente non è parliamone okay? ''

'' Okay ''

'' Okay ''

Si guardano aspettando un cenno dall'altro ma niente, roteano contemporaneamente gli occhi e poi scoppiano a ridere scuotendo la testa.

'' Porcamiseria Mario è stato solo uno stupido bacio, stiamo davvero reagendo a questa cosa come dei tredicenni '' dice Claudio mentre continua a ridacchiare e passarsi la mano tra i capelli, Mario lo osserva, lo conosce troppo bene e sa che non è per niente tranquillo ma finge di non notarlo, anzi aggiunge la sua '' Sì domani lo avremo già rimosso o ci rideremo ancora di più su '' dice guardandolo negli occhi e notando per un attimo una muta domanda Davvero?

'' Okay, ne abbiamo parlato, è tutto chiaro possiamo tornare a casa a dormire che questa giornata sembra non voler finire più ''

''Mhmh '' acconsente Mario '' Sono stanco e non vedo l'ora di buttarmi a letto ''

'' Okay allora andiamo''

'' Okay''

e scende di nuovo il silenzio quando realizzano che dovranno ricondividerlo il letto. Tornano entrambi nei loro pensieri e il viaggio fino a casa prosegue in silenzio.


Mario si è addormentato da un po' ma lui non riesce a prendere sonno, si gira e si rigira nel letto facendo attenzione  a non muoversi troppo bruscamente per non sveglialo, pensa e pensa e pensa ancora alla giornata appena passata, pensa a quando Stacy ha chiesto loro di baciarsi e  per poco non soffocava, alle parole di Andrea e alle sue, alla gelosia, perché quella era, provata nel vedere quel barista guardare Mario in quel modo e poi a quel bacio. Aveva baciato Mario. Cazzo. E non poteva mentire a se stesso e non ammettere che gli era piaciuto molto più di quanto si fosse mai aspettato, non che avesse mai pensato a come sarebbe stato baciarlo ma insomma gli era piaciuto, aveva avvertito di nuovo quella sensazione di normalità, quotidianità e di giusto per una cosa che non era mai accaduta prima. Solo perché la stava condividendo con Mario, però questa non era una recita, era stato un suo impulso dettato da pura e semplice gelosia e voglia di  far capire a quel Giulio che Mario stava con lui. Stava con lui.  Eppure non c'era per forza bisogno che quel ragazzo sapesse del loro finto fidanzamento ma in realtà in quel momento nemmeno ci aveva pensato al  loro accordo voleva soltanto che capisse che Mario era off-limit. Dio, gli stava per scoppiare la testa

Si gira di lato e trova Mario con gli occhi aperti una mano sotto al viso '' Cristo '' sobbalza, non aspettandosi di trovarlo così, anche Mario spalanca leggermente gli occhi colto alla sprovvista

'' Nemmeno tu riesci a dormire? '' gli chiede a bassa voce mentre si raggomitola su se stesso, Claudio scuote la testa e sussurra un appena accennato no.

'' A che pensi? '' gli chiede poi Claudio quando lui continua a fissarlo

'' A niente ''

'' Dai dimmelo '' insiste

'' Ti guardavo '' 

Claudio aggrotta le sopracciglia e sorride '' E? ''

'' E cosa Clà? ''

'' Perché mi guardavi? '' dice mentre la sua voce si riduce ancora un po' segno che il sonno sta arrivando 

'' Cos'hai tre anni che fai tutte queste domande? Non hai proprio sonno? ''

'' No ''

'' No non hai sonno o no, non hai tre anni? ''

Claudio sbuffa e si avvicina un po' ''E tu perché hai questa improvvisa voglia di parlare stanotte? ''

'' A me piace parlare ''

Claudio apre gli occhi e si rende conto solo ora di essersi avvicinato un po' troppo, può sentire il respiro quasi trattenuto di Mario e per una volta, un'altra ancora per questa sera, decide nuovamente di non trattenersi così lo guarda diritto negli occhi e glielo dice. Così. Di getto.

'' A me piace baciarti ''

Resta fermo li immobile ad aspettare una reazione qualsiasi da parte di Mario ma anche lui si è immobilizzato, sta quasi per riprender parola magari per dire che stava scherzando che stavolta e Mario ad avvicinarsi ancora un po' e sono praticamente ad un respiro di distanza.
Nero nel verde, verde nel nero.

E non sanno chi ha fatto il primo passo, forse entrambi, forse nessuno dei due, forse è stata semplicemente l'attrazione naturale di due calamite che non possono fare altro che combaciare ma si ritrovano li, quella sera, per la seconda volta, a scambiarsi un bacio che ancora non sanno se sarà l'inizio o la fine di qualcosa e nemmeno di che cosa.



'' Come, come, come?! ' urla Valentina dall'altro capo del telefono

'' Dio amo' puoi non urlare per favore ''

'' Come faccio a non urlare? Mi hai appena detto che vi siete baciati, non una, non due ma più volte e non per la commedia che state recitando e non dovrei urlare? Raccontami tutto, come è stato? Cosa hai provato? Bacia bene? State insieme ora? ''

'' Non lo so Vale, non so niente, no- non lo so, stamattina ci siamo svegliati ed è stato come se non fosse successo niente ''

'' In che senso? ''

'' Nel senso che non abbiamo toccato l'argomento e - e ti devo lasciare ora, ti richiamo '' conclude Mario quando sente la porta aprirsi e Claudio entrare con in mano due tazze di caffè.

'' E questo per cos'è ? '' si ritrova a chiedere, non che Claudio non abbia mai fatto una cosa simile ma stavano per scendere giù a far colazione, Claudio scuote le spalle e gli porge la tazza '' Per nessun motivo in particolare, mi andava del caffè e ho pesato di portartelo. Non lo vuoi? ''

'' Quando mai io rifiuto il caffè? '' dice Mario strappandoglielo quasi dalle mani '' Allora non fare storie e bevilo prima che si fredda '' 

'' È proprio quello che sto per fare ''

Bevono entrambi i rispettivi caffè guardandosi negli occhi e nascondendo un sorriso dentro la tazzina. '' Dai finisci di metterti qualcosa addosso io porto giù queste '' dice Claudio mentre gli toglie le tazzine di mano

'' Okay ''

'' Okay '' gli fa eco Claudio prima di sporgersi stampargli un bacio sulle labbra e dirigersi verso la porta

'' Sbrigati che ti aspettiamo '' dice prima di scomparire dietro la porta e lasciare li Mario immobile a chiedersi tutto e niente.

Che il terzo giorno abbia inizio.

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Note d'Autrice 

Ciao, ho scritto il capitolo di fretta quindi non è venuto come volevo però nei prossimi giorni sono impegnata e volevo lasciarvi almeno qualcosa perché vi avevo promesso così. Spero vi piaccia, questa storia non è di quelle impegnative, è qualcosa che vuole essere leggero e spero divertente.

grazie sempre a tutti quelli che leggono e lasciano il proprio pensiero.

A presto :*


Mai per gioco, solo per amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora