Capitolo 1

22 2 0
                                    

Diverso dalla realtà,piena di colori, il posto in cui si sedeva conteneva solo il bianco. Un bianco abbastanza insolito, o forse era il posto stesso ad essere irreale. Niente mura, niente oggetti, ne tanto meno finestre e porte. Forse era semplicemente infinito e totalmente vuoto.
Si trovava in un manicomio, si ne era quasi certo, dopotutto ci era già stata una volta. Qualcosa pero li fece cambiare idea.
Si girò.
Niente. Eppure era sicura che aveva visto qualcosa. Qualcosa di caldo gli toccò il braccio, quindi si girò di nuovo, spaventa. Niente di niente. Intrappolata in quel stra maledetto posto, con orrore udì una voce,particolarmente strana e incomprensibile. Sembrava la combinazione tra la voce di un uomo e di una donna, perfettamente in sintonia tra di loro, che continuavano a ripetere una sola cosa. Poco alla volta, le strane sillabe iniziarono ad avere un senso.
"Adora"
"Adora"
Era un nome. Ma non il suo, di questo almeno era sicura, eppure la strana voce non smetteva di ripeterlo.
Qualcosa di caldo la toccò, questa volta sulla gamba sinistra, e poi quella a destra, salendo su per la pancia, fino alla sua faccia, raggiungendo le braccia, intrappolandola in uno strano, caldo e terrificante abbraccio.
Più la voce si avvicinava, più l'abbraccio diventava caldo e impossibile da sciogliere. Impegnando tutte le sue forze, iniziò a correre, verso una destinazione sconosciuta, rendendosi conto che non era un manicomio,ma peggio ancora,un altro incubo, dove il dolore era sempre così reale.
Inciampò sui propri piedi, ma si rialzo velocemente, prima che quella strana aura la immobilizzase di nuovo.
Correva più veloce che poteva ma la voce non sembrava più lontana, se non il contrario. Più la voce si faceva vicina, più si sentiva mancare l'aria. Poi al improvviso tutto si spense. Le voci, e il strano calore, svanirono tutto un colpo.
Poi al improvviso di fronte a lei apparì un immensa fonte di luce e calore, e in pochi secondi si trovò a fluttuare nell'aria. Le voci ritornarono più forti di prima ripetendo una sola cosa. Adora.
Abituandosi alla forte luce, noto finalmente la strana figura al centro di essa. Non era un umano, ma una maestosa creatura piumata che lo osservava curiosamente. Era un uccello? Eppure era troppo grande per assomigliare ad un uccello comune.
E ciò la convinse di più quando quest'ultimo iniziò a parlare.
-Adora io voglio solo parlare con te. .
-NOO
Si sveglio di soprassalto, completamente sudata, forse a causa del sogno, o forse a causa delle coperte, tuttavia non si rese conto di star urlando un prolungato no, fino a quando sua nonna non entro nella stanza.
-Che fai?! Vuoi svegliare tutto il vicinato per caso?!
-Nonna.. e sucesso di nuovo... -disse scoppiando in lacrime.
Capendo tutto,

Spazio autore: Salve ,sono nuova ,😅perciò volevo sapere come andavo..per esempio ho l'impressione di fermarmi troppo sui dettagli😌,e ho paura che poi diventa noioso..Cerco di non esagerare molto🤓.

La figlia di FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora