"Stay"

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GUCCI

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GUCCI.
Capitolo cinque;
*...stay...*

Yoongi e Jimin pulirono il camerino che avevano usato ed uscirono senza dire una parola. Jimin non comprò quel completo, anzi, lo lasciò nel pavimento ed uscii provando a superare il maggiore.«Sei arrabbiato?» Urlò Yoongi appena furono fuori da quel negozio. Jimin si girò ancora stranito per quello che era appena successo e scosse la testa.«Allora perché non parli? Sei stato tu ad iniziare il tutto..» Jimin si limitò soltanto ad abbassare la testa come risposta. Era vero, aveva iniziato a stuzzicarlo solo per vendetta, e aveva anche perso, però gli era piaciuto, gli era piaciuto stare tra le braccia del maggiore per qualche minuto.

«Scusami.» Disse sempre a testa bassa. Se n'era pentito perché voleva ripeterlo, voleva avere tutto per se il corpo di Yoongi e poterlo toccare a proprio piacimento. Voleva che restasse con lui e non che fosse soltanto un'avventura da Gucci. Yoongi rimase con la bocca parte per qualche secondo per poi chiuderla ed incamminarsi verso la propria auto. Jimin iniziò ad arrabbiarsi con se stesso per aver iniziato quel ridicolo gioco, dove aveva anche perso. Si sedette su una panchina ed iniziò a torturarsi le dita per non prendere a pugni qualche passante.

«Vuoi un passaggio a casa?» Domandò Yoongi tornando indietro per riprendere il suo amico. Lo sguardo di Jimin si illuminò e si alzò in piedi accettando la sua mano. I due si incamminarono, sempre in silenzio, verso i parcheggi dove erano stati prima.«Prima Nam mi ha invitato ad uscire questa sera, tu ci sei?» Chiese il maggiore mettendo in modo la sua Audi. Jimin ci pensò attentamente per poi annuire con la testa ed accendere la radio, almeno non sarebbero restati in silenzio per tutto il viaggio. Fortunatamente non abitava molto lontano dal centro altrimenti sarebbe stato parecchio imbarazzante.

«Sono Stati meglio questi pochi minuti con te che due mesi con Hoseok.» Confessò Jimin dopo qualche secondo di silenzio. Yoongi sbarrò gli occhi e più sorrise, ovviamente quella sottospecie di cavallo non avrebbe mai raggiunto il suo livello. Yoongi iniziò a picchiettare nervosamente le dita sul volante mentre aspettavamo che un semaforo gli desse il permesso di partire. Le strade, fortunatamente, non erano molto affollante e non ci avrebbero messo molto a ritornare a casa, se non fosse stato per quel semaforo che non aveva proprio voglia di cambiare colore. Il maggiore si girò verso Jimin e si morde il labbro.

«Se vuoi possiamo rifarlo.» Propose leggermente titubante, ma riuscì a non darlo a vedere. Lo sguardo di Jimin si illuminò ed un ampio sorriso comparse sul suo volto. Non ci volle molto prima che i due ripreso a baciarsi freneticamente mentre i clacson dietro di loro suonavano per fargli capire che potevano passare. Yoongi si staccò realizzando la situazione e riprese la guida scusandosi con chi l'aveva ormai sorpassato.«Magari non in mezzo al traffico.» Scherzò Yoongi introducendosi nella via per arrivare in casa Park. Jimin rise a quella frase e fu rallegrato che il maggiore non avesse smesso di rivolgergli la parola.

«Ci vediamo dopo Hyung.» Lo salutò scendendo dalla macchina. Appena Jimin entrò in casa sua sorella iniziò a tempestarlo di domande. Del tipo sei uscito con Min Yoongi? È ancora single? Posso uscire con voi un giorno?? Jimin avrebbe tanto voluto urlare in faccia che avevano appena scopato in un camerino ma si trattenne, per quella volta.

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