Eddie'spov
"Eds" Udii nuovamente il mio nome.
"Che cazzo vuoi?"
"Qualcosa da mangiare" brontola Richie.
Mi alzai sbuffando.
"Quanto rompi il cazzo?!" Dissi aspettando Richie che si alzasse.
"Non devi fiatare. Se mia madre ci vede alzati a quest'ora ci farà dormire fuori come cani" Mi raccomandai.
Richie fece un cenno con la testa per dire di sì ed io aprii la porta.
Camminai in punta di piedi fino alle scale. Avevo la pelle d'oca a causa della freddezza del pavimento. I gradini emisero lunghi scricchiolii. Richie rimase dietro di me. Arrivati al piano di sotto ci muovemmo con più libertà, ma moderammo in ogni caso i toni."Abbiamo... barrette integrali, pane, marmellata, patatine e pop corn"
"Io voto per i pop corn" Disse Richie alzando la mano e si sedette dietro il tavolo.
"Dio mio, Richie. Ti ho detto di parlare piano!" Sussurrai spintonandolo leggermente.
Presi il pacco di pop corn e lo aprii con un colpo secco per evitare di dilungarmi in troppi rumori nel cercare di compiere l'azione più lentamente.
"Possiamo metterci sul divano?" Chiese Richie.
"Ok" Risposi prendendo in mano anche una lattina di cola.
Richie stava per sdraiarsi sul divano poco spazioso.
"Fermo, Richard" Lo fermai, ma era già troppo tardi.
"Oh, mi ecciti se mi chiami così, Edward" Scherzò Rich tastandomi la punta del naso con l'indice.
Lo ignorai.
"Prima mi sdraio io e dopo tu dalla parte opposta" Cercai di farlo ragionare. Lui allungò la mano per prendere un pop corn, lo lanciò in aria e lo riprese con la bocca.
"Nah" Rispose.
Poggiai i pop corn su uno sgabello vicino alla lampada e spinsi il culo di Richie più in là nel tentativo di guadagnare un minimo di spazio.
"Fatti... più... in là" ansimai continuando a spingerlo.
"No, mi secca" Disse disinvolto. Impugnò un cumulo di pop corn e se lo portò in bocca.
"Ok" Mi alzai con le labbra serrate per il nervoso e mi sdraiai sopra di lui.
"Eddie, sei un obeso. Levati." Mormorò Richie.
"No, l'hai voluto tu" presi un pop corn cercando di rimanere in movimento sopra Richie per causargli più fastidio.
"Eddie..." Emise un verso soffocato. Mi afferrò i fianchi nel tentativo di farmi alzare, ma io insistetti e continuai a spingere dalla parte opposta.
Era già troppo tardi quando mi resi conto che avevo insistito fin troppo. Percepii ancora una volta l'erezione di Richie premermi dietro. Alzai istintivamente il bacino e Richie riuscì a scostarmi e a farmi cadere dal divano.Mi ritrovai lungo disteso ai piedi del divano con il muso rivolto verso il pavimento che odorava ancora di cera. Richie strozzò una risata per poi scoppiare a ridere con la faccia contro il cuscino.
Mi alzai dal pavimento e sbattei le mani sulla maglia del pigiama e sui pantaloni anche se questi si trovavano ancora in condizioni perfettamente pulite e sistemate.
"Oh, cazzo. Mia madre sta scendendo!" Esclamai sottovoce.
Richie scattò sull'attenti e cercò probabilmente un posto dove nascondersi per non essere sgridato dalla signora K.
"Eddie, che facciamo?!" Sussurrò nel panico.Non sembrava, ma a volte Richie era veramente spaventato da mia madre.
Mi cercò con lo sguardo e mi ritrovai dove prima giaceva lui.
Ghignai mettendo in bocca un altro pop corn.
"Astuto, Edward" Richie prese a battere le mani piano avvicinandosi sempre di più.Afferrai il telecomando e accesi la TV. Abbassai in fretta il volume.
"Ok, dividiamo" Concordò Richie sdraiandosi accanto a me. Io mi strinsi di più a lui per evitare di cadere una seconda volta con la faccia per terra.
Due ore dopo ci ritrovammo a dormire come cretini. I pop corn erano caduti per terra, io dormivo a pancia in su e Richie quasi sopra di me.Piccoli fasci di luce penetravamo dalle persiane delle finestre e arrivarono sulle palpebre. Queste si aprirono a stento. Mi strofinai gli occhi e guardai sotto di me. Richie dormiva ancora. Era accucciato su di me. La testa sul mio petto. Non avevo idea di che ora fosse e sapevo che se mia madre si fosse alzata e avesse pensato di preparare la colazione mi sarei beccato una bella punizione per tutto questo macello, ma non volevo alzarmi. Non ancora. Mi feci cullare dalle prime luci del mattino, dal silenzio più totale interrotto solo dal cinguettio degli uccelli. Inspirai profondamente il profumo dei capelli di Richie sotto il mio naso. Alzai un braccio e lo portai con stupefacente lentezza sulla spalla di Rich. Lo strinsi di più a me e gli strofinai affettuosamente il braccio chinando in modo insicuro il capo sulla sua testa per sentire il suo profumo ancora meglio. Osservai le guance pallide decorate da spruzzi di lentiggini. Rimarcai le labbra. Sembravano inopinabilmente morbide e calde. Ringraziai il cielo che Richie avesse gli occhi chiusi altrimenti sarei rimasto a studiare diligentemente anche quelli.
Sapevo che quell' Eddie che si stava manifestando non ero io. Ma non ci pensai a lungo. Quel pensiero trapassò velocemente la mia mente è non ritornò. Mi godetti solo il momento.
Chiusi gli occhi, ma non dormii. Alzai anche l'altro braccio con cautela e strinsi Richie tra le mie braccia. Un vero e proprio abbraccio che non volevo che finisse.
Ancora un po'
Continuavo a ripetermi.
Ancora un po'...Richie genette ed io gli staccai velocemente le mani di dosso. Aprì gli occhi e se li strofinò. Sbadigliò.
"Giorno, Eds" Disse con voce ancora assonnata. I suoi capelli erano scompigliati e gli occhi socchiusi.
Si alzò e prese il pacco di pop corno in una mano e quelli caduti a terra li contenne nell'altra. Andò in cucina a piedi nudi. Rimasi sul divano a meditare e a cercare di ritrovare l'atmosfera quieta precedentemente acquisita dal soggiorno, ma non ebbi successo. Mi accorsi che l'atmosfera mi aveva lasciato così come Richie se n'era andato. Scoprii che forse lui era la mia atmosfera, la mia pace.Richie ritornò e stazionò davanti a me. Mi squadrò dall'alto. Io feci lo stesso alzando il capo. Lo sguardo azzardò sul suo addome e sui fianchi per poi ritornare su, sui suoi occhi che sembravano brillare.
Richie si sdraiò nuovamente su di me approvando la posizione che ha tenuto durante la notte. Poggiò la testa sul mio petto ed io persi un battito.
"Eddie..." Disse finalmente Richie.
"Fammi i grattini" impose il corvino.
Alzai impacciato il braccio e lo infilai sotto la sua maglia accarezzandogli la schiena con la punta delle dita e con le unghie. Richiuse gli occhi e si strinse un po' di più a me.Realizzai che l'atmosfera ritornò. Forse Richie si era accorto che si trovava tra le mie braccia pochi minuti fa e per tale motivo mi imbarazzai, ma adesso non riesco a smettere di toccarlo. È troppo bello.
Non ho parole.
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we're just LOVERS ||REDDIE||
FanficStoria sulla Reddie (Richie + Eddie) dal film IT❤️ questa ship mi sta mandando fuori di testa. Aiuto.