<<Io sarei cosa? Un vampiro? Assurdo.>> Iniziai a ridere istericamente,negando l'evidenza. Tutto tornava,era esatto. Mancavano le prove fisiche, matematiche ed eravamo proprio al completo.
Phoenix si avvicinò,mettendosi dietro di me e massaggiandomi il collo. I muscoli erano tesi come corde di violino, ma fragili allo stesso tempo,perché sarebbe bastato poco per farli scattare.
<<Devi accettarlo.>>Mi sussurrò nelle orecchie. Io continuavo a ridere nervosamente. <<Sei capace di grandi cose Rune, ce ne sono poche come te.>>
<<Non è possibile! Non è possibile! Non è possibile ! >> mi staccai da lei,scollandomi le sue mani bollenti dalla pelle. Giravo intorno alla stanza,come un cane che cerca di mordersi la coda,con Warren che mi veniva dietro per darmi ulteriori spiegazioni. Mi implorava di fermarmi,ma io gli ruggivo contro di finirla di raccontare scemenze. Avevo nominato e pensato di essere un vampiro solo per scherzo, perché tutto quello non esisteva. Erano cose che si vedevano solo nei libri, non nella vita reale. Mi guardai attorno per cercare delle telecamere, forse era uno scherzo.
-Rune,ragiona.- la voce nella mia testa tornò
<<No,Rune. No,non ragiono. >> volevo ignorarla, ma riusciva a darmi quella sicurezza che non avevo. Quel senso di onnipotenza che solo l'altra me possedeva.
-Devi farlo.- continuava.
<<Sorellina ti prego ... credimi. Tu volevi la verità! Era meglio tenertelo nascosto? È questo quello che mi stai dicendo?>> il tono si fece più tagliente, come a cercare di sottomettermi e ferirmi.
<<ZITTO!>>
<<Cosa mi dici della pelle bianchissima? Del fatto che non dormi la notte? O dovrei ricordarti cosa è successo con Nicolle?>>.
<<Ti ho detto di stare zitto Warren, lo dico per te. >> ringhiai, ancora.
Il silenzio calò ancora nella camera. Warren mi diede le spalle e io feci lo stesso,proprio come la notte prima.
<< Cos'ha in mente di fare?>> chiesi tra me e me.
Solo in quel momento afferrò il taglia carte su una delle mensole della camera.
Lo sentii trattenere il respiro,poi una goccia cadere a terra. Tutto stava avvenendo alle mie spalle. Il rumore della pelle che viene tagliata è singolare come il vento tra gli alberi o l'infrangersi delle onde sulle rocce:riconoscibile tra mille. Un atto di puro coraggio. Le gocce continuavano a battere sul pavimento, come il rumore dell'acqua che gocciola da un rubinetto,più denso della semplice acqua, ma dal suono costante e preciso come lancette di orologio che segnano il tempo. E quel battere segnava il tempo che sembrava non scorrere, rimasto fermo in quel preciso istante, immobilizzandoci tutti, mentre nei loro corpi sangue continuava a scorrere.
<<Tu sei pazzo!>> gli urlò contro Phoenix,scaraventando il suo potere sul taglia carte, che volò dalla sua mano e si conficcò nel muro. Klaus e Adele erano come scomparsi da quella camera,incapaci di realizzare la situazione, come se il loro incubo più grande fosse tornato a farsi vivo. I loro figli si stavano scontrando, come due spadaccini, e solo il più forte avrebbe avuto la meglio.
Avevo la vittoria servita su un piatto d'argento,avevo il suo sangue servito in un calice.
Ancora gocce cadevano sul suolo, ancora a ritmo. L'odore tipico mi entrò nei polmoni. Si era tagliato la mano per me.
<<Sangue puro,sangue vergine. Sangue del mio stesso sangue.>> la mia voce rimbombava di una seconda, la voce della Rune dello specchio.<<Perché mi stai donando questo?>>. Che regalo unico nel suo genere, la mia prima vittima sarebbe stata proprio mio fratello.
<<Rune i tuoi occhi...>> Warren iniziò ad indietreggiare, mentre io cercavo di avvicinarmi per toccare con mano quel liquido che lo faceva vivere, lo stesso sangue che pensavo che scorresse nelle mie vene, ma che da vampiro non avrei più avuto , o che non avevo mai avuto. Sarei diventata ben presto una roccia fredda, un pezzo di ghiaccio.
<<Ci siamo.>> Phoenix era sull'attenti,voleva vedere cosa sarebbe successo, ma teneva la guardia alta, pronta a scaraventarmi fuori dal palazzo,semplicemente ondeggiando le mani.
Mi avvicinai sempre di più a lui, paonazzo. Lo spinsi al muro,di fianco al suo viso la lama conficcata nella parete rifletteva il sudore che gli stava scendendo sulle tempie,luccicante come argento. Il respiro affannoso mi scaldava il volto, ma riuscì solo ad incitarmi a continuare.
Impugnai quella che stava diventando un'arma ,la ripulii del sangue strofinandomela sulla manica della felpa. Mi specchiai gli occhi ed erano diventati rubini, come quelli dei Corvi del mio sogno. Ero una di loro, sì. Mancavano solo i canini, e forse i capelli rossi, e la trasformazione sarebbe stata completa. Mi rivedevo già in loro, anche solo con i capelli neri e gli occhi sanguigni . La cosa mi piaceva alla fine, o forse era solo nell'interesse dell'altra me.
Ma alla fine, quell'altra me ero sempre io. Non avrei dovuto giustificare le mie scelte con quella scusa. Ero io ,semplicemente io, ed avrei dovuto accettarmi per quello che ero. Non tutti i mostri sono mostri. Avrei potuto leccare il sangue di mio fratello umano da quella lama,volerne ancora di più e ucciderlo, ma non lo avevo fatto. E se non ne ero stata capace, significava che quell'altra me era solo il mio coraggio,quello che non avevo mai avuto,sfociato fino a quel momento, ma che la Rune che tutti conoscevano era il mio buon senso. Insieme saremmo state un mix letale. Era il momento di cambiare.
<<Basta così. >> notai gli occhi rossi svanire prima che potessi mettere al suo posto il taglia carte. <<Ho capito. Ora... potete andare. >>
Phoenix gli mostrò la porta,forse mi aveva letto la mente e perciò sapeva che volevo se ne andassero.
<<Quando sarai pronta potrai tornare a casa,ti spiegheremo il resto. Lo giuro .>> disse mio padre,con un tono di voce che raramente avevo sentito uscire dalla sua bocca,come se solo quello bastasse a farmi capire che,se lo giurava,sarebbe stato tale.
<<Sei sempre nostra figlia...e sua sorella. >> mi ricordò Adele,tornata dolce come sempre.
<<Grazie. >> gli tirai un'occhiataccia di quelle che fanno male, per far capire che mi avevano fatto del male. Poi mi voltai,affondando nel divano di velluto nero .
Bentornati! Grazie per essere arrivati fino a qui <3 se non lo avete già fatto, lasciate una stellina , ma soprattutto commentate dicendomi cosa ve ne pare di questa parte.
Ultimamente sono molto fiera di come i capitoli stanno venendo fuori, spero sia lo stesso anche per voi.
ps. Vi parte un po' la ship Rune/Phoenix???? A me sì *^*
alla prossima
-NICK
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Vermell - Rossa Come Il Sangue *IN REVISIONE *
Vampire« Ogni leggenda si basa su un fondo di verità . Tutto è possibile e ci circonda. » °Phoenix Chicago,anno 20xx. La città è stranamente invasa da una nebbia ricca di terrore. Rune è una ragazza di quasi 17 anni alla quale viene nascosto un segreto che...