Di silenzi e di battiti di cuore

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Dopo aver augurato buon viaggio ai novelli sposini che sarebbero partiti l'indomani per l'America Latina e aver salutato i genitori di Claudio e poi Paolo Mario promette loro di far presto ritorno a Verona, Eros non perde occasione per proporgli di venire per la viglia di Natale se non aveva già altri programmi, Mario resta un attimo spiazzato e Claudio con lui alla richiesta del padre, il moro balbetta qualcosa a proposito della sua famiglia e del non sapere ancora se andare o meno li, quindi si salutano con un arrivederci e un abbraccio che sa già un po' di famiglia.

Il viaggio verso casa è piuttosto silenzioso, entrambi sono immersi nei propri pensieri, entrambi si stanno chiedendo cosa è successo, cosa succederà quando metteranno piede a Roma e la farsa non avrà più modo di esistere, di essere una scusa - del cazzo - dietro la quale hanno nascosto e con la quale hanno giustificato questi giorni di vicinanza, di baci, di complicità per niente amichevole ma che è andata sempre più oltre. Mario sa cosa prova, lo sa benissimo da tempo ormai ed ora ha paura di quel che potrà essere, per Claudio invece è qualcosa di nuovo, di inaspettato ma è altrettanto spaventato della piega che potrà prendere la loro amicizia. Amicizia, chissà se possono ancora usare questo termine, non sa nemmeno più definire cosa sono e non è successo ancora nulla di irrimediabile, deve cercare di arrivare ad una conclusione subito perché non vuole rischiare di rovinare le cose e incrinare il suo rapporto con Mario, non se lo perdonerebbe mai.

Quando arrivano a casa sono ancora assorti nei loro pensieri e cominciano meccanicamente a disfare i bagagli, riordinare un po' casa, tutto senza proferire parola.
Mario inizia ad avvertire la pesantezza del momento e decide di dire qualcosa altrimenti finirà per impazzire

'' Chiamiamo la pizza da Gino? Ho proprio voglia di una sua prosciutto, panna e piselli ''

Claudio si gira a guardarlo e annuisce '' Chiami tu? Io inizio a farmi una doccia '' e la volta di Mario di annuire, gli chiede se prende la stessa di sempre e dopo aver ricevuto l'ennesimo assenso prende il cellulare per chiamare la pizzeria, prima di far partire la chiamata apre un messaggio di Dafne, non la sente da un po' e gli manca la sua amica

- Ho sentito Paolo stamattina. VOGLIO SAPERE TUTTO. -

'' Lo uccido '' esclama forse un po' troppo forte, scuote la testa e manda un messaggio 

- Domani colazione assieme? -

La risposta della ragazza non tarda ad arrivare e ovviamente è affermativa e entusiasta.


Si siedono sul divano come loro solito e lasciano al tv accesa su un canale a caso, tagliano in quattro la pizza e contemporaneamente si scambiano una fetta altra cosa che fanno sempre, indipendentemente da gusto, perché altrimenti finirebbero per rubarsela come bambini nel durante e farla freddare. 
Di tanto in tanto si sbirciano e si beccano anche a farlo ma nessuno dei due proferisce parola, poi il cellulare di Mario squilla e spezza, finalmente, quel silenzio; quando legge il nome sul display inarca il sopracciglio ma risponde

'' Hey ciao Sergio '' 

Claudio arresta i suoi movimenti per un attimo e lo fissa ma Mario tiene ben puntato lo sguardo su cartoccio della pizza '' Sì, son tornato questo pomeriggio.. sì tutto bene, grazie. Ah, okay, no..non c'è problema.. tranquillo.. a domani '' Mario stacca la chiamata e sospira, anzi sbuffa.

'' Che c'è? '' chiede Claudio '' Cosa voleva? ''

Mario lo guarda e gli risponderebbe con altro, come ad esempio '' Perché cazzo mi parli ora e fino a poco fa sembrava che ti fossi ingoiato la lingua '' ma si trattiene perché anche lui ha fatto lo stesso.

'' Mi ha chiesto un cambio di turno domani, quindi lavorerò di mattina ''

Claudio annuisce e da un morso allo spicchio di piazza di Mario '' Non è poi così male '' dice

'' La pizza? '' chiede Mario, e non riesce proprio a mordersi la lingua, sa che Sergio non va molto a genio a Claudio, infatti Claudio lo guarda di sbieco '' Certo che dicevo la pizza Mario, cosa sennò? ''  Mario ridacchia e scuote la testa, poi alza lo sguardo e lo fissa e ripensa ai giorni appena trascorsi e ritorna quell'ansia che li ha accompagnati da che hanno lasciato Verona, Claudio si accorge del suo sguardo puntato addosso e prende a fissarlo di rimando. Rimangono così, con lo sguardo incatenato per qualche secondo poi Mario posa il cartoccio di pizza sul tavolino, fa lo stesso con quello di Claudio e prima che l'amico possa domandargli qualcosa si siede sulle sue gambe, Claudio spalanca leggermente gli occhi per la sorpresa ma d'istinto fa scivolare un braccio intorno alla sua vita, si guardano ancora un po', le guance in fiamme e la bocca in cerca di parole da formulare.

'' Ci sono silenzi che odio e silenzi che amo. Questi di oggi li odio '' dice Mario '' Qualsiasi cosa ti passa per la testa puoi dirmela, anzi devi dirmela Cla''

'' Questo vale anche per te sai '' risponde prontamente Claudio e Mario abbassa la testa e annuisce '' Lo so ''

'' Sai anche che vorrei tanto baciarti ora ma.. ''

Mario alza lo sguardo e non può evitare un mezzo sorriso '' Ma? ''

Claudio poggia la testa sulla sua spalla '' Ho il caos in testa, sento che mi esploderà da un momento all'altro '' 
Mario gli passa una mano tra le ciocche '' Pensi che non sia lo stesso per me? '' dice '' Ma per favore parliamone, mi sento soffocare da questo silenzio, anche se dura da poche ore, io non ci riesco così ''

Claudio sospira e se lo stringe un po' di più addosso '' Il cuore sta bene però '' dice e alza lo sguardo verso Mario che al momento non è tanto sicuro che il suo lo sia, perché Claudio ha questa capacità di dire le cose quando meno te lo aspetti e di spiazzarti così gli sorride e gli poggia una mano al centro del petto che Claudio immediatamente copre con la sua, '' lui non si fa comandare e non si fa confondere, lui lo sa '' 

'' E cosa sa? '' chiede Mario mentre si avvicina fino a far scontrare le loro fronti

'' Che qualsiasi cosa sarà tu sarai sempre una parte di se'' 

e Mario non ce la fa più, annulla quella distanza e gli bacia le labbra, piano ma forte, con delicatezza ma con passione. Poi si scosta un po', prende la mano di Claudio e se la porta al centro del petto e guarda Claudio come per chiedergli se ha capito, ma evidentemente non ha capito

'' Anche il mio lo sa. Da sempre. ''


Note d'Autrice 

Ciao a tutte, scusate la lunga attesa ma ho avuto dei problemi personali a cui far fronte, ma ora va quasi tutto di nuovo bene, grazie mille anche per i bei messaggi sull'avviso.

Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, non è venuto molto lungo ma volevo pubblicare qualcosa per non farvi aspettare ancora molto, da loro non vi dico cosa aspettarvi perché  fanno tutto loro, loro fanno e io scrivo. Non vi prometto un aggiornamento rapido ma non vi farò aspettare nemmeno così tanto. Prometto.

GRAZIE TANTE DAVVERO.

A presto :*




Mai per gioco, solo per amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora