~ Capitolo 10

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La sensazione di quando ti trovi  in  dormiveglia , e la cosa più fantastica che una persona pigra possa desiderare. Nah, non solo quelle pigre. Chi non adora sentirsi  in mezzo ai due mondi , come se avessi metta dell'tuo corpo si trovasse  nell mondo dei sogni , e l'altra nell mondo dei uomini. Puoi percepire tutto ciò che tu circonda , sentire e odorare come se fossi svegliò , però dormendo. Con poche parole , il tuo corpo sta dormendo , ma la tua mente e sveglia. Ed era lo stessa cosa che provava in quell momento Rei.
Poteva sentire sulla sua pelle candita , il calore dei raggi di sole mattutino ,  una leggera brezza purificante provenire da dietro di lei , scompigliandole i capelli sull'viso. Poteva sentire la insolita  morbidezza dell letto dove era sdraiata , insieme al profumo dolciastro che emanava la sua coperta. Non profumava di casa sua.  Ma stava troppo bene in quella situazione di dormiveglia per decidere di aprire gli occhi. Stranamente però , trovo la forza di volontà , ed apri gli occhi. Poco alla volta , perché la luce che sgorgava da tutte le parti era troppo accecante.
Era una stanza particolarmente ricca di oggetti  nuovi e poco famigliari , che a sua volta , sembravano costosi.
Piccoli mobili , armadietti erano sparsi per tutta lo spazio  a dir poco grande.
Le pareti della stanza erano di un colore d'oro , il qualle  rendeva ancora più luminosa   la stanza. Per non parlare dell meraviglioso lampadario attaccato alla parete del soffitto. La luce entrava nei cristalli bianchi che pendevano tutti in modo verticale dai suoi rami , ed uscivano divisi in tutti i colori dell arcobaleno , che svolazzavano intorno alle pareti della stanza. La bocca della ragazza prese la forma di un perfetto O. Non poteva farci nulla , aveva un debole per gli oggetti scintillanti. Tuttavia , quella stanza era troppo luminosa pure per  lei.
Si alzò , trovandosi addosso  un lungo vestito da notte. Si cambio , mettendo un completato simile ad un uniforme da collego , trovato in fondo al gigantesco letto.

Appena varco la porta della sua camera ebbe la certezza di non trovarsi in nessuno dei posti dove fosse già stata. Definitivamente.
Lunghi corridoi dai alti soffitti , decorati con oro e lampadari brillanti , si estendevano all' infinito , intrecciandosi tra di loro come un bellissimo labirinto , nei quali camminavano velocemente , servitori , camerieri , resi i loro ruoli chiari , grazie alle uniforme bianco e nero. C'era chi dava ordini , per coordinare le persone con i diversi doveri , e chi semplicemente si limitava ed essere trasportato dalla onda delle persone. A quanto pareva , in cima a tutti i servitori , ed anche in cima ad una sedia , era un uomo sugli quarant'anni , il quale indirizzava le persone , ordinandoli per lavori  ,   dando  l'impressione che stesse componendo una sinfonia , con tutto quell muovere di mani.
-Scusatemi...-disse Rei cercando di sorpassare il rumore creato da tutte quelle persone in movimento.
-SCUSATEMI!!-urlo questa volta più forte , anche se il risultato fu lo stesso.
Passare attraverso i gruppetti era impensabile , lo avrebbero schiacciata in men che non si dica , tanto era piccola e fragile. Però se forse si sbrigava ed arrivava a quello che sembrava lo governante...
Passando tra i gruppetti con grande velocità ed riflessi , arrivo fino all' uomo  in cima alla sedia , e gli tiro la giacca di pelle.
-Continuate così .... Si ....quello portatelo ai sotterranei ....invece le decorazioni...attenti !! Valgono più delle vostre page messe insieme!-continuo ad ripetere ad alta voce l'uomo , non curandosi della ragazzina sotto i suoi piedi.
-Che c'è?!!-grido l'uomo degnandola finalmente di uno sguardo stanco.
-Fammi uscire di qui , vecchio kiwi mezzo pelato. Anzi , vorrei incontrare una persona , o , e già che ci siamo , voglio sapere dove mi trovo. -disse tranquillamente a voce alta la ragazza.
-E tu che saresti ?!- ripeto l'uomo , decisamente seccato. Non aveva tempo da perdere con una ragazzina maleducata.
-Chi sei tu piuttosto !?- continuo decisa la mora.
-Decisamente qualcuno molto impegnato. Senti ragazzina , non so come hai fatto ad entrare qui dentro , ma vedi di non disturbare gli impiegati e di cercare istruzioni ad delle guardie. -disse l'uomo scendendo dalla sedia e  spintonando la ragazza verso il lato opposto da dove era venuta.
-Aspetta!!-grido una voce femminile da dietro le loro spalle. Era una voce dolce e vivace , che sembrava per lo più appartenere ad una ragazzina. Ciò nonostante bastò per far placare la folla di persone , mettendoli in silenzio.
Da dietro un gruppo di donne , uscì fuori una ragazzina , sui undici anni.
Sembrava avesse fatto una bella corsa , perché stava respirando molto velocemente , piegandosi le ginocchia.
-Aspetta.-disse di nuovo la ragazzina , appena il suo respiro torno regolare.
Appena alzò la testa  , la prima cosa che la mora notò , erano i suoi occhi. Erano identici a quei di Gale. Però lei era era bionda , con i capelli lunghi fino all' collo , con alcune ciocche colorate di verde smeraldo.
-Mylady , cosa ci fa qui ? Potrebbe farsi male , con tutti i preparativi che stiamo facendo!-disse l'uomo modificando il tono in modo affettuoso questa volta , anche se pur sempre stanco.
-Scusami Gabriele , se ti sto facendo perdere tempo. Ma lei è la nostra ospite d'onore , non possiamo semplicemente buttarla fuori , giusto ?- strizzò l'occhio la ragazzina all' uomo. Questo l'ultimo giro la testa verso la mora e gli lascio il braccio , che aveva premuto , per non farla scappare.
-Capisco. Quindi lei è l'ospite d'onore di sua maestà in persona. Mi scuso per la mia frettolosità , mylady. -disse l'uomo dispiaciuto.
-Non ti preoccupare , Gabriele , sei troppo stanco con il troppo lavoro di questi giorni. Dovresti prenderti una pausa. - gli disse la ragazzina dandogli delle pache alle spalle , almeno fino dove potesse arrivare.
L'uomo sorrise dolcemente.
-Non potrei neanche se volessi , ma grazie comunque , mylady. Ora però , sarebbe meglio se vi spostate nelle camere di su.
-Mh ,certo ,  ciao Gabriele. -saluto serenamente la bionda , proseguendo su  per delle scale , degne di un castello , seguita dalla mora.
-Ehem , tu saresti?-disse abbastanza seccata la mora prendendola per un braccio.
La bionda non curandosi della presa dolente sul suo debole braccio gli sorrise maliziosamente.
-Io sono Nora , credo che tu già conosci mio fratello. -facendole la linguaccia.
-Fantastico, non bastava quel idiota , ma anche sua sorella..-disse spalmando la mano in faccia.
-Peccato , credo che dovrai sforzarti , se vuoi vivere qui.
Rei sgranò i occhi. Cosa diavolo stava succedendo.

La figlia di FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora