4. Resistere

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AVVERTENZE: Contenuti non proprio fortissimi ma potrebbero disturbare persone sensibili. SIETE AVVERTITI: ci sono torture, ma nulla di esagerato.

Un gemito trattenuto.

Uno strillo strozzato.

Un grugnito di dolore profondo.

E il primo urlo, un urlo a squarciagola, come se nulla riuscisse ad esprimere la sofferenza interna. Il primo di una serie interminabile di altre grida dolorose che echeggiavano senza fine nella stanza buia.

"Crucio!"

"Crucio!"

"Crucio!" e ancora e ancora, scandita chiaramente dalla voce eccitata di Bellatrix, come un ritornello infernale di un canto fatto di sghignazzamenti e urla infinite.

I Mangiamorte ghignavano e mettevano in mostra le loro orrende dentature marce e gialle. Tutti, tranne uno, con un sorriso talmente finto che sembrava modellata in plastica e che glielo si avesse appiccicato con un Incantesimo di Adesione permanente. Permanente quanto vuoi, ma il sorriso rigido stava cedendo ad ogni urlo della ragazza.

Hermione Granger venne sollevata da terra e lì, a mezz'aria, si contorceva a scatti, in preda a un dolore immenso che sembrava volerle strappare le interiora, spezzare ogni singolo osso del corpo e bruciarle ogni centimetro della pelle. Se prima avesse pianificato di resistere alla Maledizione e non dare loro la soddisfazione di sentirla gridare, ben presto dovette cambiare idea. Quella donna era una maledizione in sé, e questa volta faceva molto, ma molto più male di quando Tu-Sai-Chi l'aveva punita prima.

Resistere... Resistere... Resistere....

Un grido disumano che strappava le corde vocali, bucava i timpani e scuoteva l'anima proruppe ancora una volta dalla gola di Hermione, stavolta senza riserve, senza trattenersi.

Si sentva come naufraga immerso in un mondo nero dai bagliori rossastri, un mare gelido e tagliente di Dolore che ti annientava da dentro e da fuori, incessantemente, e l'unica cosa certa in quel momento del tutto priva di lucidità era la voce della Mangiamorte che arrivava esultante ogni qualvolta che i recettori di Merkel della ragazza sentivano, per un attimo, il sollievo del corpo senza la Maledizione.

Poi cessò all'improvviso. E la ragazza piombò a terra.

- Allora, piccola Sanguemarcio, abbiamo cambiato idea?-

Hermione non aveva nemmeno la forza di parlare, così si limitò a scoccarle un'occhiataccia.

Bellatrix, tra le risate generali, finse di spaventarsi, indietreggiando di un passo.

- Uuuh, vedo che siamo tenaci, non è vero?- disse con un'aria sprezzante, calciandola al fianco, per poi ritirare subito il piede, come se avesse paura di sporcarsi.

La ragazza gemette con forza, sentendosi scricchiolare dentro.

Sotto il lungo tavolo, delle lunghe dita affusolate si strinsero in un pugno, con le nocche tese e bianche, mentre il volto del proprietario rimase quasi impassibile grazie ai lunghi anni di esercizio, senza i quali a quel punto si sarebbero ritrovati un Severus Piton in preda al panico che urlacchiava e sbatacchiava in giro, intimando ai presenti di smetterla con quell'azione ignobile.

Nonostante tutto, quell'inferno riprese.

"Crucio!" e

"Crucio!" e

"CRUCIOCRUCIOCRUCIOCRUCIOCRUCIO..........!"

Hermione perse ogni cognizione di spazio, di tempo, ma il dolore, invece di affievolirsi, diventava ancora più acuto. Eppure anche Bellatrix si sta stava stancando.

Follow Me Through The DarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora