1. Due occhi azzurri

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«Credo di capire la differenza tra me e te... forse tra gli uomini e le donne, in genere. Io mi contento di costruire la felicità su qualsiasi bene accidentale mi si possa presentare a portata di mano, tu vuoi creare un mondo che si adegui alla tua felicità».

-Due occhi azzurri, Hardy-

Stavo leggendo "Due occhi azzurri" di Hardy, quando sentì il portone d'ingresso di casa Black sbattere; ci scambiammo uno sguardo d'intesa con Ron, il quale era intento fino a qualche minuto prima a vincere una partita a scacchi, e andammo verso il portone. Dalle scale avevamo visto Harry che si trovava tra le braccia affettuose della signora Weasley.

Hermione: -Harry- dissi correndo verso di lui e gettandomi tra le sue braccia in un forte abbraccio.

Il tempo di fargli salutare tutti i presenti e io, Ron e Harry ci chiudemmo in una stanza. Gli raccontammo cosa fosse successo e perché ne io ne Ron gli avessimo scritto per tutta l'estate. Passammo gli ultimi giorni di vacanza a raccontarci cosa fosse successo in quei tre mesi.

Arrivò il 1 settembre e come ogni anno tutti e tre ci trovavamo in uno scompartimento a parlare del più e del meno. Insieme a noi poi si unirono anche Luna e Neville.

Hermione: -Ron, sbrigati! Tra qualche minuto ci dobbiamo incontrare con gli altri prefetti- Ron però non stava sentendo una sola parola, intento a mangiare le schifezze che vendevano dal carrello, così con il libro che avevo tra le mani gli diedi una botta sul braccio –Se la smetti di mangiare e mi ascoltassi...Dobbiamo andare dagli altri prefetti- conclusi cercando di tranquillizzarmi. Ho sempre odiato fare tardi o non rispettare i miei doveri e Ron non era l'esempio perfetto di compagno responsabile.

Senza dire una parola si alzò e lasciò ciò che stava mangiando sul divanetto del treno.

Ebbene sì, quell'anno i prefetti di Grifondoro eravamo io e Ron, mentre per corvonero vi erano Padma Patil e Anthony Goldstein, per tassorosso Hannah Abbott e Ernie Macmillan e per serpeverde Pansy Parkinson e l'odioso furetto, Draco Malfoy...non bastavano solo la metà delle ore di lezione da passare con i serpeverde, e di conseguenza con Malfoy... ora sarei stata costretta a passarci anche il tempo delle riunioni tra i prefetti. Speravo solo che si sarebbe limitato a fare il suo compito da prefetto e non approfittare ogni secondo per fare battute deprimenti su me o Ron. Quell'anno noni mi sarei fatta mettere i piedi in testa per nessun motivo...ne da lui ne da nessun'altro.

Arrivammo davanti lo scompartimento dove si sarebbe svolta la riunione circa 5 minuti prima dell'incontro. Andai ad aprire la porta ma era bloccata, come se fosse stata chiusa a chiave.

Hermione: -Alohomora- Riprovò ad aprire ma nuovamente non riuscì, così dopo un'occhiata a Ron iniziai a bussare; forse avevo sbagliato lo scompartimento, ma era strano sia che mi fossi sbagliata sia che uno scompartimento fosse stato sigillato con un'incantesimo che l'Alohomora non riuscisse ad aprire.

Dopo qualche minuto che Hermione continuò a bussare, la porta venne aperta dall'interno da un ragazzo, o meglio Malfoy, con i capelli scompigliati e la camicia in disordine fuori dai pantaloni; alle sue spalle, Pansy che si stava sistemando i capelli con fare disinvolto.

Guardai schifata quei due che fino a qualche secondo prima stavano sicuramente facendo sesso...in uno scompartimento del treno...ma dico io come si poteva essere così..non so neanche come descriverlo.

Draco: -Oh guarda i due piccioncini! Lenticchia e la mezzosangue...-guardando il suo orologio continuò -5 minuti di anticipo...come al solito, mezzosangue, non ti smentisci mai-

Iniziai a sentire la rabbia ribollire a quella parola che probabilmente era solo la milionesima volta che me l'aveva detta, ma come sempre andavo fuori di me appena la sentivo. Feci finta di niente, non avevo voglia di iniziare a litigare con lui e tanto meno aumentare quella sua voglia di prendermi in giro.

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